Virtus Bologna-Alma Trieste. La finale promozione nell'analisi di Luca Bechi
Palla a due alle ore 20.30: considerazioni e analisi dell'ex coach di Biella e Torino
Gara 1 Finale Promozione
Ore 20.30
Arbitri Ursi, Bongiorni, Dionisi
CONSIDERAZIONI GENERALI di Luca Bechi
a) Un confronto che premia percorsi differenti. Perché la Virtus Bologna viene dalla Serie A, ed è stata chiamata da subito ad una stagione di vertice. Trieste invece è figlia di un progetto pluriennale, dunque è nel pieno di un percorso di costante crescita;
b) La Virtus ha vinto nettamente la serie con Ravenna. Quando superi i 20 punti di vantaggio anche in trasferta togli ogni dubbio: nel momento caldo ha avuto maggiori motivazioni e maggiori risorse rispetto agli avversari, senza dimenticare il fattore campo;
c) Trieste è reduce da una serie equilibrata, dove ha fatto la differenza la dinamicità e la ruspanza dei suoi giocatori, e anche qui il fattore campo. Ma chi giudica negativa, ora, la stagione della Fortitudo Bologna sbaglia. Due anni, sempre ai vertici. Vedo più meriti di Trieste, che demeriti di Bologna.
L’ANALISI di Luca Bechi
a) La sosta. Attenzione ai tempi di attesa della Virtus Bologna. Chiudere la serie dopo sole tre gare è merito, ma anche un rischio con nove giorni di stop. Ho vissuto questa situazione sulla mia pelle due anni fa, a Torino. A giugno il tempo non passa mai. Di fronte, una squadra che invece ha potuto utilizzare una sosta più breve per ricaricare le batterie senza disperdersi;
b) Il fattore campo. Banalità, giocare tre gare in casa è meglio che giocarne tre fuori. Ma attenzione. Due palazzetti caldi, e Trieste in casa non ha praticamente mai perso (è accaduto solo nella prima giornata di campionato, ndr). Le prime due gare a Bologna possono essere la chiave di tutto. Nel mio caso, due anni fa, mi ritrovai sull’1-1 con Agrigento. Andare poi a vincere là fu un’impresa;
c) Innesti. In entrambi i casi di qualità. Stefano Gentile ha firmato un contratto che va oltre questa stagione, trovando possibilità di riscatto, e lasciando libero spazio alla sua qualità e alla sua leadership. Dall’altra parte Cavaliero, un giocatore di Serie A tornato nella sua città. Innesti azzeccati, di gente che ha tanto da dare e tanto da dire;
d) Gioco. Virtus è squadra equilibrata, cambio di lato e fluidità di circolazione di palla. Trieste è impatto, fisicità, organizzazione difensiva. E’ il sistema Dalmasson, costruito in anni;
e) Giocatori. Lawson è elemento che può spostare in casa Virtus. Per Trieste dico Cavaliero: killer-instict.