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Serie A2 Est 27/07/2017, 20.40

Verona, Dalmonte: 'Condivisione è la chiave di tutto'

Le parole del coach

Serie A2 Est
Di seguito le dichiarazioni di Luca Dalmonte, allenatore della Tezenis Verona, mercoledì 26 luglio nella conferenza stampa nella sede di Agsm Verona: «Prendo la parola dopo tanto tempo, in cui ho ascoltato e letto tante cose. Ci tengo ad enfatizzare un paio di passaggi. Il primo: la condivisione. Quando ci siamo trovati insieme alla proprietà, fra management e parte tecnica, abbiamo raggiunto subito un punto condiviso nella creazione della nuova squadra che nasce da un’idea precisa e dalla programmazione. Nel mondo sportivo di oggi si tende a riempirsi di termini come “programmazione” e “progetto”. Da un punto di vista pratico, nelle persone della proprietà ma anche del main sponsor, siamo partiti da un’idea e da obiettivi a medio termine. Da lì la scelta di formare un roster composto tutto da giocatori nati negli Anni Novanta, molti dei quali giovanissimi, e con cinque giocatori su 13 nell’orbita delle nazionali giovanili. Questo vuole essere un biglietto da visita, ma anche il desiderio di darsi un’identità ben precisa. Non solo nel nostro ambiente, ma per tutta la pallacanestro italiana visto la strada che abbiamo deciso di intraprendere. Io oggi potrei essere un allenatore invidiato per avere la fortuna di allenare un gruppo giovane per il quale l’obiettivo non è necessariamente essere competitivo domani, ma anche dopodomani. È importante che nel mondo dello sport ci sia una strategia condivisa ed essere competitivi nei prossimi 12 mesi. Questa è la vera realtà. Vogliamo creare una struttura tecnica che, con un paio di correzioni, possa davvero essere competitiva per l’anno che verrà. Per il roster, giocatore per giocatore, sono state prese praticamente tutte delle prime opzioni che avevamo in testa. Prendendo dei giocatori che per caratteristiche morali, tecniche e di etica del lavoro potessero dare omogeneità al gruppo. Questo è un aspetto molto importante. Una squadra così concepita passava da denominatori comuni: la fascia d’età, l’ambizione così come il giocare a Verona. Dev’essere un orgoglio questo per molti di loro. Per tanti motivi, anche per i 4.200 spettatori di media che siamo riusciti a portare al palazzetto nella seconda parte di stagione. Una sfida che hanno tutti accettato, proprio perché per loro è una grande occasione. Quando i ragazzi chiuderanno le cerniere delle loro valigie dovranno metterci dentro ambizione ed energia, sapendo che giocheranno a Verona anche per più di una stagione come dicono tanti loro contratti. Devono vedere questa esperienza come un trampolino di lancio. Se loro faranno bene anche noi faremo bene. Dovremo sviluppare tutti insieme un lavoro di qualità e quantità che risulterà parte fondamentale della nostra stagione. Ho parlato con tutti i giocatori, anche con gli americani. Avranno garantiti uno staff, senza contare il sottoscritto, che fra tecnici, preparatore atletico e staff medico è di altissima qualità. E loro devono sfruttarla. Avverto un senso di responsabilità nei loro confronti, lavoreremo per far sì che domani siano tutti persone e giocatori migliori. Sono state fatte scelte anche dolorose, sicuramente qualcuna anche più di altre, ma per costruire un gruppo che potesse sposare un’idea come l’avevamo in mente era necessario fare così. Tutte decisioni condivise. Quelle in entrata e quelle in uscita. Altrimenti saremmo rimasti nel grigio. E il grigio spesso non porta da nessuna parte. Vedo un campionato con grandissimo equilibrio. Sottoscrivo l’obiettivo dichiarato, quello dei playoff. Vedo roster oggi molto pronti, ma la sfida sarà grattare il tempo per essere più competitivi possibili nel più breve tempo possibile. La squadra è estremamente nuova, il primo vero passo sarà quello di passare dall’avere tanti giocatori nuovi all’essere una squadra. Il precampionato, in questo senso, sarà l’anima della nostra stagione. Importante è che noi si inizi subito ad avere una nostra identità e organizzazione. Ci dovrà essere un giorno in cui, anche se tutti in maschera, qualcuno ci dovrà riconoscere quando ci vedrà giocare. Sono felice, professionalmente, di poter cominciare la stagione con questo gruppo e con quest’idea. La cosa bella è che si vede una luce, laggiù in fondo. Sarei pronto per ritirare il materiale ed andare in palestra già ora. Dovremo essere bravi a far sì che la gente ci voglia bene, ma dovremo essere noi bravi a guadagnarci tutto questo».
© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • Armix66 28/07/2017, 00.09 Mobile

    Senza entrare nei dettagli di una conferenza di 30 minuti, che invito comunque chi può ad ascoltare su FB della Scaligera (il testo riportato non rende appieno il valore del messaggio e la carica emotiva con cui é stato trasmesso), coach Dal Monte ha spiegato le modalità çon cui quest'anno e' stato affrontato il processo di creazione della squadra, in un contesto di programmazione a medio termine, condiviso con proprietà e sponsor, e che, ormai, da anni a Verona era un concetto dimenticato e sepolto. Per quest'anno l'obiettivo è comunque entrare nei playoff, facendo crescere un gruppo di giovani giocatori da confermare in blocco nella prossima stagione, con l'innesto di max. 2 / 3 nuovi giocatori, per essere a quel punto ompetitivi nelle due stagioni successive anche per obiettivi maggiori (in concomitanza con l'aumento del numero delle promozioni). Quanto questa scelta sia frutto di una politica di ridimensionamento del budget ovvero di una decisione consapevole che per essere realmente competitivi bisogna consolidare la crescita nel tempo, e' un tema secondario. Quello che conta è avere le idee chiare e comportamenti coerenti, sia che il tuo obiettivo sia la promozione immediata (come indubbiamente stanno facendo alcune squadre) ovvero la crescita per step (come sta facendo la Scaligera)

  • Altroconsumo 27/07/2017, 23.20 Mobile

    Ma come parla Dalmonte? Scrive un libro per concetti di 3 parole.