Boniciolli: "Ora cerchiamo di fare anche l'ultimo passo"
Continuano i problemi di infermeria: Infortunio per Italiano ed influenza per Amoroso. "Cominciamo ad essere un po' corti. Non sarà facile vincerne una fuori casa. Abbiamo costruito un'indentita forte fra squadra e pubblico"
Come state dal punto di vista fisico e mentale?
“Fino a quando siamo consapevoli di essere battibili siamo una squadra importante, quando pensiamo di essere invece imbattibili facciamo figure tipo quelle ad Agropoli. I ragazzi questo lo stanno progressivamente comprendendo, e non possiamo affrontare una finale con atteggiamento supponente. I roster di Brescia e Scafati sono meglio del nostro, e nel dirlo non credo di offendere nessuno o fare pretattica. Allo stesso tempo non mi ritengo secondo a nessuno. Quando ci si mette alle spalle 30 delle 32 squadre, è ovvio che rimangono da affrontare le migliori. Per noi sarà un grande piacere alzare ulteriormente il livello delle nostre prestazioni, ma sarà complicato vincere in trasferta almeno una delle tre, così come lo sarà per i nostri avversari vincere qui a Bologna una delle due gare”.
“Ero venuto qui con un obiettivo, che era quello di riappropriarmi di un mondo con cui mi sento in affinità e che mi era stato tolto in una maniera che non mi era piaciuta. Ero un giovane allenatore in una società nella quale si esonerava Bianchini dopo aver vinto la stagione regolare e la prima Coppa Italia, quindi non potevo pretendere destini diversi da colleghi ben più capaci ed importanti di me. Resta il fatto che era stato magnifico venire in Fortitudo, ci volevo tornare, e ci sono tornato nella maniera più complicata. Con tutto il rispetto per chi c'era prima di me, può essere bello poter disporre di un budget di 20 miliardi, meno affascinante è venire in quarta serie con una classifica complicata. Ma io sono testardo, è l'idea con la società e la squadra era di ricostruire, cosa che abbiamo fatto indipendentemente dall'esito della finale".
"Siamo riusciti a costruire un'identità forte tra squadra e pubblico. Non c'è pubblico al mondo, a maggior ragione quello della Fortitudo, che non ami vedere la propria squadra combattere, e questi ragazzi combattono. Abbiamo costruito tanto attraverso il lavoro. Ci sono state tante difficoltà e tante belle storie, come il ritorno di Lamma.. Mi sono sempre impegnato a fare delle cose che sapevo di poter raggiungere, senza fare proclami. Il pubblico lo ha apprezzato, e con il suo aiuto e l'impegno i risultati sono arrivati. Ora speriamo di trovare il sistema per fare anche l'ultimo passo”.