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Serie A2 Est 05/12/2010, 14.38

La Snaidero contro Forlì è alla prova del nove

Garelli contro la città in cui vive e un club che ha allenato: implicazioni personali, ma sono concentrato sulla partita

Serie A2 Est

Dal quotidiano "Il Messaggero Veneto".  La Snaidero capolista, oggi nella decima d’andata di Legadue contro la Marcopoloshop.it Forlì al Carnera, è alla prova del nove. La banda Garelli, infatti, ha un serie aperta di otto vittorie di fila e può incrementare il suo record da annali del basket udinese davanti al pubblico di casa. Che si spera numeroso e caloroso ad applaudire l’inattesa primatrice del campionato, assieme alla pronosticata cocapolista Venezia. Anche se Snaidero-Forlì cela risvolti personali, il coach arancione è concentrato sulla partita che devono disputare capitan Mathis e compagni: «Gli avversari hanno tiratori e giocano anche veloce, due caratteristiche che a volte non digeriamo bene».
Amarcord. Alla vigilia, che ha visto il presidente Edi Snaidero passare al Carnera per salutare la squadra, la pressione di Garelli, bolognese trapiantato a Forlì, non è diversa dal solito: «Affrontiamo la squadra della città dove abito, una società in cui ho allenato anch’io, con nuovi soci che conosco. Ciò non aumenta le possibilità di vittoria. Ho la normale agitazione delle altre vigilie. Non escludo reazioni particolari, visto che è una gara dal sapore speciale, ma sono concentrato sugli aspetti del campo. Come ho ripetuto in settimana alla squadra, la maggiore consapevolezza dev’essere per i problemi di ordine tecnico. Io per primo ho cercato di curare soprattutto la parte tecnica della partita per dare ai giocatori tutte le informazioni possibili».
Avversari. «Forlì – spiega Garelli – ha tutti i connotati, sia individuali, dei singoli sia come tipo di gioco, per proporci caratteristiche che non digeriamo benissimo. Di solito metabolizziamo meglio squadre più simili a noi. Loro hanno tiratori e giocano in velocità, situazioni che a momenti ci sono indigeste. Temo il mix di gioventù ed esperienza».
Singoli. «Hanno – prosegue – due americani da 50 punti nel turno scorso. Licartovsky è sotto osservazione. Lo erano già Piazza e Forray a Barcellona e si sono espressi molto bene. Sono abbastanza preoccupato: Licartovsky è bravo, ha un tiro super, non ha problemi tecnici e può ritrovare la mano. Gordon ha un ruolo atipico, non sai mai come prenderlo: se lo marca uno grosso, lo porta fuori; se uno leggero, dentro. Fatte le debite proporzioni, gioca alla Charles Barkley. Wittman era a rischio taglio, ma si è messo a fare canestro, specie in uscita dai blocchi. Forlì ha due play peperini: spingono, difendono, penetrano e scaricano, a volte tirano. Ranuzzi, nell’ultimo turno in quintetto al posto di Licartovsky, è in crescita, un torello: lo sa bene Prandin che giocava con lui l’anno scorso a Ozzano. Poletti fa legna, specie a rimbalzo offensivo. Foiera è temibile in una partita singola».
Arancioni. «Come ho detto anche al presidente, che è arrivato a trovarci, la nostra settimana – annonata Garelli – è stata normale. Abbiamo gestito le situazioni sanitarie di Harrison, Truccolo, anche di Lee e Dordei senza cambiare programmi».
Capolista. «Da allenatore guardo ai roster e non alla classifica. Se confronto il nostro e il loro, mi domando chi vincerà. Dobbiamo essere tutti concentrati per fare del nostro meglio».
Carnera. «Gli appelli sono fuori luogo, ma se c’è un momento per vedere la Snaidero questo lo è. Non ci farà vincere, comunque, solo l’appoggio del pubblico». Con un pullman e auto, ne avrà anche Forlì che finora ha perso sempre in trasferta

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E. Carchia

E. Carchia

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