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Serie A2 Est 20/03/2011, 14.05

Assigeco con l’acqua alla gola. Contro Scafati serve l’orgoglio

Cerella: "Per battere Scafati serve la difesa. Le chiusure sui loro giochi a due e il presidio dei tabelloni ci potrebbero consentire di correre e se corriamo possiamo vincere"

Serie A2 Est


 - Il Giorno -

La parola d’ordine è una sola: vincere. Al PalaCastellotti (diretta tv su Sportitalia2, ore 17) ci si aspetta di vedere un’ Assigeco Bpl con il coltello fra i denti e pronta a tutto pur di interrompere una striscia negativa che dura da tre turni contro un cliente scorbutico come la Sunrise Scafati che nel girone di ritorno sta marciando alla grande con un ruolino di sei vittorie. E’ vero, però, che finora la formazione campana in trasferta non ha certo fatto sfracelli andando a violare solo i campi di Reggio Emilia, Veroli, Imola e Pistoia (proprio la settimana scorsa). Rispetto all’andata la squadra allenata da Griccioli, che si avvale della direzione generale di Valerio Bianchini, non avrà Chiacig sotto i tabelloni. Al suo posto si avvicendano il nuovo arrivato Livera e Patrick Baldassarre, magari con il rinforzo dell’esperienza di Radulovic. «Almeno in casa non possiamo più permetterci passi falsi — afferma Bruno Cerella —, Scafati è un’ottima squadra. Non ha più Chiacig ma Baldassarre sta facendo molto bene e la coppia di esterni americani Hunter e Davis ha nelle mani oltre 30 punti a partita. Su loro due servirà la massima concentrazione». Domenica scorsa la guardia argentina di Bahia Blanca ha giocato una buona partita contro la forte Fileni Jesi riscattando l’opaca prova sostenuta contro Forlì. Oggi dovrà vedersela con due brutti avversari come Hunter o Davis. «A Scafati piace molto correre, un po’ come a noi. Sono molto temibili in contropiede e in transizione hanno giocatori che possono farci male. Dovremo stare attenti alle uscite dai blocchi di Hunter e Davis e anche ai pick and roll. Levin è molto bravo a innescarli».
«Per battere Scafati serve la difesa — aggiunge —. Le chiusure sui loro giochi a due e il presidio dei tabelloni ci potrebbero consentire di correre e se corriamo possiamo vincere. Se torniamo a difendere duro come sappiamo possiamo prendere fiducia. Decisivo sarà anche l’apporto dei lunghi: i nostri sono dinamici e possono lanciare bene il contropiede. Ma batteremo Scafati solo se elimineremo i nostri consueti cali di concentrazione».

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E. Carchia

E. Carchia

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