Fultz: "Essere in 12, se non allineati, può essere uno svantaggio"
"McCamey? Ora ha difficoltà enormi. Legion? E' in calo, per essere in partita ha bisogno di tirare. Se vinciamo e non segna, non fa un sorriso a fine partita"
McCamey? Sta attraversando un periodo molto difficile. All’inizio della stagione ha giocato ottime partite, come quella contro Udine, dimostrando di meritare questa piazza. Ma ora ha difficoltà enormi. Non è abituato a dettare certi ritmi alla squadra, ha addosso gli occhi di tutti e questo non aiuta il suo processo di maturazione. Da qui a mandarlo via, andranno fatti dei ragionamenti, che spettano alla società. Giocandoci accanto, avverto che ora lui è spaesato.
Come lo si aiuta? Parlandone un po’ meno, spingendo di più sui suoi punti di forza, come l’utilizzo della sua fisicità nell’andare ad attaccare il canestro avversario. E chiedendogli meno le cose che gli vengono meno bene. In questo deve essere bravo coach Boniciolli. Anche ad alternare me e McCamey.
Legion? Sicuramente è in calo. Ha zero fiducia e prova a risolvere i problemi facendo tutto da solo. E’ necessario cercare di recuperare anche lui. Se vogliamo arrivare fino in fondo, i due nostri americani devono essere importanti.
Alla Fortitudo manca un cambio di Fultz? E’ vero. Possono esserci costruttori di gioco come Rosselli e c’è McCamey, che ha difficoltà, ma non ho un vero cambio. E’ uno dei motivi per cui facciamo fatica. Montanari è un ottimo ragazzo che ha una gran testa e potrebbe darci una mano. E’ finito un po’ nel dimenticatoio, ma siamo in 12. E certi personaggi, se non giocano o se non hanno la palla in mano, non la prendono bene. Lo stesso Legion, per essere in partita, ha bisogno di tirare. Non crea per gli altri, altrimenti si estranea dal gioco. Se vinciamo e segna zero punti, non fa un sorriso a fine partita.
Non è quel tipo di giocatore. Io farei giocare ogni tanto Montanari al posto mio, ma poi chi lo spiega agli altri?
Il roster andrebbe sfoltito? Siamo l’unica squadra di A2 con 12 elementi. Giocare una sola partita a settimana non aiuta. La situazione non è facile. E non lo è fare accettare certi ruoli a dei professionisti. Non vorrei che gente abituata a fare canestro e a tenere la palla in mano perdesse fiducia e rendesse meno del previsto.
C’è malumore in spogliatoio? C’è per quelle sconfitte che ci hanno stordito, ma siamo ancora secondi. Per vincere, non basta costruire un roster con top player. Bisogna riconoscere certe gerarchie. Essere in dodici, se non tutti sono allineati, è uno svantaggio.
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