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Serie A2 Est 03/02/2011, 11.21

Club-Casale, la sfida nasce in panchina. La parola a Crespi

 
Il piemontese Crespi «Uno dei nostri punti fermi è l’intensità e l’alto ritmo»

Serie A2 Est

- La Nuova Ferrara -

Sei successi consecutivi, l’ultimo dei quali conquistato contro la Fileni Jesi, hanno consegnato alla Fastweb Casale Monferrato lo scettro di seconda forza del campionato. Ad una sola incollatura dalla capolista Umana Venezia. Ottimi americani, giocatori italiani che fanno la differenza ed un comunitario, lo svedese Nnamaka, che Ferrara ed il suo pubblico conosce bene, a fare da collante. Il tutto, sotto la sapiente guida tecnica affidata da un po’ di anni a questa parte a coach Marco Crespi. Uno che Casale Monferrato vuole portarla in alto.
«Il nostro programma - ha ricordato il tecnico dei piemontesi -, è cercare di puntare sulla crescita nel quotidiano del singolo giocatore, qualunque esso sia. Può essere il giocatore giovane, straniero, o più esperto. Dentro la stagione vogliamo che il gruppo, lavorando ogni giorno, aumenti la crescita. Attualmente stiamo attraversando un momento positivo, ciò avviene perché tutti lo percepiscono e sono coinvolti da protagonisti».
Dopo aver parlato a livello generale, come inquadra, nello specifico, il match di Ferrara?
«Un nostro punto fermo è cercare di giocare ogni gara con le nostre caratteristiche: dunque alta intensità ed alto ritmo. Cercando di avere più impronta tecnica che tattica sulla partita, impronta tecnica adattata all’avversaria».
Ecco, ci parli della Naturhouse.
«Ha tre punti di riferimento principali: la grande capacità di coinvolgere i lunghi in tagli, in successioni di blocchi sulla palla per aprire spazi per gli extra passaggi. Hanno due giocatori d’isolamento, sia fronte che spalle a canestro, come Boyette e Ndoja. Il tutto, non dimenticando le mani di due grandi campioni come Farabello ed Hoover».
In quale aspetto la sua formazione è migliorata maggiormente rispetto all’avvio del campionato?
«Non credo che ci sia una fase del gioco che è cambiata e migliorata. Credo ci sia il piacere di giocare in modo serio».
All’andata il Club restò a lungo in testa, prima che i vostri giocatori italiani, ben coadiuvati dagli americani, girassero come un calzino le sorti dell’incontro. Al di là del piacere di giocare in maniera seria, anche il mix fra americani ed italiani sta facendo tutta la differenza del mondo.
«Abbiamo costruito la squadra scegliendo delle persone, prima che dei giocatori. Uomini che abbiano interesse a crescere. Ci sono i giocatori ed i compagni di squadra; non americani, comunitari ed italiani. Questa - ha chiuso Crespi -, è la cosa più importante».
All’andata pesarono come macigni i 25 punti più 9 rimbalzi di Fantoni, così come i 22 punti di Hickman ed i 18 di Malaventura. E di certo non vanno dimenticati i 10 rimbalzi di Nnamaka. Al PalaFerraris, proprio i rimbalzi (12 in più per Casale Monferrato) fecero la differenza in negativo per la Naturhouse, con la speranza che domani sera (si giocherà alle ore 20.45) i lunghi a disposizione di coach Alberto Martelossi possano fare decisamente meglio rispetto a ciò che era capitato in Piemonte un girone fa.


 

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E. Carchia

E. Carchia

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