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Serie A2 Est 08/08/2016, 10.09

Chieti, parla Raschi: Proger? Giovani interessanti e scelte oculate

Le parole di Raschi sulla Proger Chieti che sta nascendo

Serie A2 Est

Ha vestito per tre stagioni la casacca biancorossa, dal 2011 al 2014, dando sempre il buon esempio sia dentro che fuori il parquet. Silenziosamente, si posizionava all’angolino, pronto per una micidiale tripla o magari penetrare ed attaccare sapientemente il canestro. Stiamo parlando di Andrea Raschi, ala piccola dal tiro elegante, quest’anno alla terza stagione consecutiva con i giallorossi di Ravenna.

Raggiunto telefonicamente, il “Professore” ha parlato con piacere del suo passato in terra teatina e del campionato ormai alle porte.

 

Andrea, parlaci un po’ della tua esperienza a Chieti. Quali sono gli aspetti positivi e negativi di questi tre anni? Cosa ricordi con maggiore affetto?

 

Ci sono sicuramente tanti aspetti positivi della mia esperienza in biancorosso. A Chieti, ho vissuto il periodo cestistico più bello e intenso della mia carriera, arrivando nel pieno della mia maturità fisica e professionale. Piano piano, a Chieti, mi hanno fatto sentire parte di una grande famiglia, dove non mi sono mai sentito solo. Se devo menzionare un aspetto negativo, devo riferirmi sicuramente all’infortunio patito alla mandibola dopo una settimana di preparazione e che mi ha tenuto fuori per due mesi. La prima stagione finì con la sconfitta nella finale playoff contro Trieste a gara 5, di fronte a cinquemila triestini. C’è stato grande rammarico per quella sconfitta, ma c’è da dire che durante il corso della serie playoff siamo stati sfortunati per la grande mole di infortuni subiti, vedi per esempio quello patito al tendine di Achille di Feliciangeli. L’anno successivo non siamo stati bravi ad evitare la lotteria playout, e credo che contro Mirandola abbiamo dato vita ad un autentico miracolo sportivo, ribaltando lo svantaggio di 2-0 ed entrando di diritto nell’allora A2 Silver. E nel mio ultimo anno a Chieti, abbiamo raggiunto nuovamente i playoff persi poi in malo modo contro Mantova (che poi vinse la serie) complice anche il nostro eccessivo nervosismo.

 

Tre anni a Chieti, tre allenatori diversi: Sorgentone, Marzoli e Bartocci. Con chi di loro ti sei trovato meglio e chi ha estrapolato il meglio di te?

 

Sicuramente dico Sorgentone, che mi ha voluto fortemente a Chieti. Gli devo davvero tanto, anche per tutte le responsabilità che mi ha dato. Allo stesso modo, mi sento di essere grato

a Nino Marzoli, che ha comunque condotto un campionato “super partes” nonostante l’esonero.

 

Qual è il compagno di squadra con cui hai legato maggiormente a Chieti?

 

Devo essere sincero, in quegli anni mi sentivo particolarmente legato al gruppo. Eravamo legati sia dentro che fuori al campo, anche con i membri dello staff: allenatore, i vice allenatore, general manager. Ma se devo sceglierne uno, direi Gialloreto. Sono comunque rimasto in rapporti stretti anche con Rajola e Diomede.

 

Un pensiero per il prossimo campionato di A2, che si preannuncia più complicato rispetto a quello passato.

 

Si preannuncerà un campionato interessantissimo per il fatto che ci sono piazze storiche e blasonate come Virtus, Fortitudo, Udine. Mi aspetto molto equilibrio, ed è difficile fare pronostici su chi avrà la meglio perché. Preferisco prima veder giocare le squadre e poi valutarle.

 

Per quanto riguarda Chieti, che pensiero ha riguardo al roster appena allestito?

 

Sicuramente ci sono dei giovani molto interessanti che potranno ben figurare in questo campionato. Mortellaro ha dimostrato di essere un buon giocatore nel suo ruolo. Sarà fondamentale anche la figura di Sergio, ormai al suo terzo anno con la casacca biancorossa che dirà sicuramente la sua. Alla fine di tutto, sarà il campo a decretare il livello della squadra, ma sono convinto che sono state fatte scelte oculate ed interessanti.

 

Andrea, per concludere, un saluto ai tifosi teatini!

 

Prima di salutare i tifosi teatini, permettimi di fare un grande saluto al prof. Dante Falasca, oltre alle figure che sono rimaste come il presidente Di Cosmo, il direttore sportivo Guido Brandimarte, i vice allenatori Di Paolo e Piersante. Detto questo, mando un caloroso abbraccio ai tifosi teatini, ringraziandoli nuovamente per avermi fatto sentire uno di loro durante quei tre anni bellissimi. In bocca al lupo per il prossimo campionato!

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E. Carchia

E. Carchia

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