Pallacanestro Forlì, comunicato sulla squalifica del campo
La reazione della società
Il provvedimento di squalifica - per il quale la società ha fatto già richiesta di commutazione in quella che si rivelerà una salatissima sanzione pecuniaria - viene ritenuto ingiusto ed esagerato, essendo, "gli incidenti tra i tifosi ospiti e le Forze dell'Ordine" citati nelle motivazioni del provvedimento, inequivocabilmente ascrivibili ad una discutibile gestione della nostra tifoseria all'interno del PalaDozza (e non solo).
In particolare non ci è possibile comprendere come sia stato possibile che, a fronte di 375 biglietti di "Curva Calori" distribuiti e venduti a Forlì ben 5 giorni prima della partita e facenti riferimento a POSTI NUMERATI, al PalaDozza non solo non siano stati garantiti i posti indicati nei biglietti, ma nemmeno sia stata realizzata una zona opportunamente delimitata da qualche stewart o dai cosiddetti "cuscinetti di sicurezza".
L'ingresso a gara iniziata nell'impianto da parte di 150 nostri sostenitori - a causa di 3 pullman inspiegabilmente condotti per le trafficate strade di Bologna fino allo Stadio Dall'Ara (!) anzichè direttamente al PalaDozza tramite la canonica "uscita 5 Tangenziale" - ha creato una mescolanza di tifosi forlivesi e bolognesi. Mescolanza che, stante la nota rivalità tra le due tifoserie (anche se il pubblico che ha viaggiato in pullman era prevalentemente composto da famiglie, donne e giovanissimi; gli "Ultras" erano già dentro e non avevano dato problema alcuno) dava luogo ad una situazione potenzialmente esplosiva.
La squalifica comminata a Pallacanestro Forlì 2.015 suona ancora più beffarda se si considera che la duplice provocazione ("lancio di birra" e "incursione con bandiera") che ha innescato la miccia di tale situazione potenzialmente esplosiva è partita da un paio di soggetti appartenenti al pubblico locale. Ora, abbiamo fondate ragioni di credere che se - semplicemente! - la zona destinata ai tifosi forlivesi fosse stata correttamente delimitata, nulla - assolutamente nulla - di quanto purtroppo accaduto sarebbe successo.
Spiace che la società Pallacanestro Fortitudo 103, che pure si è rivelata estremamente cortese e disponibile nel rendere possibile l'afflusso al PalaDozza da parte dei tifosi ospiti, abbia successivamente tralasciato il fatto che alla vendita dei biglietti debba corrispondere la disponibilità di altrettanti posti. Con questa squalifica, la società Pallacanestro Forlì 2.015 paga - nel vero senso della parola - prima ancora che per l'irruenza dei propri tifosi (tanto spettacolarmente documentata e "raccontata" a livello mediatico), per macroscopici deficit organizzativi (assai meno sottolineati), eppure apparsi domenica scorsa evidenti anche agli occhi più inesperti in materia di ordine pubblico. Poteva essere un'occasione, ci permettiamo di dire, per concentrarsi una volta tanto sulle "cause", non solo sugli "effetti": sarà per la prossima volta.
Pallacanestro Forlì 2.015 ricorda infine che, in occasione di ogni singola partita interna programmata al Palafiera in cui venga annunciata la presenza di tifoseria ospite (anche se in numero irrisorio), in coordinamento con le locali forze dell'ordine vengono sistematicamente approntati dispendiosi (in termini organizzativi, logistici ed economici) accorgimenti a favore delle tifoserie avversarie. Biglietteria, parcheggio riservato, bar e servizi igienici ad uso esclusivo - oltre ovviamente ad un apposito settore all'interno del Palafera - vengono infatti interamente dedicati ai sostenitori ospiti, a tutela non solo della loro incolumità ma anche di una piacevole fruizione di una domenica "al basket".
Crediamo sia legittimo richiedere che l'attenzione ai tifosi ospiti che ci viene richiesta e volentieri riservata a Forlì, venga "restituita" ai nostri sostenitori in occasione delle trasferte.
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