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Serie A2 Est 22/03/2011, 21.30

Waleskowski, un Oscar tutto basket e famiglia

L'11 su 11 nel tiro da due punti è un 100 per cento che non ha riscontri in questa stagione e il 92 per cento dal campo, con 12 su 13, è il record stagionale in gialloblù.

Serie A2 Est

 - L'Arena -

Tutto basket e famiglia. Significa palestra, lavoro, sudore, concentrazione, punti, rimbalzi, difesa per la causa gialloblù. E significa trascorrere il resto del tempo con la moglie Chrissy e i figli Donovan, Lola e Lucy. Keith Waleskowski, 31 anni il prossimo 26 agosto, americano nato a Cape Girardeau, passaporto tedesco e tesserato come comunitario, è stato il migliore in campo nella bella vittoria della Tezenis sulla Prima Veroli ed è stato il miglior giocatore straniero della ventiquattresima giornata del campionato di Legadue.
L'11 su 11 nel tiro da due punti è un 100 per cento che non ha riscontri in questa stagione e il 92 per cento dal campo, con 12 su 13, è il record stagionale in gialloblù.
Keith ha già regalato, nel corso della stagione, alte percentuali al tiro: 7 su 10 con Ferrara (70 per cento), 4 su 5 a Reggio Emilia (80 per cento), 8 su 12 a Jesi (67 per cento), 10 su 14 con Forlì (71 per cento), 8 su 13 con Casale Monferrato (62 per cento), 8 su 11 a Frosinone (73 per cento con 7 su 8 da due, 1 su 3 da tre punti e 5 su 5 dalla lunetta), 9 su 12 a Imola (75 per cento), 7 su 10 a Casalpusterlengo (70 per cento). In più ha aggiunto 14 rimbalzi (ha un massimo di 17 con Jesi, 13 con Forlì, 11 con Rimini e Reggio Emilia).
A 39 di valutazione era già arrivato, sempre al palaOlimpia, contro Forlì, ma quello che Keith ha fatto sabato sera ha inciso maggiormente sulla partita, se non altro per la maggior forza degli avversari. Waleskowski, da diverso tempo, parte dalla panchina, secondo una scelta di Marcelletti che ha dato frutti. Keith, in genere, ha subito un buon impatto con la gara, ci si adatta immediatamente anche se entra in corsa. E con le sue caratteristiche può cambiare i destini della squadra.
Nel primo quarto contro la Veroli, ha giocato solo quattro minuti, prendendosi solo un tiro e recuperando due palloni. Nel secondo quarto ha cominciato a incidere, realizzando 9 punti in 9'15". Ha infilato i canestri del "meno 3" e del "meno 1" in apertura, ha catturato il rimbalzo offensivo e messo nella retina la palla del 23-26, ha risposto al primo canestro di Jackson (da tre) con la tripla del 33 pari. Ha aggiunto 5 rimbalzi (due offensivi) e una palla recuperata, a conferma di reattività, sveltezza, concentrazione. Già all'intervallo, era il migliore della partita con 19 di valutazione.
Waleskowski è stato impiegato per sette minuti nel terzo parziale. Ha catturato 5 rimbalzi (tre offensivi). Ben innescato da Porta, ha siglato, da sotto, i punti del 53-49 e del 57-51, dando il via ad un primo significativo break che avrebbe portato la Tezenis a chiudere il terzo quarto sul "più 8". In questo periodo, ha sbagliato la sua unica conclusione, un tentativo da tre punti nella prima fase del parziale.
Keith ha poi messo i chiodi sulla bara Veroli con 4 rimbalzi (due offensivi) e 11 punti nell'ultimo quarto (in campo 9'45") con un 4 su 4 da due e un gioco da tre punti. Quest'ultimo ha consentito alla Tezenis di arrivare al vantaggio massimo di 16 punti (74-48) dopo 2'09". Dopo un parziale di 0-5 della Prima, ha riportato per due volte la Tezenis a "più 13" e realizzato due volte il canestro del "più 15" (83-68 al 6'31" e 92-77 a 51" dalla sirena). Con 1.27 è stato il giocatore con la migliore efficienza offensiva della partita dopo Brkic (1.50).
Secondo assoluto nella classifica dei rimbalzi l'anno scorso con Jesi, Waleskowski ha frequentato il college di Dayton con parecchie apparizioni nelle Summer League Nba, prima di iniziare una lunga carriera europea in Spagna. C'è tanta pallacanestro attorno a lui: Chrissy ha giocato al college, suo fratello Adam a Florida State ed ora in Germania. Suo piatto preferito il burrito, la città è Cincinnati, il film «Hangover», l'attore Will Farrell, le preferenze musicali vanno per Beasty Boys e Hawthorne Heights, quelle calcistiche per il Celtic. Keith dice di non avere troppi modelli da imitare.
«Preferisco le squadre ai singoli», taglia corto il giocatore della formazione allenata da Marcelletti. Come i Cincinnati Bangals nel football o i Cincinnati Reds nel baseball. E, ora, nel basket, la Tezenis alla quale sta dando 13.2 punti di media (con il 63.4 per cento da due, il 44.8 da tre, il 76.6 dalla lunetta) e 8.0 rimbalzi (2.6 offensivi, 5.4 difensivi), con un rendimento costante, aiutandola nella corsa alla salvezza. «Stiamo giocando bene - dice - siamo stati bravi a reggere quando siamo stati aggrediti fisicamente, ma ora dovremo fare altrettanto nelle prossime sei partite».


 

 

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E. Carchia

E. Carchia

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