Recanati, chiarimento sull'articolo uscito sul Resto del Carlino
Il comunicato della società
Il Basket Recanati intende chiarire alcuni punti in merito all’articolo apparso ieri sul quotidiano Il Resto del Carlino edizione di Macerata intitolato “Porte chiuse per il basket Recanati, nel quale era riportata un’intervista dell’Assessore allo sport del Comune di Macerata Alferio Canesin.
La Società gialloblu, innanzi tutto, vuole tranquillizzare l’Assessore Canesin sul fatto che nessuno da Recanati ha mai bussato a nessuna “porta” maceratese, né tantomeno pensato di cacciare dal Fontescodella le locali Helvia Recina volley e Montalbano Volley, oppure le giovanili della Lube Civitanova Marche (ex Macerata). L’ipotesi era stata lanciata dalle colonne del sopracitato giornale il giorno precedente, senza per altro interpellare nessuno del Basket Recanati per verificarne le reali intenzioni.
Ottenuta splendidamente sul campo la permanenza in Serie A2 nel Playout contro Roma, uno dei primi punti da affrontare per il presidente Pierini ed i suoi collaboratori è effettivamente quello di trovare un nuovo palasport con capienza minima di 1800 posti, che possa accogliere le gare interne della prossima stagione. L’unico colloquio preliminare che al momento è stato fatto è quello con l’Amministrazione di Porto San Giorgio in occasione dell’accordo preso per la disputa al PalaSavelli dei Playout, ma senza prendere alcun impegno reciproco per il futuro; esprimendo solo l’eventualità di risentirsi per sedersi intorno ad un tavolo e valutare la situazione in vista della stagione 2016/2017. Pertanto, al momento tutte le varie opzioni potrebbero essere prese in considerazione dall’USBR, ma dovranno essere piazze dove si comprenda in pieno le opportunità di visibilità e di spettacolo per i cittadini che un Campionato di Serie A del secondo sport nazionale (il quale la scorsa annata sportiva aveva fatto registrare 901.000 spettatori nei palazzetti e che quest’anno si attende un dato in crescita) può offrire. Sia chiaro per tutti, però, che la Società recanatese non ha in alcun modo intenzione di sentirsi “di troppo”. Come non è sua intenzione obbligare chicchessia a compiere sforzi sovrumani nel montare e smontare il campo di gioco, operazione per altro di routine in numerosi palasport di altrettanti capoluoghi di provincia, dove convivono serenamente, senza pestarsi i piedi, realtà di basket, volley e calcio a 5 di massima serie. Nessun patema dunque per l’Assessore maceratese Alferio Canesin: l’U.S.Basket Recanati non ha mai occupato né occuperà in futuro spazi che non gli siano stati offerti o che appartengano ad altri sport o categorie. Magari l’amministratore, prima di usare toni così netti, avrebbe potuto verificare preventivamente se l’USBR avesse realmente chiesto di avere spazi al palasport Fontescodella.
La Società gialloblu, innanzi tutto, vuole tranquillizzare l’Assessore Canesin sul fatto che nessuno da Recanati ha mai bussato a nessuna “porta” maceratese, né tantomeno pensato di cacciare dal Fontescodella le locali Helvia Recina volley e Montalbano Volley, oppure le giovanili della Lube Civitanova Marche (ex Macerata). L’ipotesi era stata lanciata dalle colonne del sopracitato giornale il giorno precedente, senza per altro interpellare nessuno del Basket Recanati per verificarne le reali intenzioni.
Ottenuta splendidamente sul campo la permanenza in Serie A2 nel Playout contro Roma, uno dei primi punti da affrontare per il presidente Pierini ed i suoi collaboratori è effettivamente quello di trovare un nuovo palasport con capienza minima di 1800 posti, che possa accogliere le gare interne della prossima stagione. L’unico colloquio preliminare che al momento è stato fatto è quello con l’Amministrazione di Porto San Giorgio in occasione dell’accordo preso per la disputa al PalaSavelli dei Playout, ma senza prendere alcun impegno reciproco per il futuro; esprimendo solo l’eventualità di risentirsi per sedersi intorno ad un tavolo e valutare la situazione in vista della stagione 2016/2017. Pertanto, al momento tutte le varie opzioni potrebbero essere prese in considerazione dall’USBR, ma dovranno essere piazze dove si comprenda in pieno le opportunità di visibilità e di spettacolo per i cittadini che un Campionato di Serie A del secondo sport nazionale (il quale la scorsa annata sportiva aveva fatto registrare 901.000 spettatori nei palazzetti e che quest’anno si attende un dato in crescita) può offrire. Sia chiaro per tutti, però, che la Società recanatese non ha in alcun modo intenzione di sentirsi “di troppo”. Come non è sua intenzione obbligare chicchessia a compiere sforzi sovrumani nel montare e smontare il campo di gioco, operazione per altro di routine in numerosi palasport di altrettanti capoluoghi di provincia, dove convivono serenamente, senza pestarsi i piedi, realtà di basket, volley e calcio a 5 di massima serie. Nessun patema dunque per l’Assessore maceratese Alferio Canesin: l’U.S.Basket Recanati non ha mai occupato né occuperà in futuro spazi che non gli siano stati offerti o che appartengano ad altri sport o categorie. Magari l’amministratore, prima di usare toni così netti, avrebbe potuto verificare preventivamente se l’USBR avesse realmente chiesto di avere spazi al palasport Fontescodella.
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