Memorial Dalto, la Virtus si impone nettamente su Agropoli
Il recap della sfida
(16-14, 26-11, 31-25)
VIRTUS: Spissu 6, Umeh 19, Rosselli 7, Ndoja 15, Lawson 22, Penna 4, Spizzichini 10, Michelori 5, Oxilia 2. All. Ramagli
AGROPOLI: Turel 13, Silvestri, Romeo 9, Contento 6, Molinaro 15, Lucarelli 10, Ndyaye, Amanti, Carenza 8, Lepre, Marra. All. Finelli
Arbitri: Tammaro e Fiore
Bella partenza di Virtus Segafredo al “Memorial Dalto” di Agropoli. La partita d’esordio contro i padroni di casa del Basket Agropoli, che da quindici anni organizza questa manifestazione ricordando uno dei dirigenti sportivi che ne hanno fatto la storia, è anche il debutto assoluto di Michael Umeh, che dopo appena cinque giorni di lavoro con i nuovi compagni si muove in campo come Alessandro Ramagli sperava e certamente prevedeva. E’ una Segafredo che allunga già nel secondo quarto e non si volta più indietro, correndo dritta verso la finale che domani le metterà di fronte la Givova Scafati.
Agropoli parte forte, sostenuta dall’effetto-casa si tiene attaccata alla Virtus per tutto il primo quarto, con Turel che si fa valere in fisicità. La Virtus mostra un Lawson molto efficace sotto le plance, ma anche capace nel secondo quarto, nel momento in cui Bologna allunga grazie anche ad una difesa solida, di colpire due volte di fila col tiro da tre. Umeh è già presente, al debutto con la V nera, e anche i giovani si fanno valere: “Lollo” Penna ruba due volte palla a Romeo nel momento in cui la truppa di Ramagli spinge sull’acceleratore, contribuendo alla causa. Alla pausa lunga il lavoro si è concretizzato in un vantaggio di +17 (42-25), con Bologna capace di subire solo 11 punti in dieci minuti.
Al rientro in campo nel terzo quarto, la Virtus non cala il ritmo. Anzi, lo accelera in attacco con una serie di triple (Umeh e Ndoja sugli scudi) che scava ulteriormente il solco, portando a +23 (73-50) il vantaggio alla mezz’ora. Agropoli reagisce, e ne esce un parziale tutto votato all’attacco, ma non bastano la presenza fisica di Molinaro e la lucidità di Lucarelli ad arginare la spinta della Segafredo. Nell’ultimo quarto la Virtus chiude ancora bene la strada verso il canestro ai padroni di casa: sono sufficienti 17 punti in dieci minuti, contro la zona 2-3 di Finelli, se agli avversari ne concedi soltanto 11, non solo per tenere la partita sotto controllo ma addirittura per portare il divario sopra i trenta punti, e volare dritti verso la finale. Che domani sarà Virtus Segafredo-Givova Scafati, con palla a due alle 20.