Recanati, Federico Loschi: 'Sono uno che si esalta con le responsabilità'
Le parole del trascinatore della prima vittoria di Recanati
La prima dell’Ambalt Recanati nel nuovo palcoscenico del PalaPrometeo Estra “Liano Rossini” di Ancona, è da applausi. Ma per alzarsi in piedi e far festa i tifosi gialloblu hanno dovuto aspettare tutti i 40 minuti della palpitante sfida contro Imola. Vittoria con canestro vincente a pochi sospiri dalla fine arrivato dopo una gara equilibrata, intensa e ben interpretata dalle due squadre. Migliore apertura l’Ambalt non poteva avere e tra i protagonisti in campo c’è anche Federico Loschi, partito in quintetto, ingabbiato dalla difesa di Ticchi nel primo tempo ma poi esploso nella ripresa fino a diventare il miglior realizzatore della serata.
“Sono uno che si esalta con le responsabilità, sin da bambino amavo avere i palloni pesanti in mano.” E di possessi dall’alto peso specifico la guardia trevigiana ne ha avuti parecchi. “Sentivo la fiducia della squadra e questo mi ha aiutato molto. – dice l’ex Scafati – Era una partita a cui tenevo molto, innanzitutto perché volevo ringraziare la Società che ha fatto tanti sforzi in estate per portarmi a Recanati. E poi sapevo di aver più responsabilità senza l’americano esterno, e quindi ho cercato di farmi trovare pronto.”
Una partita con un rendimento in ascesa per Loschi. Difficoltà iniziali e poi l’esplosione nel secondo tempo terminando la sua prima partita in gialloblu con 23 punti e un 5/10 da tre punti.
“Le difficoltà iniziali non mi hanno scalfito. Rispetto agli ultimi anni, a Brescia e Scafati, ora mi trovo davanti un atteggiamento difensivo diverso da parti degli avversari. Ero in squadre che avevano vari terminali offensivi e quindi di solito avevo contro delle difese più aperte. Contro Imola invece mi sono trovato un raddoppio difensivo in ogni pallone che toccavo e in ogni blocco che prendevo c’erano sempre due uomini addosso. Sono riuscito però a non farmi prendere dal nervosismo e stare sempre concentrato come se le cose stessero andando bene. Il resto lo ha fatto la squadra e il coach che mi hanno trasferito una fiducia incredibile. La squadra mi cerca sempre, anche negli allenamenti mi sento coinvolto e mi accorgo che rivesto un ruolo importante all’interno del gruppo. Questo per me è fondamentale, mi piace da morire, come amo tantissimo gestire i palloni che contano. Il tutto mi da una grande carica e le cose in campo mi riescono poi davvero bene.”
Felicità personale per la vittori, per la prestazione personale ma anche per il resto della squadra a iniziare dal Capitano.
“Sono molto contento per Attilio. Sta giocando con una gamba sola per via del problema al tendine. Ma il Capitano sa come stringere i denti ed è un esempio per tutti. E’ stata una bella vittoria perchè Imola è una buona squadra e rodata, noi siamo un gruppo che lavora insieme al completo da poche settimane ed eravamo anche senza un americano. Abbiamo giocato punto a punto e alla fine abbiamo avuto anche un fischio contro (antisportivo a Pierini n.d.r.) che poteva essere davvero decisivo. Siamo però rimasti sul pezzo e questa vittoria è frutto della forza del nostro gruppo.”
Momento finale dedicato ai tifosi.
“Una vittoria che dedico anche a loro. Erano in tanti e si sono fatti davvero sentire. Spero anzi che siano sempre più numerosi e presenti da qui in avanti.”
“Sono uno che si esalta con le responsabilità, sin da bambino amavo avere i palloni pesanti in mano.” E di possessi dall’alto peso specifico la guardia trevigiana ne ha avuti parecchi. “Sentivo la fiducia della squadra e questo mi ha aiutato molto. – dice l’ex Scafati – Era una partita a cui tenevo molto, innanzitutto perché volevo ringraziare la Società che ha fatto tanti sforzi in estate per portarmi a Recanati. E poi sapevo di aver più responsabilità senza l’americano esterno, e quindi ho cercato di farmi trovare pronto.”
Una partita con un rendimento in ascesa per Loschi. Difficoltà iniziali e poi l’esplosione nel secondo tempo terminando la sua prima partita in gialloblu con 23 punti e un 5/10 da tre punti.
“Le difficoltà iniziali non mi hanno scalfito. Rispetto agli ultimi anni, a Brescia e Scafati, ora mi trovo davanti un atteggiamento difensivo diverso da parti degli avversari. Ero in squadre che avevano vari terminali offensivi e quindi di solito avevo contro delle difese più aperte. Contro Imola invece mi sono trovato un raddoppio difensivo in ogni pallone che toccavo e in ogni blocco che prendevo c’erano sempre due uomini addosso. Sono riuscito però a non farmi prendere dal nervosismo e stare sempre concentrato come se le cose stessero andando bene. Il resto lo ha fatto la squadra e il coach che mi hanno trasferito una fiducia incredibile. La squadra mi cerca sempre, anche negli allenamenti mi sento coinvolto e mi accorgo che rivesto un ruolo importante all’interno del gruppo. Questo per me è fondamentale, mi piace da morire, come amo tantissimo gestire i palloni che contano. Il tutto mi da una grande carica e le cose in campo mi riescono poi davvero bene.”
Felicità personale per la vittori, per la prestazione personale ma anche per il resto della squadra a iniziare dal Capitano.
“Sono molto contento per Attilio. Sta giocando con una gamba sola per via del problema al tendine. Ma il Capitano sa come stringere i denti ed è un esempio per tutti. E’ stata una bella vittoria perchè Imola è una buona squadra e rodata, noi siamo un gruppo che lavora insieme al completo da poche settimane ed eravamo anche senza un americano. Abbiamo giocato punto a punto e alla fine abbiamo avuto anche un fischio contro (antisportivo a Pierini n.d.r.) che poteva essere davvero decisivo. Siamo però rimasti sul pezzo e questa vittoria è frutto della forza del nostro gruppo.”
Momento finale dedicato ai tifosi.
“Una vittoria che dedico anche a loro. Erano in tanti e si sono fatti davvero sentire. Spero anzi che siano sempre più numerosi e presenti da qui in avanti.”
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