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Serie A2 Est 25/02/2011, 13.29

Final Four 2011-BpN Le parole di Umana Venezia e Prima Veroli

 Finalmente ci siamo, la settima edizione della Final Four di Legadue che assegna la Coppa Italia sta per alzare il sipario. Targata Final Four 2011-Banca Popolare di Novara

Serie A2 Est

 


- Ufficio Stampa Legadue -

 Finalmente ci siamo, la settima edizione della Final Four di Legadue che assegna la Coppa Italia sta per alzare il sipario. Targata Final Four 2011-Banca Popolare di Novara, da sabato allo Sporting Village di Novara - un impianto moderno inaugurato solo 4 anni fa - scatterà il via ad una manifestazione di grande importanza e prestigio per Legadue che ha visto l’impegno deciso di tutte le forze istituzionali di Novara, in primis la Regione Piemonte del Presidente Cota che è anche Presidente onorario di Legadue e sabato sarà presente al via, poi la Provincia e il Comune di Novara fino ad un partner dal prestigio che valica i confini novaresi come la Banca Popolare di Novara.
A dimostrazione dell’importanza via via raggiunta dalla manifestazione, l’eccezionale copertura tv predisposta da Rai Sport 2 con telecronaca delle due semifinali, della finalissima e con uno speciale salotto tra gara 1 e gara 2 di sabato, con ospiti, personaggi, interviste, commenti in diretta: il tutto con la voce storica di Legadue Franco Lauro, l’opinionista tecnico Stefano Nichelini (che torna in quella Novara che ancora ricorda la promozione in Legadue di 10 anni fa con il coach bolognese alla guida, che verrà celebrata nella giornata di domenica con una premiazione speciale ai protagonisti di allora) e Maurizio Fanelli.

SABATO 26 FEBBRAIO ORE 18 DIRETTA RAI SPORT 2

UMANA VENEZIA-PRIMA VEROLI

La capolista del campionato contro la vincitrice uscente di Coppa Italia, anzi la bi-vincitrice e a Veroli sperano nel non c’è due senza tre…Sfida di altissimo livello e spessore che non dovrebbe tradire per intensità, emozioni e spettacolo. Duello reso ancora più fiammeggiante dal recente successo di Veroli al Taliercio, primo ko casalingo della Reyer, che ha riaperto un dualismo che sarà lungo fino ai playoff. Basti pensare al confronto tra i due playmaker trascinatori e abituati anche a palcoscenici di Eurolega come Scoonie Penn e Keydren Clark, ma anche i duelli tra Young e Jackson, o Slay che metterà alla prova la batteria di lunghi italiani di Veroli, da Brkic - mvp di Legadue un anno fa - Gatto - mvp della Final Four dell’anno scorso a Sassari - e Rosselli, mentre Venezia attorno al suo trio stellare chiederà solidità a Digiuliomaria, Bryan e Maestrello.

LE ULTIME DAI CAMPI - Entrambe le squadre hanno lavorato bene e sono annunciate al completo.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI - Ecco le parole in casa Reyer, partendo da Keydren Clark: “E’ la mia prima volta in assoluto. Non ho mai disputato una final four e sono curioso di respirarne l’atmosfera. Si rinnova il duello con Penn...e mi auguro che sia un bel duello. Credo che entrambi rispecchiamo la gran voglia di vincere in ogni circostanza delle due squadre. La sconfitta casalinga contro di loro è stata una partita equilibrata, come dimostra il fatto che si è decisa dopo un supplementare. Hanno indubbiamente un roster molto lungo. Oltre ai due Usa attenzione in particolare ai loro “3” e “4” dove hanno un organico veramente molto profondo. Pronostico su altra semifinale?
Proprio non saprei. Non mi sbilancio perchè questa Legadue ha già dimostrato ampiamente che ogni risultato è possibile” Ed ecco Tamar Slay. “In Italia non mi è mai capitato di prendere parte ad una Final Four anche se mi è capitato di arrivare ad una semifinale di Coppa: in Uleb Cup quando giocavo in Israele e perdemmo contro la Dynamo Mosca. Per noi è un’opportunità per capire come siamo messi e per testarci in partite di questo tipo. Nel corso di una stagione non si può essere costantemente sempre al top e noi in questo momento probabilmente non lo siamo. Ma la cosa più importante sarà esserlo quando inizieranno i playoff. Il campionato è molto equilibrato e ci sono tante squadre in grado di contendersi la vittoria finale. Oltre a quelle che parteciperanno alla Final Four di Coppa Italia, infatti, vedo molto bene anche Udine, Barcellona e Jesi. Per questo non posso dire che ci sia una sola rivale”.

Ecco invece le parole in casa Veroli, comincia il coach Demis Cavina: “La Final Four, sia per chi la gioca, ma anche per chi rimane a guardare, è un momento importante della stagione, un momento nel quale si tirano le somme in vista dei mesi finali di battaglia. Noi siamo in grande ripresa, vogliamo giocare da protagonisti i play off, ma vogliamo fare una bella figura anche a Novara. Scenderemo sul parquet per ottenere il massimo, ci troveremo di fronte a sfide diverse da quelle che affrontiamo normalmente in stagione. La logica della gara sarà quella da dentro o fuori, e a fare la differenza oltre che le motivazioni, sarà l’applicazione dei dettagli, unita alla grande voglia che abbiamo mostrato nelle ultime uscite. Casale Monferrato sta attraversando un periodo ottimo. Noi non siamo in grandissima s alute a causa dei fastidi fisici di più di qualche elemento per noi fondamentale, ma siamo in forma, e cosa fondamentale, siamo un gruppo unito”. Continua il general manager dei verolani, Ferencz Bartocci: “Assolutamente nessun baratto, nemmeno scaramantico . Io, al pari di Gatto e Rosselli che c'erano lo scorso anno, so cosa vuol dire alzare un trofeo importante come la Coppa Italia e posso garantire che daremo il massimo per centrarlo per la terza volta di seguito. Poi avremo il tempo per pensare ai playoff senza naturalmente sentirci appagati.”.

IN QUESTA STAGIONE - I confronti in questa stagione confermano l’equilibrio di forze in campo. Situazione 1-1 . All’andata, nell’opening game della stagione, fu l’Umana a sorprendere Veroli, vittoria che era messaggera di quello che poi è stato, con Venezia costantemente al vertice della classifica. Reyer in testa dall’inizio, tirando meglio e prendendo più rimbalzi, vittoria 65-74 con una serata extralusso di Clark in fase realizzativa, con 33 punti in 37’ e percentuali pazzesche, 6/8 da due, 6/11 (54.5%) da tre) e anche 4 rimbalzi. A Young (in 36’ 15p, 4/12, 0/1, 7/8, 3 recuperi, 5 perse) e Slay (10+7 in 31’ 4/9 da due, 5 perse) è bastata una partita normale, mentre Digiuliomaria è stato solido a rimbalzo (in 19’ 6 rimbalzi, 12 punti con 1/1 al tiro ma 0/4 ai liberi). Nella Prima Veroli c’era il giovane attesissimo play di Villanova Reynolds, poi tagliato per Penn, non pronto per il nostro campionato come già si vide in quella sera (17p in 35’ 3/10 da tre, 5 perse), Jackson fu ben controllato dalla difesa reyerina (in 36’ 12p, 3/9, 2/4) e pure Brkic (in 22’ 11p, 1/4, 2/3, 3/6). Al ritorno la rivincita della Prima Veroli, prima a violare il Taliercio fortino della Reyer. Equilibrio tremendo, vittoria al supplementare della squadra di Cavina, 86-87 con un Jackson versione Terminator (35p in 42’, 12/16 da due, 2/8 da tre, 4/5 ai liberi, 4 rimbalzi). Un Penn versione direttore d’orchestra ma anche capace di fare male (in 39’ 17p, 2/5, 3/8, 4/4, 6 rimbalzi, 4 assist), un ottimo Kavaliauskas in rapporto al minutaggio (in 22’ 11 punti e 6 rimbalzi con 5/5 al tiro) e un Gatto anche lui in doppia cifra e presente sotto le plance (in 33’ 11+7, 2/6, 1/4).

I PRECEDENTI - E’ la prima volta che i due club si affrontano in Coppa Italia. Il bilancio degli scontri diretti è favorevole alla Prima Veroli: 4-2. Tra i professionisti la prima volta è stata due anni fa, stagione '08/'09: 2-0 per la Prima, all’andata 70-54 (Gatto e Hines 14, Green 17) e a Venezia 71-80 (Janicenocks 19, Hines 28). L’anno scorso un pareggio. A Veroli vittoria Prima 89-84 (Draper 20, Janicenocks e Davis 22); al ritorno rivincita Umana 81-62 (Young e Nissim 25). Poi i due precedenti di quest’anno descritti sopra.

I NUMERI - Uno sguardo alle cifre delle due squadre guardando i numeri del campionato. Nella classifica marcatori, testa a testa tra Jackson che è terzo assoluto in Legadue con 20.9 a gara e Cark che è al quarto posto con 19.5 a gara, tra gli altri, Slay è 13mo con 16.6 a gara, Young 15mo con 16.1, mentre Veroli ha Brkic 32mo con 14.05 a gara e Penn 35mo con 13.6 a gara. Nella classifica di valutazione, il migliore delle due squadre è Clark sesto assoluto in Legadue con 20.4 a gara, Veroli ha Jackson al nono posto con 19.3 a gara. Nel tiro da due, Veroli ha una cassaforte sicura, il lituano Kavaliauskas è il migliore di tutto il campionato con 68.6%, ma tutta Veroli ha cifre considerevoli e mani morbide, infatti Brkic è settimo con 59.2% e Jackson nono con 58.3%; di là, Slay all’11mo posto in Legadue con 57.3%, Young 40mo con 47.9 e Clark 47mo con 46.6%. Nel tiro da tre, di nuovo testa a testa, a posizioni però ribaltate, tra Clark che in questo caso è davanti, sul terzo gradino del podio di Legadue con uno strepitoso 48.9% e Jackson che è quarto con un altrettanto eccellente 47%. Poi, tra gli altri, Slay registra un buon 14mo posto con 41.4%, Penn anche lui dignitoso al 16mo con 41%, Young 31mo con 36.2% e Brkic 33mo con 35.8%. Nel totale tiri, premiato Jackson, ottavo assoluto di Legadue con 54.1%, Slay al decimo posto con 52.8%. Nei tiri liberi, anche qui in campo i migliori della Lega: Gatto è addirittura primo in campionato con 92%, Clark secondo con 90.6%; poi Jackson sesto con 89.02%, Rosselli 13mo con 85.3%, Slay 26mo con 77.6% e Young 27mo con 77.01%. Nelle stoppate, il più atletico è ancora Bryan, nonostante il minor minutaggio, nono in Legadue con 0.7 a gara, Slay 13mo con 0.57, Digiuliomaria, 16mo con 0.52. Quelli di Veroli sono tutti più indietro: Brkic è 26mo con 0.37, Kavaliauskas 33mo con 0.29 a gara. Nei rimbalzi difensivi, non c’è un vero totem dell’area, il migliore è Slay con 4.7 a gara e nono posto assoluto, poi Rosselli con 4.05 e 25mo posto, Brkic è 31mo con 3.7 a gara, Clark 41mo con 3.3 a gara, Rosselli 43mo con 3.2 a gara, Digiuliomaria 44mo con 3.2 a gara. Nei rimbalzi offensivi, il più svelto è Bryan nono assoluto in Legadue con 2.2 a gara, poi Kavaliauskas 16mo con 2.1 a gara, Digiuliomaria 25mo con 1.9 a gara. Nei rimbalzi totali, a confermare che nelle due squadre non c’è lo specialista classico, il miglior è Slay che è 17mo con 6.6 a gara, Digiuliomaria 30mo con 5.19 a gara, Bryan 31mo con 5.14 a gara; tutti sotto quelli della Veroli, che quest’anno non ha un pivot alla Hines, con Brkic 32mo con 5.12 a gara, Kavaliauskas 35mo con 4.9 come Rosselli. Nelle palle perse, sono tutti abbastanza attenti, Slay un po’ meno è 26mo con 2.7 a gara, Rosselli 31mo con 2.5 a gara, bene Penn 50mo con sole 2.07 a gara, Clark un pelo meglio 55mo con 2.05 a gara. Nelle palle recuperate, le due squadre non hanno dei veri e propri ladri di palloni: il dato migliore è di Digiuliomaria, 23mo assoluto con 2.1 a gara, Young 32mo con 1.9 a gara, Clark 43mo con 1.71, Jackson 45mo con 1.70 a gara e Rosselli 49mo con 1.6 a gara. Negli assist, si sfidano Clark che è quinto assoluto in Legadue con 3.6 a gara, Penn 12mo con 3.2 a gara, Rosselli 16mo con 2.8 a gara, Meini 23mo con 2.4 a gara. Nei falli subiti, il più abile a procacciarseli è Brkic 17mo in Legadue con 4.4 a gara, per Venezia Young che è 29mo assoluto con 3.8 a gara.
Di squadra - Nella classifica dei punti segnati, l’attacco di Veroli è tra i più pericolosi, secondo assoluto in campionato con 83.4 a gara, Venezia sesta con 78.7 a gara. Nei punti subiti spunta il lato migliore di Venezia, prima con 73.2 a gara, un po’ ballerina Veroli 13ma con 81 a gara. Nella classifica di valutazione, duello testa a testa. La Prima è…quinta con 96.05 a gara, l’Umana sesta con 92.7 a gara. Nel tiro da due, specialista la squadra di Cavina che è la migliore della Legadue con 56.03%, quella di Mazzon è 14ma con 50.3%. Nel tiro da tre, invece ribaltate le cose con l'Umana che è terza forza del campionato con 39.25 e Veroli ottava con 35.7%. Nel totale tiri, sul podio al terzo posto c’è Veroli con 48,5% e Venezia decima con 46.05. Nei tiri liberi, ancora molto precisa la Prima che è seconda con 81.8%, la Reyer è solo 12ma con 72.8%. Nelle stoppate, più attiva la Reyer che è terza assoluta con 2.2 a gara, la Prima è solo 14ma con 1.3 a gara. Nei rimbalzi difensivi si fa preferire Venezia, seconda assoluta con 25.1 a gara, Veroli è invece ultima con 21.6 a gara. Nei rimbalzi offensivi, il dato che balza evidente è il quinto posto di Venezia con 10.1 a gara, Veroli 13ma con 1.3 a gara. Nel totale rimbalzi, l'Umana è la seconda potenza del campionato con 35.2 a gara, Veroli 15ma con 29.4 a gara. Nelle palle perse, più attenta la Prima che è…seconda con 13.7 a gara, ne perde di più Venezia sesta con 15.9 a gara. Nelle palle recuperate, non brilla nessuna delle due: Venezia 11ma con 15.6 a gara, Veroli è solo 14ma con 14.7 a gara. Negli assist, ottima la Reyer, terza assoluta in campionato con 12.4 a gara, Veroli è settima con 10.9 a gara. Nei falli subiti, leggermente più difficile da controllare la Prima Veroli che è quinta con 22,2 a gara, Umana poco distante, all’ottavo posto con 21.2 a gara.

I COACH - Andrea Mazzon è tornato ad allenare la scorsa stagione nella sua città, dove è nato il 23 febbraio 1965. Un ritorno alle origini, tanto che in settimana ha dichiarato: “Vorrei diventare l ‘Obradovic di Venezia”, riferendosi all’ultradecennale permanenza del coach serbo sulla panchina del Panathinaikos. Ha infatti iniziato la carriera nel settore giovanile del Basket Mestre nel 1985 prima di debuttare in serie A a Verona a soli trent’anni meritandosi subito il titolo di miglior coach dall’anno e centrando subito una finale europea, la Coppa Europea, persa con il mitico Real Madrid. ma l'anno dopo è rivincita immediata e conquista al secondo tentativo e a soli 32 anni un titolo europeo guidando la Scaligera a battere , in finale di Coppa Korac , la Stella Rossa Belgrado. Da Verona alla prima parentesi europea con il Panionios Atene, cenerentola che porterà fino all'EuroLega, il rientro in Patria a Jesi prima e poi Imola, il fortunato triennio a Napoli, la seconda avventura in Grecia stavolta all'Aris che guida al ritorno in Eurolega, di nuovo in Italia, alla Fortitudo, poi un nuovo biennio ellenico ancora all'Aris Salonicco e da metà stagione scorsa, torna alla sua Reyer dopo le grandi esperienze nella massima serie oltre che nelle competizioni continentali e ai vertici del campionato greco. In Carriera - 11 stagioni con questa (7 in A1, 1 in A2, 3 in Legadue), ha 261 presenze, a 142 vittorie, 54.4%. In Legadue conta 3 stagioni (prima a Jesi e dall’anno scorso a Venezia subentrando a Dell’Agnello), 48 presenze, 29 vittorie, (60.4%).
Nato a Castel San Pietro Terme (tra Imola e Bologna, ai confini con la Romagna) l’11 settembre 1974, Demis Cavina è il più giovane coach di Legadue, Ma proprio con l’arrivo di Franco Marcelletti non è più anche quello con maggior militanza. Sposato con Michela e padre di due bambini, Riccardo di 7 anni e Federico di 4 anni, Demis adora la lettura: romanzi storici e libri d’attualità e politica. Segue la musica, ama gli U2, adora il giardinaggio e gli piace essere al passo con la tecnologia. Spera un giorno di non essere più l’allenatore più giovane della categoria. L'allenatore castellano, alla quattordicesima stagione consecutiva da capo allenatore, ha mosso i primi passi in panchina all'ombra del Cassero e rapidamente ha scalato la categoria arrivando nel giro di pochi anni alla serie A nell'avventura di Roseto. Oltre a 2 promozioni consecutive con Castel Maggiore ('98-'00) nella personale bacheca di "Coach D" spicca il titolo di Campione del Mondo alla guida della Nazionale Italiana di 3vs3 nel 2004, mentre nel secondo campionato nazionale ha raggiunto le Final-Four con Imola ('05-'06) e Sassari ('07-'08) e la finale di Play-Off con Sassari ('08-'09). Quest’anno si avvia a superare il tetto delle 200 presenze in Legadue e delle 100 vittorie. In Carriera – 9 stagioni con questa (1A, 1A2, 7 Legadue), 266 presenze, 122 vittorie (45.8%). In Legadue - 7 stagioni con quella appena iniziata (Imola, Fabriano, Sassari, Udine), 211 presenze, 108 vittorie (51.4%).

 

 
 

 

 

 

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E. Carchia

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