Forlì, presentato Matteo Fallucca: Mi aspetto una stagione importante
Le parole del giocatore di Forlì
Guardia di 1.96 per 92 chili, è stato presentato oggi alla stampa il romano classe 1993 Matteo Falluca. Dopo aver compiuto la trafila delle giovanili nella Stella Azzurra Roma, Matteo ha esordito in prima squadra in DNB nel 2010. Dopo due stagioni è passato a Ferrara, poi a Jesi, Matera e Barcellona Pozzo di Gotto, prima di militare nel corso dell’ultima stagione prima a Reggio Calabria e quindi a Chieti, formazione con la quale ha affrontato proprio l’Unieuro nelle decisive sfide per la salvezza nei recenti playout. Nel 2013 con la nazionale Under 20 ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei in Estonia.
"Mi aspetto una stagione importante e sono disposto a tutto affinché vada come deve andare - ha esordito Falluca -. Vengo da qualche stagione sfortunata, forse anche per colpa mia: vorrei trovare un po' di stabilità qui a Forlì". Giocatore ultra motivato come tutti quelli scelti da Forlì, e anche duttile: "Parto come 3 ma non ho problemi anzi, mi metto a completa disposizione del coach per fare qualunque cosa mi venga chiesta".
Sul concetto annuisce coach Valli: "E' un'ala e lì vogliamo utilizzarlo, poi è chiaro che in qualche occasione si dovrà adattare anche da 4, però credo avrà dei vantaggi perché è un giocatore rapido. Stiamo cercando di lavorare sui fondamentali individuali per farlo spostare, se non altro a livello difensivo, anche da guardia. E' un ragazzo abituato al lavoro e vuole innalzare il proprio livello: per noi è una scelta azzeccata".
Sul piatto ci sono anche le amichevoli: quelle giocate e quella che andrà in scena domani sera alle 20.30 al Palafiera contro Pesaro, valida per il Trofeo Erreà. "Credo che il numerico di Montegranaro dica ben poco - spiega Valli -, caricarlo di significato è da bambini piccoli. Non è per mettere le mani avanti ma se non faccio le prove in precampionato quando le faccio? Abbiamo giocatori che non sono neanche alla metà di quello che possono esprimere quindi non sono allarmato. C'è stato un passo avanti nel gioco d'attacco, non siamo stati bravi per 24 secondi in molte azioni difensive e qualcuno è stato molto al di sotto del proprio standard. Ma questo fa parte del menù, di questo grande minestrone di 7 settimane".
Su Pesaro, ancora Valli: E' una sfida impari perché c'è un divario clamoroso tecnico e di utilizzo degli stranieri: nel campionato di A1 si può arrivare a sette mentre noi siamo limitati a due. Detto questo ci servirà comunque per testare, avere indicazioni e fare un passo avanti rispetto a Montegranaro. Il calendario che abbiamo deciso ci porterà a giocare altre due partite tra venerdì e sabato per cui è inevitabile: avremo pause e down all'interno della stessa partita, ma anche dei picchi. L'importante è stare bene".
L'allenatore di Forlì si sofferma anche sul boom di abbonamenti (1.400 nelle prime due settimane): "Sono sorpreso positivamente. L'affetto che ho visto l'anno scorso dai nostri tifosi si è tradotto in cifre. Ho guardato i numeri delle altre società, qui siamo ai playoff scudetto".
Presente a sorpresa alla conferenza stampa anche il presidente Giancarlo Nicosanti: "L'ho detto prima dell'inizio della campagna abbonamenti, sono convinto che riusciremo ad avvicinare la cifra dello scorso anno (2.155), una cifra importante che arrivava dopo la promozione con l'entusiasmo a mille. Ma è giusto avere ambizioni".
"Mi aspetto una stagione importante e sono disposto a tutto affinché vada come deve andare - ha esordito Falluca -. Vengo da qualche stagione sfortunata, forse anche per colpa mia: vorrei trovare un po' di stabilità qui a Forlì". Giocatore ultra motivato come tutti quelli scelti da Forlì, e anche duttile: "Parto come 3 ma non ho problemi anzi, mi metto a completa disposizione del coach per fare qualunque cosa mi venga chiesta".
Sul concetto annuisce coach Valli: "E' un'ala e lì vogliamo utilizzarlo, poi è chiaro che in qualche occasione si dovrà adattare anche da 4, però credo avrà dei vantaggi perché è un giocatore rapido. Stiamo cercando di lavorare sui fondamentali individuali per farlo spostare, se non altro a livello difensivo, anche da guardia. E' un ragazzo abituato al lavoro e vuole innalzare il proprio livello: per noi è una scelta azzeccata".
Sul piatto ci sono anche le amichevoli: quelle giocate e quella che andrà in scena domani sera alle 20.30 al Palafiera contro Pesaro, valida per il Trofeo Erreà. "Credo che il numerico di Montegranaro dica ben poco - spiega Valli -, caricarlo di significato è da bambini piccoli. Non è per mettere le mani avanti ma se non faccio le prove in precampionato quando le faccio? Abbiamo giocatori che non sono neanche alla metà di quello che possono esprimere quindi non sono allarmato. C'è stato un passo avanti nel gioco d'attacco, non siamo stati bravi per 24 secondi in molte azioni difensive e qualcuno è stato molto al di sotto del proprio standard. Ma questo fa parte del menù, di questo grande minestrone di 7 settimane".
Su Pesaro, ancora Valli: E' una sfida impari perché c'è un divario clamoroso tecnico e di utilizzo degli stranieri: nel campionato di A1 si può arrivare a sette mentre noi siamo limitati a due. Detto questo ci servirà comunque per testare, avere indicazioni e fare un passo avanti rispetto a Montegranaro. Il calendario che abbiamo deciso ci porterà a giocare altre due partite tra venerdì e sabato per cui è inevitabile: avremo pause e down all'interno della stessa partita, ma anche dei picchi. L'importante è stare bene".
L'allenatore di Forlì si sofferma anche sul boom di abbonamenti (1.400 nelle prime due settimane): "Sono sorpreso positivamente. L'affetto che ho visto l'anno scorso dai nostri tifosi si è tradotto in cifre. Ho guardato i numeri delle altre società, qui siamo ai playoff scudetto".
Presente a sorpresa alla conferenza stampa anche il presidente Giancarlo Nicosanti: "L'ho detto prima dell'inizio della campagna abbonamenti, sono convinto che riusciremo ad avvicinare la cifra dello scorso anno (2.155), una cifra importante che arrivava dopo la promozione con l'entusiasmo a mille. Ma è giusto avere ambizioni".
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