Il Bolognesi-pensiero sulla nuova XL EXTRALIGHT
Poderosa Pallacanestro Montegranaro: intervista al gm Bolognesi
Alessandro, nonostante la Poderosa sia una neopromossa, è stata una delle primissime a completare in toto l’allestimento del roster. Qual è il segreto?
Molto semplice: idee chiare. Dopo quel 10 giugno che ci ha regalato la promozione in A2, un giorno che resterà per sempre nel mio cuore e per il quale voglio ringraziare uno ad uno coloro che l’hanno reso possibile, ci siamo presi una settimana per riprendere fiato e poi abbiamo iniziato a definire strategie ed obiettivi alla portata delle nostre possibilità. Se siamo riusciti a chiudere in fretta il roster è proprio perché li abbiamo centrati tutti.
La prima scelta è stata quella di rilanciare una scommessa vinta lo scorso anno: quella di coach Ceccarelli, un anno fa esordiente da capoallenatore in B e ora esordiente da capoallenatore in A2.
Sicuramente e lo abbiamo fatto con convinzione, visti i risultati ottenuti. Siamo certi che Gabriele sia l’uomo giusto per portarci ai nostri obiettivi, in più abbiamo rinforzato il suo staff con un tecnico di grandissima esperienza come Stefano Vanoncini e ribadito la fiducia a Salvatore Formato, alla prima esperienza assoluta in A2.
Del nucleo che ha conquistato la Serie A2, però, sono rimasti soltanto Rivali e Gueye. Come mai questa mezza rivoluzione?
In gran parte è stata obbligata a causa dei regolamenti. Con due americani e tre under ’97 da inserire, già starebbe stato impossibile tenere mezza squadra. Degli altri cinque posti senior, due li abbiamo affidati con piena convinzione a Rivali e Gueye, con i quali c’era già un’opzione per quest’anno, uno ad Amoroso, con il quale i discorsi si erano avviati già un anno fa, e sugli ultimi due posti rimanenti alla fine si è optato per scelte diverse, compatibilmente con le necessità tecniche del coach e quelle economiche imposte dal budget.
Hai parlato di Amoroso, il primo ingaggio della nuova stagione. Un pezzo da novanta per questo campionato.
Quella di Valerio era una posizione che avevamo già valutato nell’estate 2016 in caso di ripescaggio in A2. Poi non se ne fece nulla, ma quando quest’anno siamo riusciti a centrarla la promozione tutto si è concretizzato molto in fretta. Non lo abbiamo preso perché è amato a Montegranaro e vive qui, anche se è innegabile che siano valori aggiunti importanti. Ma quello che conta davvero è che è un giocatore unico in questo campionato e lo ha dimostrato una volta di più nell’ultima stagione a Roseto.
Dopo Amoroso, i colpi Corbett e Powell hanno messo tanti riflettori addosso alla Poderosa. In pochi forse si aspettavano due americani così a Montegranaro.
Essendo una neopromossa, con lo staff tecnico avevamo concordato di andare sul sicuro con i due americani. Quindi niente rookie ma due giocatori che avessero già esperienza dei campionati italiani. Abbiamo aspettato un attimo perché i prezzi inizialmente erano alti per le nostre tasche poi siamo riusciti a trovare l’accordo con Corbett, che è proprio il profilo di guardia che cercavamo: un americano che gioca alla “europea”, bravo a giocare dentro un sistema e che sapesse fare diverse cose in campo. Da lì si è sbloccata la questione Powell: lui l’avevamo sondato subito ma le cifre erano fuori dalla nostra portata. Ma essendo Powell rimasto molto amico di Corbett dai tempi di Treviso, la sua volontà di tornare di nuovo a giocare con lui ha fatto la differenza. Ci siamo venuti incontro a livello economico ed ecco ricomposta la coppia. Con lui vicino ad Amoroso abbiamo una coppia di lunghi bidimensionale, quello che cercavamo.
Due posti senior saranno occupati da due giovanissimi, entrambi classe ’96, come Luca Campogrande e Dario Zucca. Due scommesse mica da poco.
Nel ruolo di 3 volevamo un ragazzo in rampa di lancio, che avesse tanta fame e che, tecnicamente, abbini al tiro da fuori grandi capacità difensive. Quello di Luca era il profilo ideale, ma la trattativa non è stata semplice visto che c’era un contratto in essere con la Fortitudo. Alla fine la volontà ed il progetto tecnico hanno fatto la differenza e ci inorgoglisce che abbia scelto Montegranaro nonostante avesse la possibilità di restare in una piazza come Bologna. Dario, invece, è un giocatore che viene da una stagione sfortunata a Chieti ma che ha qualità e tanta voglia di rivalsa. Mi fece una grande impressione nella semifinale di Serie B di due anni fa quando, con la maglia di Valsesia, mise in crisi i lunghi di Forlì, anche se alla fine fu quest’ultima da avere la meglio. E sappiamo quanto male quegli stessi lunghi ci fecero poi nel decisivo spareggio promozione che perdemmo con la stessa Forlì. Crediamo molto anche in lui.
E poi il tris di under Maspero-Treier-Mitt che completerà il roster, ma non solo.
Maspero è stato una delle nostre primissime scelte in assoluto. Volevamo un altro play puro alle spalle di Rivali e, anche se è giovanissimo, ha già discreta esperienza alle spalle avendo giocato a buon livello in Serie B da titolare facendo due grandi campionati con Bottegone. Poi ci sono stati i due estoni. Una casualità che fossero connazionali. Treier lo seguivo già da un anno, poi ha impressionato a Roseto alle Finali Nazionali Under 20 e da lì abbiamo iniziato a lavorare per portarlo a Montegranaro. L’accordo con lui c’era da tempo, la firma è stata rimandata fino a pochi giorni fa a causa dei suoi impegni in Nazionale. Anche Mitt lo seguivamo da tempo, da quando due anni fa con la sua Reggio Emilia ci eliminò nello spareggio per accedere alle Finali Nazionali Under 18. Non pensavamo si potesse fare visto che era sotto contratto con Reggio, ma appena si è prestata l’occasione non abbiamo esitato ad ingaggiarlo. È un giovane che ha tutto per fare bene, sarà l’unico centro vero in rosa. Loro tre saranno le punte della nostra Under 20 che quest’anno punterà alle Finali Nazionali. Il roster, insieme agli altri nostri ragazzi Ciarpella, Urso e Angellotti, a Milojevic, che benché prestato in B a Teramo sarà comunque con noi per questo campionato, e ad altri ragazzi in doppio tesseramento con altre realtà vicine, è di sicuro molto interessante. A guidare la squadra sarà Salvatore Formato, speriamo di centrare un risultato che sarebbe storico per la Scuola Basket.
Scuola Basket che, però, continua a crescere ad ampio raggio.
Ovviamente sì, ci crediamo molto. L’Under 20 sarà il vertice della piramide, ma saremo al via dei campionati di Under 14, 15 e 16 tutte di Eccellenza. Per un paesino di 13 mila abitanti non mi sembra poco. In tal senso ci aiuterà la rete che stiamo costruendo con le realtà dei paesi vicini.
Tornando alla prima squadra, sulle ali dell’entusiasmo, qualcuno ha parlato di qualcosa di più della salvezza per questa XL EXTRALIGHT®. Qual è l’obiettivo che vi siete dati?
Assolutamente la salvezza. Dobbiamo stare con i piedi per terra, ogni partita sarà una battaglia, non possiamo pensare in grande, almeno per ora.
Su questo giudizio influisce il fatto che praticamente a livello unanime si parla del girone Est, il nostro, come molto più tosto di quello Ovest?
Mah, credo che la disparità ci sia soprattutto nella fascia più alta. Treviso, Trieste o Bologna sono quasi da A e ad Ovest squadre così non ce ne sono. Sotto, però, c’è molto più equilibrio e il fatto che lo scorso anno siano retrocesse due squadre dell’Est contro una dell’Ovest ne è una conferma.
Più difficile vincere la B o salvarsi in A2?
Vincere in B non è stato facile e lo abbiamo visto negli anni scorsi. Spero sia più facile salvarsi in A2! L’auspicio è che, come l’anno scorso, riusciremo a centrare il nostro obiettivo.
L’altra sfida da vincere sarà quella fuori dal campo, con il trasferimento al PalaSavelli di Porto San Giorgio. Cosa ti aspetti su questo fronte?
Confidiamo di ripartire da quello zoccolo duro che ci siamo costruiti a Montegranaro, quelle 400 persone che poi abbiamo ritrovato anche alle finali di Montecatini. Speriamo ci saranno anche a Porto San Giorgio e spero che riusciremo ad attrarre tanti altri appassionati di basket dai paesi limitrofi, partendo ovviamente da Montegranaro. Anche in questa ottica abbiamo chiesto a LNP di alternare le nostre partite interne con Porto Sant’Elpidio, in modo da non metterci in competizione ma dare la possibilità agli appassionati di poter seguire entrambe le squadre.