A testimonianza di quanto l’U.S.Basket Recanati creda ancora di poter agganciare i playout e raggiungere successivamente la salvezza, la Società ha fatto arrivare dal Brasile l’italo-brasiliano Paulinho Boracina, già visto a Jesi in Legadue nel 2009/2010. Playmaker trentatreenne di 185 cm, con grande leadership e capacità balistiche indubbie, Paulinho ha appena terminato il campionato confederale brasiliano con il Minas (25 giocate, 23.8 minuti, 8.8 punti, 2.3 rimbalzi e quasi 4 assist a gara) e vanta trascorsi in nazionale carioca. Il giocatore, nativo di Mogi Das Cruzes nello stato di San Paolo, ha acquisito il suo passaporto italiano proprio a Jesi nel 2009 (grazie anche all’attuale direttore generale Michele Paoletti, allora segretario ed resp.comunicazione del sodalizio jesino) ed ha giocato in Italia prima del 2011, fatto che gli permetterebbe di giocare nel ruolo di italiano aggiunto. Per ora è stato messo a disposizione di coach Sacco, il quale deciderà se utilizzarlo già domenica contro la Kontatto Fortitudo Bologna (ore 14:15, diretta SkySport2HD). Paulinho Boracina, oltre al Minas, ha militato in Società storiche del basket brasiliano, come Pinheiros, Corinthias, Paulistano, disputando anche finali e semifinali per i titolo nazionale.
PIERINI “LA GARA PIÙ IMPORTANTE DELLA NOSTRA STORIA” – La mossa di mercato del Club leopardiano dimostra come il Presidente Giuseppe Pierini, continuando a investire risorse importanti, voglia puntare senza mezzi termini alla permanenza in Serie A2. “E’ il momento di stare tutti uniti e stringersi intorno alla squadra per raggiungere insieme la salvezza. So che possiamo farcela anche quest’anno. Con l’arrivo di Paulinho abbiamo da un lato voluto dare un segno a chi pensa, sbagliando, che abbiamo mollato, dall’altro abbiamo messo a disposizione dello staff tecnico una pedina di grande classe ed esperienza che ci tornerà utilissimo nella volata finale e nei playout che seguiranno. Invito pertanto tutti i nostri tifosi sia di Recanati che di Ancona a venirci a sostenere domenica al PalaRossini, nonostante l’orario non usuale per il basket. Il blasone dell’avversario è già di per se un grande richiamo, ma per noi si tratta forse della partita più importante della nostra storia… da vincere a tutti i costi”.
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