Poderosa Pallacanestro Montegranaro: intervista al gm Alessandro Bolognesi
Le parole del GM
Una delle novità principali della nuova Poderosa Pallacanestro Montegranaro è il general manager: si tratta di Alessandro Bolognesi. Nato a Porto Sant’Elpidio e già da diversi anni nello staff gialloblu, prima a fianco di papà Riccardo, confermato nel ruolo di direttore sportivo, e poi lo scorso anno col ruolo di responsabile scouting, Bolognesi ha anche un passato da giocatore: prima le giovanili tra Porto Sant’Elpidio e Montegranaro, poi tante esperienze tra serie C e D prima di appendere le scarpette al chiodo e decidere di restare nel mondo del basket in altre vesti.
Come hai preso la decisione della proprietà di puntare su di te per l’inizio del nuovo corso della Poderosa Pallacanestro Montegranaro?
È stato un grande attestato di stima nei miei confronti da parte della famiglia Bigioni, che non posso che ringraziare. Già lo scorso anno con il ruolo di responsabile scouting ho avuto mansioni maggiori rispetto agli anni passati e poi, col passare dei mesi e grazie anche alla fiducia che aveva riposto in me coach Steffè, ho affiancato sempre di più la squadra, lo staff tecnico e quello dirigenziale per molti degli aspetti che poi oggi mi trovo a gestire in maniera diretta.
Quali sono state le questioni che ti sei subito trovato di fronte una volta investito del ruolo di gm?
Abbiamo dovuto mettere in piedi un progetto tutto nuovo. A partire dalla scelta dell’allenatore e poi a cascata da riconferme e nuovi ingaggi. Vogliamo dare un respiro pluriennale a questo nuovo corso e per questo con diversi giocatori siamo arrivati ad accordi che vanno oltre la singola stagione. Nel giro di qualche anno vogliamo formare uno zoccolo duro da puntellare poi anno dopo anno.
Certo non deve essere stato facile operare sul mercato non sapendo in che categoria sarebbe stata la squadra fino a una settimana fa…
È stato incredibilmente faticoso e difficile. Un giorno sembrava di essere più vicini alla A2, l’altro alla B e in questo modo non era semplice scegliere i giocatori giusti. E poi devo ringraziare coach Ceccarelli per la pazienza che ha dimostrato, sapendo che nel caso fossimo stati ripescati in A2
probabilmente avremmo cercato un capo allenatore cui lui avrebbe fatto da vice. Credo che però alla fine abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma questo sarà il tempo a dirlo.
Obiettivo della stagione?
In primo luogo non passare un’altra estate nella quale avere il nostro destino legato a quello altrui. Vogliamo essere padroni del nostro futuro e quindi vincere sul campo, qualsiasi siano le regole del campionato.
Ci sono state novità anche nella Scuola Basket.
Anche a livello giovanile si è chiuso un ciclo, con una delle nostre annate forti, quella del ’98, che ha chiuso il suo percorso giovanile iniziato anni fa. Ora stiamo ripartendo guardando alle annate 2003-2004 che, auspichiamo, possano portare ad allargare una base di giocatori che proviene dal nostro territorio. Il problema maggiore, infatti, è sempre lo stesso: da Montegranaro escono pochissimi giocatori, Simone Barbante e Francesco Ciarpella sono purtroppo solo eccezioni. Il lavoro che portiamo avanti va nella direzione di allargare la base per poi integrare le squadre di vertice con elementi reclutati fuori.
Come hai preso la decisione della proprietà di puntare su di te per l’inizio del nuovo corso della Poderosa Pallacanestro Montegranaro?
È stato un grande attestato di stima nei miei confronti da parte della famiglia Bigioni, che non posso che ringraziare. Già lo scorso anno con il ruolo di responsabile scouting ho avuto mansioni maggiori rispetto agli anni passati e poi, col passare dei mesi e grazie anche alla fiducia che aveva riposto in me coach Steffè, ho affiancato sempre di più la squadra, lo staff tecnico e quello dirigenziale per molti degli aspetti che poi oggi mi trovo a gestire in maniera diretta.
Quali sono state le questioni che ti sei subito trovato di fronte una volta investito del ruolo di gm?
Abbiamo dovuto mettere in piedi un progetto tutto nuovo. A partire dalla scelta dell’allenatore e poi a cascata da riconferme e nuovi ingaggi. Vogliamo dare un respiro pluriennale a questo nuovo corso e per questo con diversi giocatori siamo arrivati ad accordi che vanno oltre la singola stagione. Nel giro di qualche anno vogliamo formare uno zoccolo duro da puntellare poi anno dopo anno.
Certo non deve essere stato facile operare sul mercato non sapendo in che categoria sarebbe stata la squadra fino a una settimana fa…
È stato incredibilmente faticoso e difficile. Un giorno sembrava di essere più vicini alla A2, l’altro alla B e in questo modo non era semplice scegliere i giocatori giusti. E poi devo ringraziare coach Ceccarelli per la pazienza che ha dimostrato, sapendo che nel caso fossimo stati ripescati in A2
probabilmente avremmo cercato un capo allenatore cui lui avrebbe fatto da vice. Credo che però alla fine abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma questo sarà il tempo a dirlo.
Obiettivo della stagione?
In primo luogo non passare un’altra estate nella quale avere il nostro destino legato a quello altrui. Vogliamo essere padroni del nostro futuro e quindi vincere sul campo, qualsiasi siano le regole del campionato.
Ci sono state novità anche nella Scuola Basket.
Anche a livello giovanile si è chiuso un ciclo, con una delle nostre annate forti, quella del ’98, che ha chiuso il suo percorso giovanile iniziato anni fa. Ora stiamo ripartendo guardando alle annate 2003-2004 che, auspichiamo, possano portare ad allargare una base di giocatori che proviene dal nostro territorio. Il problema maggiore, infatti, è sempre lo stesso: da Montegranaro escono pochissimi giocatori, Simone Barbante e Francesco Ciarpella sono purtroppo solo eccezioni. Il lavoro che portiamo avanti va nella direzione di allargare la base per poi integrare le squadre di vertice con elementi reclutati fuori.
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