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Serie A2 Est 16/01/2011, 12.18

Umana Venezia-Prima Veroli: le ultime dai campi

Partita-trappola per la capolista che ha subito domenica la sua seconda sconfitta del girone d’andata e inizia il ritorno con una Veroli che  sta vivendo il suo miglior momento anche grazie all’arrivo di Penn.

Serie A2 Est

Partita-trappola per la capolista che ha subito domenica la sua seconda sconfitta del girone d’andata e inizia il ritorno nel suo Taliercio (gremito di 3mila spettatori) con una Veroli che, forse, dopo molti su e giù, sta vivendo il suo miglior momento anche grazie all’arrivo di Penn.
LE ULTIME DAI CAMPI
La Reyer fa infatti ancora i conti con l’assenza di Maestrello, che ancora non ha ripreso ad allenarsi. Debilitato dall’influenza anche Ceron, dopo che il virus ha colpito Bryan ed Allegretti. Chiude la lunga lista Alberto Causin alle prese con un piccolo problema al piede e dovrà stringere i denti per esserci. In casa Veroli tutti abili e arruolati per la trasferta di Venezia con l’unico dubbio che riguarda Antanas Kavaliauskas. Scongiurato un lungo stop per il giocatore Lituano lo staff medico del Professor Cortina e del Dottor Berardi sta monitorando giornalmente la situazione del giocatore che anche oggi ha svolto lavoro differenziato con il preparatore atletico. Qualsiasi decisione sul suo impiego nella trasferta di Venezia verrà presa nella mattinata di domenica.
ALL’ANDATA – Nell ‘opening game davanti a mamma Rai vittoria in trasferta di Venezia 65-74 con uno strepitoso Clark autore di 33 punti con 12/19 al tiro, di cui 6/11 da tre), dall’altra parte 17 di Reynolds e 1q2 di Jackson.
I PRECEDENTI -
4-1 per la Prima Veroli. Tra i pro la prima volta è stata due anni fa, stagione ‘08/09: 2-0 per la Prima, all’andata 70-54 (Gatto e Hines 14, Green 17) e a Venezia 71-80 (Janicenocks 19, Hines 28. L’anno scorso un pareggio. A Veroli vittoria Prima 89-84 (Drapere 20, Janicenocks e Davis 22); al ritorno rivincita Umana 81-62 (Young e Nissim 25)I
GLI EX
Non ce ne sono.
I COACH -
Andrea Mazzon è tornato ad allenare la scorsa stagione nella sua città, dove è nato il 23 febbraio 1995. Un ritorno alle origini, tanto che in settimana ha dichiarato: “Vorrei diventare l ‘Obradovic di Venezia”, riferendosi all’ultradecennale permanenza del coach serbo sulla panchina del Panathinaikos. Ha infatti iniziato la carriera nel settore giovanile del Basket Mestre nel 1985 prima di debuttare in serie A a Verona a soli trent’anni meritandosi subito il titolo di miglior coach dall’anno e centrando subito una finale europea, la Coppa Europea, persa con il mitico Real Madrid. ma l'anno dopo è rivincita immediata e conquista al secondo tentativo e a soli 32 anni un titolo europeo guidando la Scaligera a battere , in finale di Coppa Korac , la Stella Rossa Belgrado. Da Verona alla prima parentesi europea con il Panionios Atene, cenerentola che porterà fino all'EuroLega, il rientro in Patria a Jesi prima e poi Imola, il fortunato triennio a Napoli, la seconda avventura in Grecia stavolta all'Aris che guida al ritorno in Eurolega, di nuovo in Italia, alla Fortitudo, poi un nuovo biennio ellenico ancora all'Aris Salonicco e da metà stagione scorsa, torna alla sua Reyer dopo le grandi esperienze nella massima serie oltre che nelle competizioni continentali e ai vertici del campionato greco. In Carriera - 11 stagioni con questa (7 in A1, 1 in A2, 3 in Legadue), arriva 256 presenze, a 139 vittorie, 54.5%. In Legadue conta 3 stagioni (prima a Jesi e dall’anno scorso a Venezia subentrando a Dell’Agnello), 43 presenze, 26 vittorie, (63.4%)
Nato a Castel San Pietro Terme (tra Imola e Bologna, ai confini con la Romagna) l’11 settembre 1974, Demis Cavina è il più giovane coach di Legadue, Ma proprio con l’arrivo di Franco Marcelletti non è più anche quello con maggior militanza. Sposato con Michela e padre di due bambini, Riccardo di 7 anni e Federico di 4 anni, Demis adora la lettura: romanzi storici e libri d’attualità e politica. Segue la musica, ama gli U2, adora il giardinaggio e gli piace essere al passo con la tecnologia. Spera un giorno di non essere più l’allenatore più giovane della categoria. L'allenatore castellano, alla quattordicesima stagione consecutiva da capo allenatore, ha mosso i primi passi in panchina all'ombra del Cassero e rapidamente ha scalato la categoria arrivando nel giro di pochi anni alla serie A nell'avventura di Roseto. Oltre a 2 promozioni consecutive con Castel Maggiore ('98-'00) nella personale bacheca di "Coach D" spicca il titolo di Campione del Mondo alla guida della Nazionale Italiana di 3vs3 nel 2004, mentre nel secondo campionato nazionale ha raggiunto le Final-Four con Imola ('05-'06) e Sassari ('07-'08) e la finale di Play-Off con Sassari ('08-'09). Quest’anno si avvia a superare il tetto delle 200 presenze in Legadue e delle 100 vittorie. In Carriera – 9 stagioni con questa (1A, 1A2, 7 Legadue), 260 presenze, 116 vittorie (46.5%). In Legadue - 7 stagioni con quella appena iniziata (Imola, Fabriano, Sassari, Udine), 206 presenze, 103 vittorie (50.%).

Ufficio stampa Lega Due

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E. Carchia

E. Carchia

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