Boniciolli: "Non dobbiamo pensare di essere con le spalle al muro"
"Vivo questa serie divertendomi come un matto. Chi viene in Fortitudo deve essere pronto per combattere per grandi obiettivi. Domani conterà molto l'aspetto tattico"
“Situazione infermeria? Abbastanza buona. Candi ha recuperato, mentre il braccio di Italiano ancora cosi cosi. Lui ha un grande livello di sopportazione del dolore, e sarà aiutato dalle sapienti cure del nostro staff medico. Sarà in campo sicuramente”.
“Fattore Paladozza? Non sono Berlusconi che pensava che sceso in campo la vittoria fosse automatica. Se siamo qui è perché ce lo siamo guadagnati. Giocare al Paladozza piuttosto che altrove è diverso, c'è un'atmosfera differente da qualsiasi altro campo d'Italia ed europeo. E' altrettanto chiaro che dobbiamo meritarci l'appoggio del pubblico, ma la sfida si basa su elementi di natura tecnica, fisica e mentale. Abbiamo perso solo una volta a Bologna contro Trieste con un tiro di Nelson, ma non basta, domani sarà una gara di una durezza incredibile. La prima e la terza della serie sono le gare decisive. La prima l'abbiamo persa per alcune leggerezze che speriamo di non ripetere domani. Sarò ripetitivo, ma sono costretto a ricordare che giochiamo senza un americano, e lo scorso anno eravamo in quarta serie”
“Come vivo questa serie? Mi sto divertendo come un matto. Non è da tutti vedere concretizzarsi un lavoro iniziato assieme a tante persone. Non mi sono mai lamentato, e da quando sono arrivato qui, grazie al lavoro di tutti, sta succedendo quello che si immaginava, se non qualcosa di più”.
“La squadra vive bene questa attesa. Indipendentemente dall'esito di questa finale, l'alto livello è un'abitudine. Dovessimo rimanere in A2 l'anno prossimo non rientreremo nella categoria delle neo promosse, ma come quella della finalista, quindi ogni domenica dovremo giustificare un ruolo importante. Dovessimo invece andare in A1 giocheremo per entrare nei play off. L'importante quindi è che chi viene in Fortitudo deve essere pronto per combattere per grandi obiettivi. È da anni che giochiamo finali. Guardiamo Brescia, che arriva coi favori del pronostico dopo avere perso una finale due anni fa, e giocato semifinali”.
“Domani partita senza ritorno? È vero, ma il modo peggiore di viverla è pensarla in questa maniera. Un mio amico pilota mi diceva che il pilota perdente è quello che quando sta perdendo guarda lo specchio retrovisore. Quindi non dobbiamo vedere a cosa capiterebbe se perdessimo, ma pensare solo a vincere”.
"A questo punto conta più l'aspetto fisico o mentale? Abbiamo avuto qualche deficit mentale in gara uno, e meno in gara due, ma inciderà molto l'aspetto tattico. Loro hanno fatto una scelta difensiva molto precisa: rimanere accoppiati, per toglierici ogni extra passaggio. Preferiscono subire una penetrazione al ferro, piuttosto che innescare i nostri tiratori. In questi tre giorni abbiamo lavorato cercando di ovviare a questo problema. E' chiaro poi che la strategia deve essere supportata da una buona condizione fisica. L'aspetto strategico avrà la sua importanza, ma pensare a delle cose su carta e poi farle non sarà semplice”.
“Campogrande? Sono arrivate offerte da altre squadre. Un dirigente mi han chiamato chiedendomi cosa vogliamo fare con lui. “Ve lo diamo certo”, ho risposto ironicamente, dopo averci lavorato un anno. Ho proibito, in accordo con l'ufficio stampa, di ricevere interviste. Per farlo ci vuole un annata continua”.