Chieti, Quenton DeCosey si presenta
Le parole del neo arrivato in casa Proger
Quenton DeCosey, nuovo acquisto delle Furie, sembra sin da subito totalmente immerso nella nuova avventura. Silenzioso in campo, con lo sguardo ben attento a scrutare ogni movimento dei suoi nuovi compagni, il giocatore nativo di Union, New Jersey, dichiara: “Il primo anno lontano dalla famiglia e dagli amici non è affatto semplice e all’inizio ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi ma ormai abbiamo già passato la metà di questa stagione e penso che il peggio sia passato. A dispetto di ciò mi piace molto l’Italia, ha dei paesaggi a dir poco meravigliosi, amo molto anche la cucina, la pasta e la pizza qui sono eccezionali. Il campionato poi è davvero molto competitivo e reputo questa un’esperienza molto importante per me. Anche nel basket ho notato molte differenze tra l’Europa e gli USA, gli stili di gioco sono totalmente diversi: questo campionato è molto più tattico e ci sono alcune regole diverse (come ad esempio l’infrazione di passi) che non sono semplici da apprendere con immediatezza”. Continuando a dialogare, il nuovo USA delle Furie non riesce a non far emergere la propria passione per questo sport: “Ho iniziato a giocare a basket a cinque anni. Ho sempre amato questo sport ed è l’attività che preferisco fare in assoluto. Penso inoltre che senza il basket non sarei andato da nessuna parte”. Descrivendosi, ci racconta: “ Sono un ragazzo semplice, nel tempo libero oltre a seguire qualsiasi torneo di basket, amo netflix e mi piace giocare alla playstation 4. Fuori dal campo sono una persona molto socievole, amo scherzare e ridere ma in campo sono focalizzato sugli obiettivi miei e di squadra”. Come tipo di giocatore invece, egli si definisce: “Giocatore versatile, mi piace attaccare in uno contro uno ma mi reputo anche utile a rimbalzo e in fase difensiva. Darò il massimo per la squadra e i miei nuovi tifosi per raggiungere quanto prima gli obiettivi stagionali, poi tutto quello che verrà sarà tanto di guadagnato*. Riguardo ai suoi sogni, egli non sembra avere dubbi: “Spero un giorno di poter giocare in NBA ma qualora non dovessi riuscirci darò il massimo per avere una buona carriera in Europa”. Riguardo ai propri modelli, Quenton afferma: “Ho un idolo cestistico, Micheal Jordan, punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi al basket ma anche la mia famiglia e i miei zii sono stati per me un grandissimo esempio”. Sul primo impatto con la nuova realtà, non ha difficoltà ad ammettere: “Chieti come città mi ha favorevolmente impressionato, sono contento anche perché ho trovato davvero un ottimo gruppo, pieno di ragazzi che vogliono giocar-sela contro qualunque avversario e che soprattutto hanno fame di vittorie. Anche il nostro allenatore sembra essere speciale: parla spesso con i suoi giocatori, dispensa utili consigli e soprattutto vuole provare a costruire delle relazioni con i giocatori, creando un clima sereno”. Nessun proclama da parte di Quenton, solo tanto impegno una promessa, da uomo pragmatico quale sembra essere: “Prometto ai tifosi di lavorare sodo ogni giorno, voglio aiutare la squadra a vincere più incontri pos-sibili da qui a fine stagione. FORZA CHIETI!”
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