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Serie A2 Est 04/12/2010, 14.03

Snaidero, l’alta classifica non è una sorpresa per Prandin

Su Forlì: "Quest’anno hanno degli obiettivi diversi, hanno iniziato forse con qualche difficoltà, però negli ultimi tempi li ho visti in ripresa"

Serie A2 Est

 L’ingegner Prandin è garanzia d’alta classifica: ormai da anni, il play veneziano, che studia all’università di Trieste, è abbonato ai campionati di vertice, in qualsiasi squadra o campionato si trovi a giocare, sia Venezia, Fidenza, Ozzano o Udine. Nella Snaidero 2010-11, imbattuta da otto giornate, anche “Bobo” sta pian piano trovando spazio e responsabilità e domani, contro la MarcoPoloshop.it Forlì, punta a sfruttare non solo il suo buon momento di forma, evidenziato dai 20 minuti di media sul parquet nelle ultime partite, ma anche la sua conoscenza specifica del team romagnolo, essendo Prandin l’unico che ha affrontato Forlì nella passata stagione, vestendo la maglia di Ozzano, in serie A dilettanti.
«A dir la verità – spiega il numero 15 arancione – l’anno scorso a Ozzano le abbiamo sempre prese da Forlì, tra amichevoli e campionato. Mi fa piacere che abbiano confermato il nucleo di giocatori italiani, aggiungendo un mio ex compagno di squadra, Alex Ranuzzi. L’anno scorso rappresentavano una sorta di corazzata e, infatti, hanno fatto una grande stagione, arrivando fino alla finale dei play-off, persa con la Fortitudo. Quest’anno hanno degli obiettivi diversi, hanno iniziato forse con qualche difficoltà, però negli ultimi tempi li ho visti in ripresa».
Che tipo di basket pratica la formazione romagnola?
«Il loro allenatore predica soprattutto un gioco in velocità: in A dilettanti puntava quasi sempre su quintetti bassi, sfruttando tanto l’uno contro uno, provando ad andare a canestro già dai primi cinque secondi dell’azione e comunque sempre accelerando. Nella versione da Legadue, avendo in squadra un giocatore da post-basso come Gordon, hanno la possibilità di giocare anche a ritmi più bassi, appoggiando spesso il pallone sotto canestro».
Come sta andando l’adattamento di Prandin alla Legadue?
«Ho incontrato delle difficoltà che non mi aspettavo, nella ultime partite sono andato bene, ho giocato un po’ di più e spero di andare sempre meglio».
Il fatto che ovunque lei giochi, la squadra si ritrovi ai primi posti della classifica è un bel dato da interpretare.
«Ne parlavo con mio padre giusto pochi giorni fa: con Venezia avevo sempre fatto campionati da vertice, poi sono andato a Fidenza e siamo arrivati quarti, l’anno scorso a Ozzano siamo finiti terzi e qui a Udine siamo in testa. In tutta sincerità: spero che la cosa continui».
In campo va alla grande e sui libri universitari?
«Ho già dato due esami alla facoltà di ingegneria informatica e ne sto preparando un terzo. Il mio obiettivo è darne uno al mese: è dura, ma ci proviamo».

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E. Carchia

E. Carchia

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