Dopo la gara senza storia di ieri contro l'Olimpia Milano, la Fortitudo “si aggiusta” e combatte fino alla fine contro un'altra big come il Galatasaray dell'ex coach Ataman. La Effe stavolta difatti rimane sempre in partita cedendo solo nel finale quando i punti di Tyus e Guler tolgono ogni dubbio sull'esito della serata. L'aquila, partita stavolta col piglio giusto, vince il primo quarto, comanda per lunghi tratti, per poi farsi rimontare e superare nei quarti centrali di gara. Poi il finale, con lo show di Montano (tre tiple) e quello di Knox (ottima percentuale al tiro) a far tornare i biancoblù in carreggiata. Paura per Candi, uscito ad inizio terzo quarto per una botta alla mano, privando così la Effe, già senza Ruzzier, dei suoi playmaker titolari.
FORTITUDO KONTATTO – GALATASARAY 84-93
(19-13, 41-43, 56-67)
FORTITUDO: Candi 6, Roberts 16, Montano 22, Campogrande 3, Knox 18, Mancinelli 7, Gandini 4, Itaiano 2, Raucci 6.
GALATASARAY: Schilb 3, Koksal 2, Dentmon 14, Diebler 4, Guler 13, Daye 7, Krstic 13, Thompson 3, Tyus 13, Micov 11, Smith 10. All. Ataman
BONICIOLLI:
“Il Galatasaray lo scorso anno ha vinto l'Eurocup, mentre in questa stagione farà l'Eurolega con 9 stranieri. Oggi abbiamo avuto una riunione piuttosto vivace perchè il nostro problema è l'atteggiamento: se guardiamo in faccia i nostri avversari ce la giochiamo contro chiunque, ma se siamo timidi prenderemo imbarcate come quella di ieri contro Milano. Sono comunque contento, anche per Knox che credo sia tornato in ritmo”.
“Gandini ? E' il re delle cose che non vanno a referto. Fisicamente non è al massimo, ma abbiamo ancora un mese per essere pronti. Lui sarà un giocatore molto stimato poiché fa cose utili per la squadra. La chiave di tutto però è l'atteggiamento. Non possiamo vivere nel ricordo di aver fatto una finale lo scorso anno. Ora siamo tutti allo stesso livello”.
“Candi? Se si fosse rotto ci sarebbe da andare tutti in pellegrinaggio sui ceci a San Luca. Montano? Dopo la gara di ieri si è visto quanto è importante, sembrava una guardia americana. Dobbiamo continuare su questa strada, ma vorrei sorridere una volta sola alla fine”.
“L'intercambiabilità dei nostri quintetti? È uno dei nostri capisaldi: anche un giocatore di quasi due metri può portare palla. Dobbiamo lavorare sull'aggressività dei nostri giocatori. A Ruzzier manca forse un po' di gioco dopo lo scorso anno a Venezia, ma se se arriviamo pronti ad inizio stagione potremo toglierci qualche soddisfazione. Stiamo lavorando tanto sul fatto che questi giocatori devono sempre provarci, senza mai dare nulla per scontato”.
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