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Serie A2 Est 12/12/2010, 13.19

Umana Venezia-AssigecoBpl Cassalpusterlengo: le ultime dai campi

PalaTaliercio, ore 18.15, Diretta Sportube.tv

Serie A2 Est

Sfida da cui diffidare per la capolista Umana Venezia, contro un’Assigeco BPL reduce da 3 ko ma sicuramente motivata, rincuorata dal ritorno di Simoncelli e che resta un delel difese più solide e organizzate del campionato. Impegno severo per il trio di USA della Reyer, Clark-Slay-Young. LE ULTIME DAI CAMPI – Formazioni al completo. Venezia ha avuto problemi in settimana ma sta smaltendo acciacchi fisici come il problema al piede per Tamar Slay, l’influenza di Meini e i guai a Ceron e Maestrello.Calvani finalmente può contare su Chiumenti e Simoncelli avviati ad una buona condizione dopo il lungo stop. LE PAROLE DEI PROTAGONISTI – In casa Reyer ecco coach Mazzon: “Dall’Assigeco è lecito aspettarsi di tutto, ha i numeri per puntare ai playoff. Noi stiamo ritrovando tutti grazie al lavoro dei medici. I guai fisici sono stati la causa di un gioco che di recente non mi ha molto soddisfatto. Partendo dell'idea che bisogna sempre rispettare gli altri ma non avere alcun tipo di timore, nel tornare a giocare in casa dopo due trasferte filate dobbiamo essere consapevoli di affrontare un'avversaria di un certo di spessore che ha i "numeri" per puntare ai play off. Anche se l'Assigeco ha perso gli ultimi tre incontri rimane una di quelle concorrenti dalle quali ci si può aspettare di tutto, come quasi sempre accade in Legadue..Probabilmente nessuno avrebbe pensato che con sei trasferte e solo quattro partite in casa avremmo avuto 18 punti. Li abbiamo meritati, ma dobbiamo continuare a mantenere imbattuto il "Taliercio": serve una grande partita migliorando la gestione dei possessi, perché il problema delle palle perse continua: questione individuale più che di gioco. Siamo tra i primi negli assist e questo vuol dire che stiamo creando, come è positivo essere tra i primi a rimbalzo. Stiamo invece tirando da due meno bene di quello che possiamo e dobbiamo fare. Mi aspetto poi qualcosa di più nel gioco spalle a canestro da parte di tutti, non solo dei lunghi”. Dall’altra parte il collega-rivale coach Calvani: “È indubbio che per noi sia veramente difficile Questo non toglie che i ragazzi metteranno sul parquet tutto per giocarsela, partendo dalla determinazione, dagli attributi, la caratteristica principale da cui deve poi discendere il fattore tecnico. Abbiamo un'identità precisa che mettiamo in primo piano, al di là di quello che può essere il risultato finale. Affrontare, dopo tre ko,  un avversario non al comando della classifica sarebbe mentalmente molto più agevole I ragazzi in ogni caso sono sempre stati all'altezza delle aspettative nell'affrontare ogni partita, specialmente fuori casa: un dato che deve far riflettere, visto che normalmente abbiamo avuto un rendimento più alto rispetto ai match casalinghi. A Venezia il nostro approccio non cambia: le sconfitte potrebbero togliere un po' di sicurezza, ma seppur non espertissimi non siamo neppure degli Juniores e ci daremo da fare nel modo giusto, sostenuti dal grande piacere di confrontarsi con i migliori del campionato. Segniamo poco? La fase offensiva funziona, a volte è il "metterla", magari con tiri aperti, che ci dà qualche grattacapo Non saremmo primi in Legadue per i tiri liberi (83.3%) se non avessimo qualità. Come siamo capaci di infilarla dalla lunetta dovremmo anche segnare i tiri dalle altre parti del campo, soprattutto quando sono costruiti nel modo giusto: servono la stessa fiducia e la massima serenità. Ritengo che la questione sia più mentale che tecnica. Il livello, individuale e di squadra, del gruppo di Andrea Mazzon non si discute: sono tutti forti, qualcuno fino a ieri giocava in Serie A o nelle coppe europee - avverte il tecnico dell'Assigeco -. Dobbiamo dare il massimo”.  I PRECEDENTI Solo quelli della stagione scorsa: 1-1. All’andata successo Assigeco 86-78 (Newell 25, Janicenocks 16), al ritorno a Mestre vittoria Umana 98-91 (Young 28, Ostler 23).  I COACH - Andrea Mazzon è tornato ad allenare la scorsa stagione nella sua città, dove è nato il 23 febbraio 1965. Ha infatti iniziato la carriera nel settore giovanile del Basket Mestre nel 1985 prima di debuttare in serie A a Verona a soli trent’anni meritandosi subito il titolo di miglior coach dall’anno e centrando subito una finale europea, la Coppa Europea, persa con il mitico Real Madrid. ma l'anno dopo è rivincita immediata e conquista al secondo tentativo e a soli 32 anni un titolo europeo guidando la Scaligera a battere , in finale di Coppa Korac , la Stella Rossa Belgrado. Da Verona alla prima parentesi europea con il Panionios Atene, cenerentola che porterà fino all'EuroLega, il rientro in Patria a Jesi prima e poi Imola, il fortunato triennio a Napoli, la seconda avventura in Grecia stavolta all'Aris che guida al ritorno in Eurolega, di nuovo in Italia, alla Fortitudo, poi un nuovo biennio ellenico ancora all'Aris Salonicco e da metà stagione scorsa, torna alla sua Reyer dopo le grandi esperienze nella massima serie oltre che nelle competizioni continentali e ai vertici del campionato greco. In Carriera - 11 stagioni con questa (7 in A1, 1 in A2, 3 in Legadue), 251 presenze, 135 vittorie (54%) - In Legadue conta 3 stagioni (Jesi, Venezia), 38 presenze, 22 vittorie (59.4%).  Per Marco Calvani l’arrivo all’Assigeco è una nuova tappa di una lunga e soddisfacente carriera iniziata già nel 1980 con “Propaganda” e Ragazzi” dei Centri Romani Basket. Dal mondo femminile del Cus Roma (1981-1983) alla serie D e C più settore giovanile della Blue Star Roma (1984-1987) con il 5° posto con la Juniores nel 1985 alla Final Eight di Cantù e il 13° l’anno successivo alle finali nazionali di Udine. La gavetta come coach della serie C e responsabile del vivaio di Termoli (1987), Blu Star (1988), Palmi (serie C), per definire l’approdo all’A1 del Messaggero Roma. Undici stagioni sotto i diversi sponsor (Teorema Tour, Nuova Tirrena, Telemarket, Calze Pompea, ARD e Wurth), con il solo intermezzo di Benevento (1993/1994) come coach delle giovanili ( 4° con i Cadetti nel 1992/1993 a Trapani) e assistente in A1 facendo esperienza anche in Korac e Coppa Italia. Subentrando a Bianchini e Pancotto diventa “head coach” rispettivamente per 6 partite le campionato 1998/1999 e 10 gare nel 1999/2000. Dal 2002 al 2005 è a Montecatini dove vince subito il campionato di B1 arrivando alla semifinale playoff di Legadue la stagione dopo. Il successo in B1 è bissato con Pesaro (2005/2006) accompagnato della vittoria in Coppa Italia. Due stagioni nelle Marche sono seguite dalla A1 con Scafati (2007) l’A Dilettanti con Trapani (2008), il ritorno a Scafati la passata stagione: subentrato a Gigio Gresta a novembre spinge la squadra ai play off. Cura ogni particolare tecnico, parla bene inglese e spagnolo. Nato a Roma il 23 febbraio 1963, è sposato con Renza e ha un figlio (Matteo) di 14 anni. In carriera conta l’ottava stagione (3 Lega A, 5 Legadue), 201 presenze, ha ottenuto la vittoria n.100 alla quarta giornata di questa stagione, ora è a 102 (51.%) In Legadue, dove arriva alla quinta stagione (prima a Pesaro, Montecatini e Scafati), 161 presenze, 89 vittorie (55.6%).

Ufficio stampa Lega Due

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E. Carchia

E. Carchia

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