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Serie A2 Est 19/02/2011, 21.51

Tezenis Verona, Marcelletti si affida alla trazione posteriore

Federico Bellina: "La Spigaera al quarto posto in classifica sino a due turni fa e gioca una pallacanestro aggressiva, fatta di contropiedi veloci e di durezza difensiva"

Serie A2 Est


- L'Arena -

Con 76.0 punti di media subiti, la Tezenis vanta la sesta miglior difesa della Legadue. È un risultato significativo per i gialloblù, che conferma come una maggiore attenzione in questo fondamentale sia stata determinante nella crescita della squadra. Il dato è strettamente legato anche ai miglioramenti nella lotta ai rimbalzi, dove la Tezenis aveva sempre pagato molto in avvio di stagione. Keith Waleskowski, il lungo americano che viaggia con una media di 13.3 punti e 7.9 rimbalzi (2.3 offensivi, 5.6 difensivi) a partita, individua «in una più intensa difesa di squadra la ragione più evidente dei cinque successi conquistati nelle ultime sei partite», con conseguente risalita della classifica. «Siamo», spiega Keith, «molto più organizzati, ci aiutiamo, rendiamo più difficile la vita ai nostri avversari, li costringiamo a forzare le conclusioni e questo ci favorisce anche nel catturare rimbalzi. Da una buona difesa, poi, nasce sempre un attacco migliore».
I NUMERI MIGLIORI. È per questo che, in questo girone di ritorno, la Tezenis ai rimbalzi ha avuto sempre numeri migliori rispetto agli avversari. Al riguardo il capitano della squadra, Federico Bellina, concorda con Waleskowski: «Non credo che sia solo questione di lunghi se abbiamo vinto ai rimbalzi nelle ultime cinque partita, ma di una questione di squadra. È un fatto anche di posizione dei piccoli, che aiutano molto, che si fanno trovare pronti nel momento giusto e aiutano veramente un sacco. Stiamo lavorando bene su questo fondamentale, siamo cresciuti come squadra e le cose vengono meglio».
I dati di Waleskowski, Renzi e Bellina (con Marcelletti è il capitano a partire nel quintetto con Renzi, ma l'americano ha comunque sempre un buon minutaggio e dimostra di avere subito un buon impatto sulla partita anche partendo dalla panchina) nelle ultime cinque partite sono, del resto, significativi: Keith ha avuto una media di 15 punti a partita con il 64.0 per cento dal campo; Andrea 18 punti e il 60.3 per cento; Federico 8 punti col 56.5 per cento (pesa in negativo l'1-6 con Forlì alla prima di ritorno).
GIOCO BEN BILANCIATO. La Tezenis gioca indubbiamente una pallacanestro equilibrata, con costante ricerca dell'azione nell'area colorata in alternanza ai giochi sul perimetro. Secondo Waleskowski, però, «non è che sia cambiato molto rispetto a prima perché il nostro gioco è stato sempre ben bilanciato». «Non è tanto», spiega lo statunitense, «che arrivino più palloni sotto, ma che siamo più concentrati, che c'è una maggiore cura del dettaglio, molta più organizzazione negli aiuti in difesa. Si torna sempre al solito concetto: difendiamo molto di più di squadra e oltre a quelle dell'uno contro uno abbiamo molta più responsabilità. E' aumentata la nostra cultura difensiva».
LO SPAURACCHIO RODERICK. Ce ne sarà gran bisogno domani a Rimini contro una squadra che ha in Terrence Roderick uno dei migliori realizzatori della Legadue (17.7 punti di media) e in Demian Filloy (8.5) e Quadre Lollis (8.4), rispettivamente il terzo e quarto miglior rimbalzista del campionato (Filloy è al secondo posto nella graduatoria dei rimbalzi offensivi, Lollis al quinto, mentre nei difensivi Renzi e Waleskowski sono più avanti dei due avversari di domani). «Ricordo bene la partita dell'andata», riferisce Waleskowski, «perdemmo di sette punti. Visto che siamo in un buon periodo, è l'occasione giusta per vendicare quella sconfitta. La Tezenis è pronta alla battaglia, anche al rimbalzo».
PAROLA DI CAPITANO. Il capitano Federico Bellina sottolinea, comunque, le difficoltà che la Tezenis dovrà superare per fare risultato a Rimini. «La Spiga - avverte - era al quarto posto in classifica sino a due turni fa e gioca una pallacanestro aggressiva, fatta di contropiedi veloci e di durezza difensiva. In più, i nostri avversari arrivano da una sconfitta e vorranno riscattarsi davanti al pubblico amico, che si annuncia anche numeroso. Noi sappiamo di dover affrontare una partita molto dura e difficile, ma ci proveremo con tutte le nostre forze».
La Tezenis sa bene che «vincere a Rimini sarebbe un colpo grandissimo». «Interpretiamo», ribadisce Bellina, «ogni partita come una finale, ma non sarà per niente facile vincere sul campo romagnolo. In questi giorni, in palestra, abbiamo lavorato duramente e abbiamo dato tutti il cento per cento. Di sicuro, andiamo a Rimini ben sapendo cosa dovremo fare in campo».

 

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E. Carchia

E. Carchia

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