Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A2 Est 24/09/2015, 17.46

Grande entusiasmo alla presentazione della Scaligera Verona

Tanti applausi, in una grande cornice. Il sipario sulla stagione della Tezenis Verona s’è alzato nel tardo pomeriggio di mercoledì sera, 23 settembre

Serie A2 Est
Tanti applausi, in una grande cornice. Il sipario sulla stagione della Tezenis Verona s’è alzato nel tardo pomeriggio di mercoledì sera, 23 settembre, dopo settimane di lavoro e test, da SignorVino in Valpolicella, alla presenza di autorità e gente di sport, in una location spettacolare nell’occasione colorata di giallo e blu.

«Bisogna ringraziare il signor Veronesi in eterno – le prime considerazioni di Gianluigi Pedrollo, presidente della Scaligera Basket – per quello che sta facendo per la pallacanestro a Verona. Lo ripetiamo tutti gli anni, ma è vero. Per fare sport a questi livelli ci vuole un aiuto e il suo è fondamentale. Devo vedere bene la squadra prima di giudicarla. L’ho vista in allenamento e ho notato grande voglia di correre e tanta energia. La squadra sta crescendo bene e il precampionato è andato come speravamo».

«Di fronte ad un campionato con così tante squadre – ha evidenziato il vicepresidente Sandro Bordato – la prima cosa che verrebbe da dire è “prima salvarsi”, come dicono ogni anno nel calcio. Scherzi a parte, sappiamo ovviamente che non è così e che non possiamo nasconderci dietro un dito. Sarà una stagione stimolante e difficile – ha spiegato Bordato – come del resto lo è stata gli anni scorsi. Abbiamo sempre avuto la voglia di arrivare in fondo e dare il massimo e sarà così a maggior ragione anche quest’anno. Bisognerà arrivare nella forma giusta quando si presenterà il momento decisivo. Di sicuro trentadue squadre per una sola promozione sono oggettivamente tante. Ci vorrà anche il fattore fortuna, come sempre, ma bisognerà soprattutto dimostrare il nostro valore sul campo perché la fortuna aiuta gli audaci. Sarà importante trovare continuità».

«Le sensazioni per questa stagione sono ottime e non potrebbe essere diversamente. Quando inizia una nuova avventura all’inizio è necessario crederci. Ormai – ha commentato Matteo Muraro, direttore commerciale e responsabile delle sponsorizzazioni sportive del Gruppo Calzedonia – abbiamo creato un sodalizio che dura da otto anni e abbiamo voglia di prenderci qualche bella soddisfazione perché l’appetito vien mangiando. Penso che il rapporto tra noi e la Scaligera si sia evoluto in maniera positiva. In azienda si parlava poco di basket, ma negli anni abbiamo iniziato a conoscere e ad imparare da questo sport ricco di valori interessanti per noi. Inoltre è una realtà che vogliamo aiutare nel nostro territorio. Un manager d’azienda deve innanzitutto essere un allenatore perché, proprio come un coach, il suo compito è capire le proprie persone e motivarle ogni giorno. La partita più bella nel mio lavoro? Quella che si giocherà domani. Bisogna sempre guardare avanti ed è per questo che la sfida più interessante è sempre quella che abbiamo di fronte a noi. Se io allenassi una squadra di basket vorrei che i miei uomini giocassero in modo totale. Dovrebbero lottare su ogni palla, crederci sempre, senza mollare mai. Si può parlare di senso di urgenza anche in azienda? Certo, deve animarla tutti i giorni, in positivo e mai in negativo. Non bisogna mai arrendersi e bisogna sempre avere la voglia di migliorarsi, tutti i giorni, anche e soprattutto di fronte alle sconfitte. Da questo punto di vista mi trova perfettamente in sintonia col pensiero di coach Marco Crespi».

«Quest’anno – le prime parole di Alberto Bozza, assessore allo sport del Comune di Verona – cercherò di essere presente al palazzetto perché credo che sia doveroso sostenere questa squadra e anche le autorità e il comune devono fare la loro parte. Quest’anno dobbiamo stringerci tutti assieme a tifare la squadra perché potrebbe regalarci qualche sorpresa. L’importante comunque è scendere sempre in campo con la voglia di giocare e di far bene e con l’orgoglio di rappresentare Verona. Bisogna puntare sempre in alto. Poi quello che arriva, arriva. Questa società negli anni ha imbastito un progetto, ha programmato facendo sforzi e investendo molto per raggiungere degli obiettivi. È giusto che si creda nel lavoro svolto nel corso degli anni e nell’impegno profuso in questa stagione da tutti, anche da un allenatore che ha scelto di venire a Verona proprio come una scommessa e un investimento. Che importanza ha l’esempio della Tezenis? Questa squadra rappresenta una delle eccellenze dello sport veronese. La storia che ha alle spalle è un insegnamento ai giovani. Anche per questo dobbiamo ringraziare il lavoro straordinario del presidente e di tutta la società. Credo che molti ragazzi si stiano appassionando alla pallacanestro anche grazie a loro».

«Penso che la migliore qualità di questa Tezenis sia il gruppo, nonostante il poco tempo che fino adesso ha passato assieme. Questo vuol dire – ha sottolineato Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica della Tezenis Verona – che il lavoro dello staff tecnico è stato notevole. Creare un’amalgama in così poco tempo è un’operazione complessa. I giocatori stanno seguendo benissimo tutte le direttive del coach e per adesso siamo sulla buona strada. Che appeal ha il marchio Tezenis? Questo nome attira perché è sinonimo di serietà e sicurezza. Qua, come dovrebbe essere sempre, si è sempre certi di ricevere lo stipendio a fine mese perché siamo una società seria. Che campionato sarà? È un mistero. Lasciamolo dire ai nostri tifosi. Nelle scorse stagioni abbiamo fatto delle dichiarazioni che poi sono finite male. Quest’anno lasciamolo dire a loro dopo aver visto in azione la squadra».

«Chi allena – il pensiero di Marco Crespi, coach della Tezenis – sogna sempre di farlo in una situazione dove ci sia sempre l’ambizione del risultato e dove si possa scegliere il metodo con cui crescere giorno per giorno. Dal primo dei miei colloqui con Verona ho incontrato una proprietà e un direttore sportivo che vogliono solo parlare di basket. Questo è tutto quello che volevo. In questo primo periodo in città mi sono trovato bene. Ovunque vada ad allenare i miei territori sono casa mia, la palestra e l’ufficio. Qua ho imparato a conoscerli perché c’è molto da lavorare, soprattutto in questa parte iniziale di stagione. Stiamo allenando un gruppo di persone, prima ancora che di giocatori. Il senso di urgenza? È un modo di vivere la vita professionale di ogni giorno. Nello sport abbiamo situazioni completamente da evitare o sbagliate. Quando vinci tendi a rilassarti, quando perdi è tutto da buttare. Il senso di urgenza serve ad evitarle. È un modo per chiedere a sè stessi, ogni giorno, un modo per essere ambiziosi».
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • Plazareal 25/09/2015, 21.15 Mobile

    Entusiasmo contagioso anche nei commenti di questa news...:D