"Mancinelli non sta ancora benissimo, ma ha fatto il secondo allenamento consecutivo e questo comincia a farmi vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Salvo sorprese ci sarà, mentre Nikolic è abile ed arruolato. Con 40 giorni di ritardo siamo quelli che volevamo essere, ovvero una squadra completa, e speriamo di poter usufruire di un po’ di buona sorte per poter continuare ad allenarci così, perché sono certo che siamo una buona squadra. Sono contento del fatto che ci si possa ora allenare senza rincorrere le emergenze, e sul lungo periodo questo premierà sicuramente".
"Nikolic è un giocatore che conosce la pallacanestro, forse perdiamo un po’ di imprevedibilità che Robert ci dava. Torniamo ed essere una squadra simile allo scorso anno, ovvero con un ala piccola di ruolo, eccellente tiratrice e grande difensore, più votata al gioco di squadra rispetto al risolvere i problemi individualmente. Il suo ingresso sarà indolore poiché è con noi da più di un mese oramai, conosce il gioco e si è allenato bene".
"Ho stima di coach Cagnazzo, il quale, valutata la forza lavoro a disposizione, ha deciso di far passare dai suoi americani il 60% dei possessi. Ha avuto poi la bravura di far capire ed accettare agli italiani in squadra questa situazione. Da questo ne ha tratto beneficio. Stanno quindi facendo un buon lavoro, e lo testimoniano non solo le prime tre vittorie iniziali, ma anche le sconfitte arrivate solo nei finali di gara. Troveremo un clima simile a quello di Mantova, e sarà quindi nostro compito quello di smorzare la loro irruenza iniziale".
"Fino ad ora abbiamo avuto due vere difficoltà. C’è una cesura pre e post Chieti. Abbiamo giocato due gare simili allo scorso anno in Supercoppa e a Chieti, poi c’è lo shock di Verona, e poi la squadra ha cominciato a giocare in maniera diversa. Quindi la prima difficoltà riscontrata è l’approccio in partita nel primo quarto, che ti costringe a recuperare, complicato quando sei in trasferta. Rispetto a questo abbiamo cambiato il tipo di allenamento, accorciando i tempi di riscaldamento e chiedendo intensità da subito. Secondo problema: la nostra prima linea difensiva, che lo scorso anno era la migliore d’Italia, quest’anno fino ad ora è stata molto alterna".
"Questo mette in difficoltà anche i lunghi. Spesso si parla di Knox. Abbiamo fatto un raffronto prettamente numerico fra lui e Daniel, anche se giocatori diversi, e un raffronto della produzione complessiva (punti, rimbalzi, palle recuperate, minuti giocati) dei centri nel nostro girone. Per produzione complessiva Knox è pari a Smith di Ravenna, e dietro solo a Lawson che gioca 6 minuti in più a partita. Stiamo quindi discutendo del secondo centro del campionato dal punto di vista statistico, lo dicono i numeri non io".
"Dei due italiani sui quali abbiamo investito molto nel mercato, uno si è rotto il perone (Ruzzier) ed è tornato a giocare solo l’altro giorno, l’altro (Mancinelli) dopo un precampionato straordinario, si è dovuto sobbarcare per 20 giorni l’assenza di Italiano, e quindi si infortuna. Torna per 10 giorni e poi si fa male di nuovo. Questo per dire che entrambi li abbiamo avuto o nulla o poco".
"E’ una situazione da valutare col classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma io sono contento poiché abbiamo vinto una Supercoppa, siamo a due punti dalla seconda, e siamo stati bravi a mettere delle pezze in questa situazione. Chi pensava poi che avendo Ruzzier e Mancinelli solo firmati e non in campo sarebbe bastato per vincere sempre di venti punti, e reclama l’intervento di una badante perché io non sarei più in grado di guidare questo gruppo, questo non è un problema mio”.
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