L’impatto di Francesco Pellegrino con la nuova realtà udinese è identico a quello di Tommaso Raspino. Dalla lontana Sicilia, dove si trova attualmente in vacanza, il lungo ex Ferrara spende parole al miele nei confronti dell’Apu Gsa. Al telefono colpiscono la convinzione e il tono della voce con cui Pellegrino sottolinea i motivi per cui ha scelto Udine e il Friuli.
“La società è stata molto convincente - dice -. Il gm Micalich e coach Lardo mi hanno veramente colpito e trasmesso il loro entusiasmo. Il ritorno al Carnera è interessante per tutti i tifosi friulani, figurarsi per noi che avremo l’opportunità di giocare in un palazzo storico della pallacanestro. Inoltre, è importante avere una città intera alle spalle”.
Che cosa rappresenta Udine per te?
“Un’occasione per affermarmi ulteriormente in serie A2. L’Apu Gsa rappresenta voglia di vincere perché, a prescindere da tutto, è quello che conta”.
Hai affrontato da avversario Udine nell’ormai scorsa stagione. Qual è la fotografia che ti sei fatto della creatura bianconera?
“Ho visto una squadra serena: questo è un aspetto che ti porta a fare bene. L’Apu Gsa si è dimostrata completa in tutti i ruoli e i giocatori si passavano la palla. Si vede che si trovavano bene tra loro. Pure questo è uno dei motivi che ti portano a firmare per una società”.
Che giocatore sei?
“Mi definisco come il tipico centro. Ho migliorato, nel corso degli anni, il gioco in post basso. Sicuramente sono alto e pesante, però sono altrettanto mobile per la mia stazza. Il gioco d’oggi ti costringe ad essere veloce oltre che forte, quindi cerco di rimanere al passo. Un’altra mia caratteristica è il tiro dalla media anche se preferisco giocarmela spalle a canestro. Sono, infine, versatile e mi piace legare con qualunque compagno di squadra. Sono fatto così di carattere. Mi trovo bene con tutti”.
Qual è il tuo messaggio alla tifoseria?
“Ai tifosi dico di venire al Carnera per provare a divertirci tutti insieme. Seguiteci il più possibile perché questa è la molla che ci consentirà di andare avanti nei momenti di difficoltà. Spero che il pubblico friulano si confermi quale sesto uomo in campo”.
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