Il derby di Bologna numero 104 sarà 'Telethon Basket Game'
Il comunicato della Virtus Bologna
Tornano ad accendersi i riflettori su “Telethon Basket Game", per il terzo anno consecutivo in scena alla Unipol Arena. E non sarà una giornata qualsiasi: per l’occasione, la sfìda del campìonato di Serie A2 Citroen prescelta è ricca di storia e fascino. L’appuntamento è infatti previsto per il giorno dell’Epifania, venerdì 6 gennaio 2017, quando l’impianto sarà gremito di appassionati per il ritorno del Derby di Basket City.
Sul parquet, infatti, si sfideranno Virtus Segafredo e Fortitudo Kontatto, per quello che sarà il faccia a faccia numero 104 di una stracittadina che nel tempo ha avuto uno spessore nazionale e internazionale, e torna dopo otto lunghe stagioni.
Una sfida che andrà in scena, appunto, nel nome di Telethon: le due società si sono infatti trovate subito d’accordo aII’idea di sensibilizzare gli appassionati di pallacanestro sull’attività e sui progetti di Fondazione Telethon, l’ente che da 27 anni (è nato nel 1990) Iavora nel campo della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. E lo fa in modo concreto e totale, seguendo la “filiera della ricerca”, ovvero raccogliendo fondi, finanziando progetti accuratamente selezionati, attivando la stessa ricerca in 432 laboratori italiani in oltre 60 città italiane. Sempre ispirato dai valori di etica, trasparenza, miglioramento continuo e valorizzazione del merito.
Le due società effettueranno una donazione a Fondazione Telethon, e le canotte da gara dei due capitani, Andrea Michelori e Stefano Mancinelli, saranno messe all’asta sul sito www.charitystars.it per raccogliere fondi per le iniziative dell’ente. Virtus Pallacanestro ringrazia Fortitudo Kontatto per aver aderito con entusiasmo a questa iniziativa.
Il Telethon Basket Game è stato presentato questa mattina, nella Sala Savonuzzi di Palazzo d’Accursio, alla presenza di Matteo Lepore, assessore allo Sport del Comune di Bologna.
"E' importante che Virtus e Fortitudo abbiano deciso di dedicare il derby numero 104 a Telethon” ha esordito l’assessore Lepore. “Sicuramente Basket City è nell'identità di questa città, l'abbiamo detto molte volte, penso che l'Unipol Arena piena lo dimostrerà, e nell'identità della città c'è anche la solidarietà. Il derby mancava da otto anni, come si sta vedendo da quanto i giornali stanno dando rilievo all'evento e dalla partecipazione che c'è in generale direi che sicuramente si tratta di un'occasione per dimostrare all'Italia che Basket City c'è. Abbiamo due squadre di A2 che portano più tifosi di tante altre blasonate di serie A1, il PalaDozza, un palazzo dello sport straordinario, che vogliamo riqualificare e l'Unipol Arena a Casalecchio che può contenere tante persone. Abbiamo perciò tutti gli ingredienti per fare un grande spettacolo e riportare davvero Bologna in altro e nei cuori degli italiani dal punto di vista del basket".
“Siamo orgogliosi di sostenere ancora una volta il grande impegno di Fondazione Telethon” afferma il presidente di Virtus Pallacanestro, Alberto Bucci. “Riteniamo doveroso che una società sportiva che ha una storia importante e un seguito significativo da parte degli appassionati si impegni concretamente nel sociale, di cui è parte integrante. La serietà che mettiamo in campo deve essere la stessa con cui affrontiamo la vita quotidiana. Bello che sia proprio il derby, la partita che mancava alla città e alla pallacanestro da tanto tempo, l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grande impegno di Fondazione Telethon nel campo della solidarietà e della ricerca, e ringrazio la Fortitudo per avere aderito con entusiasmo all’iniziativa”.
''Rendere il ritorno del derby di Basket City un evento che andasse ben oltre il semplice aspetto agonistico”, commenta il presidente di Fortitudo Pallacanestro, Gianluca Muratori, “è un qualcosa che abbiamo sempre sostenuto ed ecco perché riteniamo che farlo coincidere con una ricorrenza come quella del Telethon Day sia un'iniziativa importante, che abbiamo da subito sposato. Lo sport (a maggior ragione nelle occasioni più ricche di fascino e seguito di pubblico) deve fungere da traino per sensibilizzare tifosi, appassionati e addetti ai lavori ad impegnarsi con sempre maggior attenzione e concretezza nel sociale e in attività di raccolta fondi come questa''.
“Siamo per la terza stagione accanto a Fondazione Telethon”, spiega Loredano Vecchi, Ad di Virtus Pallacanestro. “Riteniamo importantissimo questo legame, e ringrazio chi ci ha sostenuto per portare avanti l’idea, in particolare il mondo cooperativo oggi rappresentato in questa sala da Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd. L’impegno sociale non deve mai venire meno, e il derby che tutti stiamo aspettando con trasporto sarà un volano eccezionale per dare risalto al grande impegno di questa realtà per la ricerca nel campo delle malattie genetiche rare”.
Gli fa eco Christian Pavani, direttore generale di Fortitudo Pallacanestro Bologna 103: “Siamo sempre molto impegnati nel sociale, perché ci sembra doveroso per chi vive profondamente dentro questa comunità. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo la proposta della Virtus, certi che l’occasione del derby ritrovato sia unica, e perfetta per dare risalto allo strenuo lavoro di Fondazione Telethon”.
“E’ il mio primo derby vissuto da dentro”, aggiunge Julio Trovato, General manager bianconero, “e pur conoscendo bene l’importanza dell’evento sono piacevolmente travolto da questa aspettativa che coinvolge tutti. In questi giorni, anche pranzare in un ristorante non è come sempre, chiunque ti chiede notizie sulla partita, chiunque si schiera. Noi daremo il massimo in campo, nessuno farà sconti, ma per un’iniziativa come questa ci sentiamo uniti e partecipi, al di là di ogni colore e di qualunque passione”.
Concorda Davide Lamma, Ds dell’Aquila: “C’è mancato poco che il ritorno del derby lo vivessi dal campo… Scherzi a parte, noi siamo coinvolti da questa grande partita, che è attesa non solo dalla città ma da tutto il movimento, ma non dimentichiamo l’impegno sociale che deve sempre trovarci sensibili, ricettivi, pronti a fare la nostra parte e a unire le forze”.
E’ presente Alessandro Maestrali, Coordinatore Provinciale Telethon per Bologna il quale afferma che “nei 26 anni di attività la Fondazione Telethon, con il supporto di BNL Gruppo BNP Paribas e di tutti i partner ed i sostenitori si è adoperata per scoprire e sconfiggere le malattie genetiche rare, cioè quelle malattie che per l'esiguo numero di persone colpite, non trovano riscontri nella ricerca scientifica tradizionale. In quest'ottica sono state isolate oltre 470 malattie rare. In questi anni, giorno dopo giorno, grazie al sostegno di milioni di italiani, abbiamo raggiunto molti traguardi: malattie sconosciute che adesso hanno un nome, famiglie non più sole davanti agli ostacoli della malattia, disabili che possono vivere sempre meglio la quotidianità, bambini che hanno di nuovo un futuro grazie a terapie innovative messe a punto dai ricercatori Telethon. Un esempio per tutti, da giugno 2016 il riconoscimento da parte dell'EMA di una terapia denominata “Stimvelis” per la cura di una grave forma di immunodeficienza neonatale. Con questa terapia sono stati già curati 18 bambini che a tutt'oggi vivono la vita come i loro coetanei. E ancora, sono in dirittura d'arrivo la cura per la leucodistrofia metacromatica e per la sindrome di Wiscott Aldrich. Sono risultati importanti e ne andiamo fieri, ma siamo solo all'inizio”.
BNL Gruppo BNP Paribas, rappresentata in questa occasione da Mirko Cecchetto Direttore Commerciale Grandi Clienti della Direzione Territoriale Corporate Nord Est, affianca Telethon da 25 anni. Una collaborazione che dal 1992 ad oggi ha consentito la raccolta di fondi per 280 milioni di euro, utilizzati da Fondazione Telethon per finanziare 2.570 progetti di ricerca e lo studio di oltre 470 malattie genetiche rare. La partnership BNL Gruppo BNP Paribas con Telethon rappresenta una missione condivisa per la cura delle malattie genetiche basata sulla ricerca.
Un impegno che conferma la responsabilità sociale del Gruppo BNP Paribas e la sua capacità di essere concretamente vicino alle persone, che si concretizza anche attraverso la promozione e la realizzazione di iniziative che hanno come obiettivo quello della raccolta fondi per Telethon e che contribuisce alla diffusione di valori primari coma la solidarietà, sensibilizzando realtà diverse al tema della ricerca.
Sul parquet, infatti, si sfideranno Virtus Segafredo e Fortitudo Kontatto, per quello che sarà il faccia a faccia numero 104 di una stracittadina che nel tempo ha avuto uno spessore nazionale e internazionale, e torna dopo otto lunghe stagioni.
Una sfida che andrà in scena, appunto, nel nome di Telethon: le due società si sono infatti trovate subito d’accordo aII’idea di sensibilizzare gli appassionati di pallacanestro sull’attività e sui progetti di Fondazione Telethon, l’ente che da 27 anni (è nato nel 1990) Iavora nel campo della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. E lo fa in modo concreto e totale, seguendo la “filiera della ricerca”, ovvero raccogliendo fondi, finanziando progetti accuratamente selezionati, attivando la stessa ricerca in 432 laboratori italiani in oltre 60 città italiane. Sempre ispirato dai valori di etica, trasparenza, miglioramento continuo e valorizzazione del merito.
Le due società effettueranno una donazione a Fondazione Telethon, e le canotte da gara dei due capitani, Andrea Michelori e Stefano Mancinelli, saranno messe all’asta sul sito www.charitystars.it per raccogliere fondi per le iniziative dell’ente. Virtus Pallacanestro ringrazia Fortitudo Kontatto per aver aderito con entusiasmo a questa iniziativa.
Il Telethon Basket Game è stato presentato questa mattina, nella Sala Savonuzzi di Palazzo d’Accursio, alla presenza di Matteo Lepore, assessore allo Sport del Comune di Bologna.
"E' importante che Virtus e Fortitudo abbiano deciso di dedicare il derby numero 104 a Telethon” ha esordito l’assessore Lepore. “Sicuramente Basket City è nell'identità di questa città, l'abbiamo detto molte volte, penso che l'Unipol Arena piena lo dimostrerà, e nell'identità della città c'è anche la solidarietà. Il derby mancava da otto anni, come si sta vedendo da quanto i giornali stanno dando rilievo all'evento e dalla partecipazione che c'è in generale direi che sicuramente si tratta di un'occasione per dimostrare all'Italia che Basket City c'è. Abbiamo due squadre di A2 che portano più tifosi di tante altre blasonate di serie A1, il PalaDozza, un palazzo dello sport straordinario, che vogliamo riqualificare e l'Unipol Arena a Casalecchio che può contenere tante persone. Abbiamo perciò tutti gli ingredienti per fare un grande spettacolo e riportare davvero Bologna in altro e nei cuori degli italiani dal punto di vista del basket".
“Siamo orgogliosi di sostenere ancora una volta il grande impegno di Fondazione Telethon” afferma il presidente di Virtus Pallacanestro, Alberto Bucci. “Riteniamo doveroso che una società sportiva che ha una storia importante e un seguito significativo da parte degli appassionati si impegni concretamente nel sociale, di cui è parte integrante. La serietà che mettiamo in campo deve essere la stessa con cui affrontiamo la vita quotidiana. Bello che sia proprio il derby, la partita che mancava alla città e alla pallacanestro da tanto tempo, l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grande impegno di Fondazione Telethon nel campo della solidarietà e della ricerca, e ringrazio la Fortitudo per avere aderito con entusiasmo all’iniziativa”.
''Rendere il ritorno del derby di Basket City un evento che andasse ben oltre il semplice aspetto agonistico”, commenta il presidente di Fortitudo Pallacanestro, Gianluca Muratori, “è un qualcosa che abbiamo sempre sostenuto ed ecco perché riteniamo che farlo coincidere con una ricorrenza come quella del Telethon Day sia un'iniziativa importante, che abbiamo da subito sposato. Lo sport (a maggior ragione nelle occasioni più ricche di fascino e seguito di pubblico) deve fungere da traino per sensibilizzare tifosi, appassionati e addetti ai lavori ad impegnarsi con sempre maggior attenzione e concretezza nel sociale e in attività di raccolta fondi come questa''.
“Siamo per la terza stagione accanto a Fondazione Telethon”, spiega Loredano Vecchi, Ad di Virtus Pallacanestro. “Riteniamo importantissimo questo legame, e ringrazio chi ci ha sostenuto per portare avanti l’idea, in particolare il mondo cooperativo oggi rappresentato in questa sala da Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd. L’impegno sociale non deve mai venire meno, e il derby che tutti stiamo aspettando con trasporto sarà un volano eccezionale per dare risalto al grande impegno di questa realtà per la ricerca nel campo delle malattie genetiche rare”.
Gli fa eco Christian Pavani, direttore generale di Fortitudo Pallacanestro Bologna 103: “Siamo sempre molto impegnati nel sociale, perché ci sembra doveroso per chi vive profondamente dentro questa comunità. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo la proposta della Virtus, certi che l’occasione del derby ritrovato sia unica, e perfetta per dare risalto allo strenuo lavoro di Fondazione Telethon”.
“E’ il mio primo derby vissuto da dentro”, aggiunge Julio Trovato, General manager bianconero, “e pur conoscendo bene l’importanza dell’evento sono piacevolmente travolto da questa aspettativa che coinvolge tutti. In questi giorni, anche pranzare in un ristorante non è come sempre, chiunque ti chiede notizie sulla partita, chiunque si schiera. Noi daremo il massimo in campo, nessuno farà sconti, ma per un’iniziativa come questa ci sentiamo uniti e partecipi, al di là di ogni colore e di qualunque passione”.
Concorda Davide Lamma, Ds dell’Aquila: “C’è mancato poco che il ritorno del derby lo vivessi dal campo… Scherzi a parte, noi siamo coinvolti da questa grande partita, che è attesa non solo dalla città ma da tutto il movimento, ma non dimentichiamo l’impegno sociale che deve sempre trovarci sensibili, ricettivi, pronti a fare la nostra parte e a unire le forze”.
E’ presente Alessandro Maestrali, Coordinatore Provinciale Telethon per Bologna il quale afferma che “nei 26 anni di attività la Fondazione Telethon, con il supporto di BNL Gruppo BNP Paribas e di tutti i partner ed i sostenitori si è adoperata per scoprire e sconfiggere le malattie genetiche rare, cioè quelle malattie che per l'esiguo numero di persone colpite, non trovano riscontri nella ricerca scientifica tradizionale. In quest'ottica sono state isolate oltre 470 malattie rare. In questi anni, giorno dopo giorno, grazie al sostegno di milioni di italiani, abbiamo raggiunto molti traguardi: malattie sconosciute che adesso hanno un nome, famiglie non più sole davanti agli ostacoli della malattia, disabili che possono vivere sempre meglio la quotidianità, bambini che hanno di nuovo un futuro grazie a terapie innovative messe a punto dai ricercatori Telethon. Un esempio per tutti, da giugno 2016 il riconoscimento da parte dell'EMA di una terapia denominata “Stimvelis” per la cura di una grave forma di immunodeficienza neonatale. Con questa terapia sono stati già curati 18 bambini che a tutt'oggi vivono la vita come i loro coetanei. E ancora, sono in dirittura d'arrivo la cura per la leucodistrofia metacromatica e per la sindrome di Wiscott Aldrich. Sono risultati importanti e ne andiamo fieri, ma siamo solo all'inizio”.
BNL Gruppo BNP Paribas, rappresentata in questa occasione da Mirko Cecchetto Direttore Commerciale Grandi Clienti della Direzione Territoriale Corporate Nord Est, affianca Telethon da 25 anni. Una collaborazione che dal 1992 ad oggi ha consentito la raccolta di fondi per 280 milioni di euro, utilizzati da Fondazione Telethon per finanziare 2.570 progetti di ricerca e lo studio di oltre 470 malattie genetiche rare. La partnership BNL Gruppo BNP Paribas con Telethon rappresenta una missione condivisa per la cura delle malattie genetiche basata sulla ricerca.
Un impegno che conferma la responsabilità sociale del Gruppo BNP Paribas e la sua capacità di essere concretamente vicino alle persone, che si concretizza anche attraverso la promozione e la realizzazione di iniziative che hanno come obiettivo quello della raccolta fondi per Telethon e che contribuisce alla diffusione di valori primari coma la solidarietà, sensibilizzando realtà diverse al tema della ricerca.
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