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Serie A2 Est 16/07/2016, 18.20

Simone Pierich: “Ritorno a Forlì con grande entusiasmo”

Le parole di Pierich, tornato a Forlì dopo tanti anni

Serie A2 Est

Simone Pierich, per lei ritorno a Forlì dopo 10 stagioni, con contratto biennale. Le sue sensazioni?
- "Da un certo punto di vista è un ritorno a casa, in una piazza storica come Forlì, affamata di basket. Voglio dimostrare di poter ancora dire la mia in Serie A2, come e' stato negli ultimi anni (nel 2015-16 9.6 punti in 22.3 minuti a gara con la maglia di Biella, ndr)".


- Cosa ricorda della precedente esperienza a Forlì (tre stagioni alla FulgorLibertas nell’allora B1 tra il 2003 e il 2006)
? Nella stagione 2004-05 fu allenato da Luigi Garelli, attuale coach della Pallacanestro Forlì, raggiungendo la finale-promozione in Legadue, poi persa con Casale Monferrato.
- "Tre anni molto belli, avevo poco più di 20 anni (è un classe 1981, ndr) ed esperienze del genere mi servirono per poter diventare giocatore di alto profilo. La stagione con coach Garelli mi consentì di esprimermi ai miei massimi livelli. Sono contento di ritrovarlo, so come lavora e sono molto tranquillo per questo".


- Cosa pensa dell’Unieuro che si va formando? Nell’ambiente c’è grande entusiasmo dopo la promozione in A2, testimoniato anche dalla positiva partenza della campagna abbonamenti.

- "La squadra è stata fatta mantenendo il nucleo della promozione in Serie A2 con qualche aggiunta di qualità, e questo potrebbe essere un buon fattore per poter iniziare bene. Ed il PalaFiera sarà sicuramente un fattore. La buona partenza della campagna abbonamenti (quasi 500 tessere vendute in meno di quattro giorni, ndr) dimostra questo entusiasmo".


- Che ruolo pensa di ritagliarsi nella nuova Unieuro?

- "Un ruolo che oscilli tra le posizioni di 3 e di 4, partendo dalla panchina. Il fatto di non partire in quintetto non è assolutamente un problema, anzi negli ultimi anni di carriera questo mi ha aiutato da un certo punto di vista".


- Uno sguardo indietro nella sua carriera,
 a partire dagli inizi tra Modena, Livorno e Castelletto Ticino.
- "A Modena ho disputato il settore giovanile provenendo da Mirandola, altra squadra emiliana. In quegli anni iniziai a capire di poter avere una carriera professionale nel mondo della pallacanestro. Poi mi trasferii a Livorno, dove vinsi uno scudetto juniores da fuoriquota in una squadra davvero forte per la categoria, con Cotani, Garri e Giachetti, che poi hanno tutti fatto un’ottima carriera. A Castelletto trovai come allenatore Sacchetti, già allora aveva una visione innovativa del basket e si vedeva che avrebbe poi fatto una grande carriera. Castelletto mi aprì le porte al mio primo approdo a Forlì, nel 2003".


- D
opo la prima esperienza forlivese la sua carriera l’ha visto grande protagonista a Casale Monferrato per ben sette stagioni. In questo periodo per lei anche l’esordio in Nazionale A nel 2008 (con 4 presenze) e la gioia della promozione in Serie A da capitano nel 2011.
- "A Casale arrivai sposando il progetto di Marco Crespi, che mi ha consentito di capire molte cose riguardo alla pallacanestro, magari prima ero concentrato principalmente sull’attacco. Marco è un coach che lavora molto sulla difesa e sull’esecuzione degli schemi, mi ha fatto capire a 360° l’importanza di questi aspetti nel profilo di un giocatore di pallacanestro. Casale è una città che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, sono rimasto lì per 7 stagioni, anni bellissimi".


Negli ultimi anni sono arrivate le esperienze a Ferentino e Biella, entrambe nel secondo campionato nazionale.
- "Altre esperienze importanti, In particolare l’ultimo anno a Biella è stato molto impegnativo, non siamo partiti bene ed a lungo siamo rimasti nella bassa classifica. Abbiamo lavorato duro, avendo sempre il sostegno di un grande pubblico, e siamo riusciti a disputare un girone di ritorno esaltante, con momenti indimenticabili. Si era creata davvero una bella atmosfera. Peccato solo non aver raggiunto i playoff, ma eravamo davvero a corto di energie nelle ultime gare, dopo aver compiuto una grande rincorsa".


Chiudiamo con uno sguardo alla Serie A2 che si va formando: cosa pensa del prossimo torneo e delle prime mosse di mercato delle altre squadre?
- "È un torneo che comprende tante squadre di livello, in particolare nel girone Est: Virtus e Fortitudo Bologna, Treviso, Verona, Imola, Roseto… Si può paragonare tranquillamente alla Serie A1 di una ventina di anni fa, con tante piazze importanti e blasonate, che posseggono grande tradizione di basket. La Serie A2 è un campionato molto equilibrato, nel giro di due o tre gare puoi passare da un piazzamento playoff a uno nei playout. È importante rimanere concentrati, pronti a combattere in ogni gara".

 
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • Unknow 16/07/2016, 22.42

    Bentornato a casa Simone..speriamo che le gambe reggano ancora x 15/20 minuti di qualità..

  • MENCIA 16/07/2016, 20.08

    lo ricordo a Castelletto Ticino con le grande sfide contro Soresina