Due atleti "aggiuntivi" che sfilano in campo, chiamati dallo speaker, insieme ai giocatori "veri": come fossero anche loro in procinto di allacciarsi le scarpe, prendere la mira e tirare a canestro. In realtà non sono giocatori. Sono simbolici rappresentanti di due componenti importantissime per la vita di un club sportivo come il nostro: il pubblico (che con i suoi 2.155 abbonati e le 3.000 presenze fisse al palasport ha fornito a Pallacanestro Forlì 2.015 la voce in entrata più consistente nel corso della stagione) e gli sponsor (decine di attività piccole e grandi del territorio romagnolo che hanno sposato la 'causa' di una squadra che è simbolo vero di un territorio). Perchè a Forlì Pubblico e Sponsor sono i "sesti uomini" della squadra e, in un certo senso, giocano anche loro.
Un'iniziativa concepita dal socio di Fondazione Pallacanestro 2.015 Riccardo Pinza, elaborata e organizzata da Andrea Balestri dell'ufficio marketing e successivamente compresa, condivisa ed entusiasticamente approvata da FIP e Lega Nazionale Pallacanestro (che Pallacanestro Forlì 2.015 intende qui ringraziare). Ma, soprattutto, iniziativa applauditissima dal pubblico di Forlì, al record stagionale d'affluenza (poco meno di 4.000 spettatori nell'inusuale orario delle 14:15), durante il pre-partita di Unieuro - Virtus Bologna.
E' toccato, in questa prima circostanza, a Christian Battistini - abbonato della prima ora fin dalla "ripartenza" dalla Serie B dell'estate 2015 - e a Gianfranco Piras, amministratore delegato di Mengozzi Spa, Top Sponsor di Pallacanestro Forlì 2.015, "scendere in campo" in rappresentanza - come recano i "nomi " dietro le canotte - di "Palafiera" e "Sponsor". Altri interpreti, sempre nuovi e diversi, vestiranno quelle due preziose canotte di qui in avanti nel corso delle presentazioni delle formazioni a Forlì: una "rotazione virtuosa" che regalerà, partita dopo partita, l'emozione di un discesa in campo a persone meritevolmente rappresentative della passione e dell'impegno con cui viene vissuto il basket nella nostra città.
Quale il senso di tutto questo? Semplice: dare il senso di quanto sia importante, e di quanto a Forlì sia effettiva, la compattezza dell'ambiente dentro e fuori Pallacanestro 2.015. In tutte le sue componenti: interne (squadra, staff, società) ma anche "esterne" (pubblico e sponsor). Senso di compattezza facile da avere quando si ha il conforto di risultati sportivi brillanti, decisamente meno quando le cose non vanno nel migliore dei modi: e Forlì, nel corso di questa prima stagione di A2 davvero complicata da un punto di vista sportivo, ha saputo averla. Anche nel frustrante tunnel di tante, troppe sconfitte, che avevano relegato il club all'ultimo posto del proprio Girone Est, abbiamo saputo "stare vicini", senza perderci d'animo, cercando e trovando finalmente una quadratura che ora può - si spera - regalare all'Unieuro Forlì una permanenza nella categoria che un paio di mesi fa appariva irrimediabilmente compromessa.
Ma quando hai due "sesti uomini" del genere... tutto è possibile.
© Riproduzione riservata