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Serie A2 Est 28/11/2010, 21.24

MarcoPoloShop.it sprint vincente con un po' d'ansia

La Trenkwalder Reggio Emila non c'è nei primi 20', poi rimonta: 79-76. Gordon (26) e Wittman (24) fanno la differenza

Serie A2 Est

Finale folle. Esulta Forlì, si morde le dita Reggio Emilia che, soprattutto dovrà dar conto del suo brutto approccio , anche se nella ripresa da tutto e dimostra che i mezzi ci sono. Ma questo probabilmente a Reggio farà arrabbiare ancora di più. Partita bella e schizofrenica, quasi folle. Del resto sono due squadre fatte così. Tutta istinto, corsa e aggressività la MarcoPoloShop.it, ancora da decifrare e da assemblare, con un equilibrio e un'identità che rispecchino il suo vero valore, la Trenkwalder. Successo sofferto più del dovuto di Forlì che si complica la vita, ma successo meritato. La Trenkwalder forse voleva provare l'emozione contraria dopo tante rimonte subite e partite vinte e poi perse, ma ha sbagliato i suoi conti e alla fine non riesce a fare quello che di solito subisce. Gordon e Wittman fanno la differenza. Il lungo più...piccolo del campionato fa il vuoto in area e spopola: in 30' 26 punti e 11 rimbalzi (8 in attacco, pesano di più), 12/16 da due, 0/2, 2/ 3 ai liberi. Il figlio di cotanto papà ex ottimo giocatore NBA finalmente gioca da leader e fa i canestri che contano. In 35' 24p, 6/15, 2/6, 6/7, anche 8 rimbalzi e 5 recuperi, prestazione globale e convincente. Buono anche
l 'apporto di Piazza e soprattutto Ranuzzi (ottima difesa) anche se i numeri non lo dicono. Per Reggio vanno tutti a strappi anche se alla fine 5 in doppia cifra dimostrano quanto talento ci sarebbe. Alla fine il migliore è sempre lui, Frosini, che invecchia ma è di esempio a tutti: 13 punti (il canestro del -1 capolavoro di grinta) e 5 rimbalzi in 27', Fultz si sveglia dopo il the (12p in 26', 3/5, 1/ 2, 3/5, 7 perse e 2 assist), Frassineti invece quando vince le emozioni ma è giustificabile (12p in 28', 4/6, 1/ 4, 1/1, 3 perse), Smith (11p, 2/3, 0/2, , 7/9, 5 recuperi) e Beck (10p, 1/3, 2/4, 2/2, 3 perse) alterni, ma meglio il primo del secondo, con l'attenuante delle cattive condizioni. Valenti ci da ma non sempre con successo (comunque 8 rimbalzi, 4/6 da due), Salvi fa due anti sportivi e rimbalzi in 13', forse avrebbe dovuto essere più duro in altre cose, specie sotto canestro contro lo scatenato Gordon), Slamnina ancora indietro e impalpabile (0 punti in 16').
LA CRONACA
Fino alla palla a due nei cervelli e nei cuori di Alex Finelli, Giampaolo Di Lorenzo e Matteo Frassineti probabilmente il film di emozioni recenti ed indimenticabili si sarà ripetuto all'infinito. Si ritrovano i due coach di quella sfda bellissima che è stata l'anno scorso quella tra FulgorLibertas e Fortitudo. Le immagini di quei secondi finali dell'ultimo atto ancora fresche nella mente: il canestro di Maleventura, bello e impossibile, anche fortunato come serve agli audaci, che toglieva a Forlì una promozione che a quel punto aveva forse meritato e la consegnava a quella Bologna biancoblù che, sul campo, non aveva mai mollato, tradita poi dal suo proprietario che, con insistenza certosina, ha rovinato e distrutto tutto quello che era stato fatto. L'ultima volta qui, al PalaCredito, erano attimi di amarezza per Di Lorenzo, e di gioi incontenibile anche per un tipo misurato come Finelli, in piedi sul tavolo dei giudici ad esultare con la sua gente. Poi, si è rovesciato tutto. Forlì, in fondo giustamente, in Legadue, la Effe all'inferno senza ritorno, e uno dei protagonsti migliori di un duello che ha acceso tutta la stagione, Matteo Frassineti passato a Reggio Emilia: troppa l'amarezza per un oche qui ci è nato e questa maglia l'ha vestita da ragazzino, per una promozione in mano, troppa la voglia di mettersi alla prova per un salto di qualità in un campionato superiore, troppo lunga l'attesa di quello che poi il tempo avrebbe restituito. E così, oggi, Matteo è qui, davanti al suo club e la suo polo, con un'altra maglia addoso. Chi l'avrebbe detto, ma alla fien tutti hanno ottenuto quello che volevano, Forlì e il suo “burdel”. Emozione ed applausi meritati e profondi si mescolano, poi è il momento di una sfida delicata che alla FulgorLibertas occorrerebbe vincere per confermare i progressi e solidificare la classifica che porta all'obiettivo salvezza, alla Reggiana invece, dopo un avvio da montagne russe, servirebbe per dare corpo alla risalita verso l'alto cercata con l'arrivo di coach Finelli
Primo quarto – Di Lorenzo affida al suo USA Wittman il compito di marcare il figliol prodigo tornata da avversario, Frassineti, mentre in regia il duello è di scuola fortitudina, tra Ale Piazza, la... formica atomica come lo chiama lo speaker di Forlì, e Robert Fultz, entrambi cresciuti nel vivaio biancoblu. Primo strappo ad opera della MarcoPoloShop.it e soprattutto di Lorenzo Gordon, che rende centimetri ma non forza fisica al giovane Cervi. 10-3 dopo 3'30 con 7 punti del pivot...basso di Forlì. Squadre che ragionano poco e corrono molto, ritmi da vertigini. Il primo canestro dell'ex arriva dopo 4'17 che, 50” secondi dopo, fa il bis ed avvicina Reggio Emilia, 10-9. Finelli inizia le rotazioni nel suo folto reparto esterni, dentro Smikt per Fultz, ma per ora Piazzino ha ritmi che i suoi pari ruolo avversari faticano a tenere e Gordon va a nozze. 16-11 a 3'35 dal primo stop. Entra Frosini e battezza subito la difesa romagnola che, nel frattempo, ha chiamato in panchina Gordon per Foiera. Entra anche Slanina per Beck: sono davvero tanti a disposizione di coach Finelli gli uomini del reparto dietro, nel tempo potrà diventare una forza ma ora si è ancora alla ricerca dell'equilibrio. Di Lorenzo alterna Piazza con Forray, le sue due moto da corsa, una tripla di Wittman da il massimo vantaggio forlivese: 21-13 a 1' dalla prima sirena, ma Smith, rapidissimo replica con un 2+1, beffando Forray. Una palla persa da Licartovsky che cerca un palleggio dietro la schiena e trova il furto vincente di Valenti, un'altra forzatura di Forlì, l'ultimo tiro è per Smith: sarebbero le mani giuste, ma l'USA di Reggio fa ferro pieno e finisce il primo quarto 21-18
Secondo quarto – Wittman prende subito il fucile come da sua biografia e fa la tripla del suo 11mo punto, altrettanto bravo Fultz con un canestro dai 6.75 sulla sirena dei 24”, ma il biondo Usa figlio d'arte insiste e fa 13, poi Poletti ruba in difesa e Forray chiude in arcobaleno a campo aperto: 28-21 dopo 1'33. Entra anche un altro ex, stavolta di Reggio Emilia, Luca Campani, arrivato ora in Romagna ed il duello che lo attende è contro il suo ex compagno Riccardo Cervi, bambini contro. Foiera sbaglia, risbaglia e al terzo tentativo, concesso da una difesa inerme a rimbalzo, fa il canestro del +8 e poco dopo fa lui l'...assist per Forray, quando magari ti aspetteresti l'inverso. Forlì aggressiva come serve per esaltare il suo gioco veloce in campo aperto da cui trae spinta anche Ranuzzi che segna il 37-25 a 5'38 dall'intervallo lungo. Beck saluta l'ingresso ritardo dei tifosi reggiani con una tripla, ma risponde alloo stesso modo Ranuzzi che poi ruba e va in contropiede per il suo settimo punti di fila: 41-28 a 4'13. Salvi peggiora la frittata che fa odore di strinato di Reggio Emila con un fallo anti sportivo, Campani si prende la soddisfazione di fare i due liberi, dopo il possesso a metà campo sbaglia Ranuzzi ma fa canestro su rimbalzo offensivo Gordon: 45-28 a 3'45. Smith prova a mettere una diga, poi Licartovsky perde un latro pallone gigioneggiando a vuoto, finendo per non liberarsi del pallone e facendo finire i 24”, ma Reggio spreca ancora, Poletti sbaglia, ma c'è sempre Gordon a fare il vuoto e colpire sotto le plance: 47-30 a 1'50 dalla seconda sirena. Ranuzzi attacca in vericale l'area e stavolta si prende la dura stoppata di Frosini, ma Forlì con soli 2” fa canestro sulla rimessa con Poletti, la Trenkwalder sbanda e finisce a -19 a 45” con due liberi a segno di Wittman. Ancora una stoppata di Frosini, stavolta a Poletti, e poi Ale chiude dall'altra parte, a tentare di dare l 'esempio alla sua stordita truppa. Ultimi 11”, palla per la Marco Polo, la difesa reggiana ne fa una giusta, raddoppia piazza che trova solo un passaggio per un tiro da lontanissimo di Gordon: ma sulla sirena il fardello della Trenkwlader resta pesante, 51-34. Mattatori del primo tempo Gordon con 13 punti e 5 rimbalzi (4 offensivi) in 10', Wittman che, finalmente fa quello per cui è stato preso, canestro (15p in 16', 2/5, 2/2, 5/5) e Ranuzzi volitivo com'era a Ozzano ( 6p e 4vrecuperi in 14'). Per Reggio, poco da segnalare sia a livello individuale che di squadra: il 57% da due e il 33 da tre non sarebbe neanche male, ma la difesa, i rimbalzi e le perse (15) sono una zavorra che ammazza. Intervallo per meditare per gli uomini di Finelli: sai mai che dopo tante rimonte subite, stavolta non vada al contrario...Per Forlì, invece, una pausa di soddisfazione ma anche di attenzione per evitare di disfare quanto fatto di buono. 50% da due, 43% da tre, 100% ai liberi (10/10), + 5 ai rimbalzi, 15 recuperate e solo 9 perse, davvero ottimo.
Terzo quarto – Di Lorenzo ribadisce lo starting five, Finelli quasi: unica variante Smith per Fultz. Contnua diluviare su Reggio i primi tre punti della ripresa li fa ancora Gordon, 54-34. ci mette una tripla Beck, poi ne sbaglia una al possesso successivo, alla Trenkwalder servirebbero minuti veri di continuità. Finelli chiede più difesa di squadra su Gordon e guarda caos nasce un anticipo difensivo per un passaggio improbabile, poi Beck va a bucare
l 'area in sottomano e porta i suoi a -14, ma c'è subito Gordon a punire due volte di fila: la seconda su tiro di Wittman che non prende il ferro il lui trasforma in un fantastico tap in rovesciato: 58-40 di nuovo tutto come prima. Valenti perde palla per un passaggio lezioso, torna Fultz, Forlì spara salve due volte di fila da tre (Foiera e Wittman) ma Beck va a fare fallo in attacco e la Marco polo è più reattiva da ogni punto di vista, anche quando le percentuali calano. Furto di Piazza, lancio lob, Gordon raccoglie e acrobaticamente segna di uovo il +18, 60-42 a 2'30. C'è il quarto fallo di Piazza, entra Forray ed anche Lestini da lungo assente e acclamato dalla folla, il talento procura a Smith falli e liberi: ne infila 6 di fila, 60-48 a 1'30 dal terzo stop. Reggio ci mette più difesa, Forlì non è squadra capace di speculare e il rischio è sempre dietro l'angolo, tiretto di Lestini, fallo di Foiera, Salvi fa i liberi dell'insperato, per come si era messo questo terzo quarto, -10. Forlì fa due cosacce in attacco, con passaggi improbabili, ma Smith sbaglia una tripla aperta dopo una delle più belle azione per circolazione di palla della sua squadra: avrebbe potuto cambiare davvero faccia, e psicologia, al match. Ma ora la Trenkwlader è in agguato, pronta ad approfittare di eventuali cali e peccati di leggerezza della giovane Marco Polo.
Ultimo quarto – Lestini tira da lontanissimo e Foiera salva spazzando a rimbalzo, ma Forlì non è lucida e Reggio Emilia ora è stretta e compattai n difesa su Gordon che perde maniglia e palla. Grande cavalcata di Fultz che lascia surplce Forray, Wittman ci mette una bella pezza e segna dopo un lungo incubo, ma Fultz batte ancora Forray, segna e prende anche il quarto fallo dell'avversario: 62-55 a 8'20 dalla fine. Torna dentro Ranuzzi per Lestini, Forray forza un passaggio cieco in penetrazione e il canestro in contropiede che rimette Reggio pienamente è proprio di lui, l'amatissimo Matteo Frassineti da Forlì: 62-57 a 7'48. Salvi però su una finta di Poletti commette il suo secondo anti sportivo e deve lasciare il campo: il lungo della Marco Polo però fa 0/2 ai liberi, ma Forlì trova un bel gioco a due Wittman -Gordon sulla rimessa, 64-57 a 7' dallo stop definitivo. Scarico di Slanina e classico uncino di Frosini, scambio di perse tra Wittman e Frassineti, ritorna Piazza ed esce Forray, ma Forlì gioca palla meno bene e costringe proprio Piazza a un tiro improbabile. Reggio va a -3 con Frosini, ma c'è una tripla siluro di Wittman – di quelli che valgono doppio -, prova a imitarlo senza riuscirci Fultz e dall'altra parte Gordon segna di rapina, il PalaCredito respira e incita la truppa Fulgor: 68-61 a 4'04. Piazza ci mette un'altra bella spinta, ma Reggio lotta e lucra liberi e torna a- 5, passi di piazza ed anche di Frassineti, si gioca di nervi. Sono saldi quelli di Wittman che fa 21 e 72-65 a 2'10, dall'altra parte Beck sbatte contro una buonissima difesa di Ranuzzi che lo costringe a fare passi a 1'54 e i l PalaCredito viene giù per l 'urlo dei tifosi di casa. Ma... il basket non da mai tregua di emozioni: grande tripla di Frassineti a 110, Wittman però è di ghiaccio ed è il fattore che a Forlì attendevano, ma ancora Frasso – quoque tu – prende il coraggio a due mani e fa un'azione da 2+1, 74-71 a 53”. Fallo della difesa reggiana a 35”, ma Forlì si complica la vita facendo infrazione sulla rimessa: si va di là, sbaglia Frassineti la bomba, Frosini lotta da vecchio leone e in due tempi strappa il pallone a rimblazo e segna dall'angolo: è il -1 a 22”. Due liberi per Piazza a 16”, ne mette uno: 75-73. La Marco Polo sceglie di fare fallo, in lunetta Fultz a 13”: 2/2 ed è parità. Anche Reggio ferma il cronometro, fallo di Smith su Piazza a 8”: anche per lui, 2/2. Stillicidio di falli, Forlì sceglie ancora di fare fallo a 5”: sempre su Fultz che stavolta sbaglia il primo ed anche il secondo, probabilmente apposta per tentare di andare a rimbalzo ma c'è fallo di Frosini a gioco fermo. Dall'altra parte anche Wittman non mette il primo, fa il secondo ma il cronometro è rimasto fermo a 5”. Subito fallo, ed è il quinto, di Piazza: Smith anche lui, però, smentisce la sua storia e fa solo 1/ 2. Fallo ancora su Licartovsky a 2” ed anche il ceko ne mette solo uno: rimbalzo nelle mani di Fultz che prova il tiro della disperazione e quasi lo mette da due metri prima della metà campo. Il pubblico rimane con il fiato sospeso per un attimo, poi lancia l'urlo di liberazione. La Marco Polo vince e prende due punti alla unga meritati che peseranno tantissimo nella lotta salvezza. Reggio nella ripresa ci ha messo tutto, ma Finelli chiederà conto del perchè di un approccio morbido. Però la reazione è un dato da cui ripartire. Partita bella e pazza, sono due squadre fatte così.

 

Ufficio stampa Lega Due

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E. Carchia

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