In occasione della presenza di Davide Raucci e Davide Lamma presso il Conad di San Giovanni in Persiceto come testimonial delle patatine marchiate Fortitudo "Le Orgogliose", abbiamo sentito, in esclusiva per Sportando, il direttore sportivo biancoblù:
Dopo Roseto ora Piacenza per cercare di dare continuità e centrare l'obiettivo Final Eight di Coppa Italia:
“Per come è stata affrontata, la partita contro Roseto ha dato segnali di grande maturità. Ora abbiamo un altro gradino da superare, ovvero la trasferta a Piacenza, squadra molto buona, da affrontare con lo stesso approccio visto contro Roseto. In chiave classifica e Final Eight di Coppa Italia, sarà un primo piccolo traguardo che con una vittoria potrebbe essere molto vicino. Al di là questo, ciò che è importante, come spesso dico, è la costruzione, passo dopo passo, di una squadra pronta per giocarsi poi i play off”
Quella vista fino ad ora è la vera Fortitudo?
“Non credo, siamo al 50-60%, che è esattamente quello che vogliamo. I risultati e le vittorie devono arrivare, ma soprattutto va costruita un'identità, ed è impensabile che la squadra sia in forma ora altrimenti non lo sarebbe più avanti. E' necessaria la costruzione di un'identità, che passa anche dai risultati, poiché vittorie e sconfitte sono il premio per i miglioramenti fatti”.
Interverrete sul mercato a gennaio?
“Non è detto, vediamo se ce né sarà bisogno, se ci sarà un'emergenza o una necessità. In questo momento direi di no, perché pensiamo che questa sia la squadra che possa arrivare fino in fondo. Poi vediamo cosa succederà”
Il sentore della piazza è che manchi un tiratore che “spacchi” le partite:
“Non sono d'accordo. Montano è due anni e mezzo che lo fa. Credo che questo tipo di considerazioni siano legate al momento, ovvero alla partita dove c'è quello che ha giocato peggio perché fuori forma o è incappato in un periodo negativo. Ogni mese quindi ci sarebbe un cambio diverso da fare, ma noi non possiamo pensare alla partita singola o alla settimana, ma ad un ciclo che è molto più ampio”
Questa Fortitudo di oggi cos'ha in più ed in meno rispetto a quella dello scorso anno?
“In meno ha il fatto che lo scorso anno, de neopromossi, l'obiettivo era molto più vago e la pressione era inferiore. In più invece ci sono le trasferte vinte, che sono già tre mentre lo scorso anno erano zero, ed il fatto di essersi ripresi immediatamente dopo il momento negativo contro Imola. Fare paragoni comunque è impensabile, inutile e non corretto, perché le situazioni cambiano, gli anni e gli avversari pure. L'obiettivo è altissimo, e quello principale è arrivare ai play off nella forma migliore, e la squadra da questo punto di vista risponde in una maniera che ci piace molto”
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