Doum Lauwers: Ingiusto che ci sia ancora discriminazione all'interno della quota italiana
Il giocatore italo-belga risponde su Facebook al comunicato della GIBA
Questo il suo messaggio su Facebook: "In merito all'ultimo comunicato della GIBA riguardo l'utilizzo dei giocatori italiani, vorrei dire la mia in quanto la GIBA parla di regole e di diritto al lavoro.
In passato, assieme ad una trentina di altri giocatori italiani ma privi di formazione, ho portato l'attenzione sul fatto che, sopratutto per gli atleti tesserati prima del 30 giugno 2006 (data di introduzione del concetto di formazione) alcuni diritti acquisiti furono lesi.
È una situazione che ho più volte fatto notare al presidente della GIBA (ricordo che sono stato un contribuente per dieci anni).
Poco tempo fa è stato deliberato in consiglio federale che i giocatori stranieri con più di otto stagioni all'attivo possono giocare tranquillamente nelle minors.
Senza entrare nel merito se sia giusto o meno, penso che questa delibera abbia dato il giusto conto a chi ha deciso di impostare la sua vita e di lavorare nel sistema lavorativo del basket italiano (per utilizzare gli stessi termini del comunicato).
Onestamente mi sarei aspettato prima una delibera per chi italiano lo è a tutti gli effetti.
Tengo a ricordare quanto io sia un gran sostenitore del basket (e dello sport in generale) azzurro e del gioco "europeo" in generale e tengo a precisare che trovo perfettamente corretto e giusto l'intento del comunicato, ma dato che si parla di regole e di diritto al lavoro, non potevo non ricordare un dettaglio che crea discriminazione fra me (anche gli altri italiani ante 2006 privi di formazione come Prato, Casini o Mazzarino per esempio) e gli atleti di formazione (anche quelli stranieri..).
Secondo me è giusto che ci sia un equilibrio tra il numero di stranieri e di italiani (in Europa si vede ormai il 5+5 o 6+6) ma non trovo giusto che ci sia ancora questa discriminazione all'interno della quota italiana.
Chi fu tesserato prima del 2006 ormai è ultra trentenne e penso che sia nell'interesse delle nuove generazioni di formati in Italia che ci sia una giusta competizione con noi per migliorare.
Nelle mie 8 stagioni in serie A ho lottato contro i migliori italiani, lituani e americani quindi di ogni passaporto, era la competizione a spingermi a dare il meglio di me ma, una stagione in particolare ho avvertito che l'allenatore doveva far giocare il giocatore di formazione pari ruolo mio perché i miei minuti non erano incentivati come i suoi.
Per questo motivo mi auguro che a breve possa arrivare una richiesta dalla GIBA in federazione per una delibera/sanatoria che tenga conto di questo problema.
In quel caso sarei di nuovo felice tornare a dare il mio contributo GIBA, contributo che ho sospeso da 2 anni...
In merito all'ultimo comunicato della GIBA riguardo l'utilizzo dei giocatori italiani, vorrei dire la mia in quanto la...
Pubblicato da Doum Lauwers su Sabato 5 marzo 2016