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Serie A2 Est 23/11/2010, 09.50

Rabbia Scaligera, quel maledetto ultimo tiro

Ricordiamo nella storia della scaligera come è andata a finire quando le partite si sono decise all'ultimo minuto

Serie A2 Est

Su 562 partite in serie A (278 vittorie, 284 sconfitte), inevitabilmente capita di perdere qualche partita all'ultimo tiro. L'ultima volta, prima di sabato scorso (canestro vincente di Mathis a due secondi dalla fine) era accaduto in Muller-Cantù, nel campionato 2001-2002, quando McCollough, a meno 0"59 dalla sirena, aveva infilato il canestro che evitava il tempo supplementare (84-86).
L'ultimo tiro dà sempre forti emozioni. In un attimo si decide tutto, pochi secondi bastano per passare dalla gioia allo sconforto e viceversa. Quando si perde all'ultimo tiro rimane tanta amarezza dentro perché si ha sempre la sensazione di un'occasione perduta. 
A volte è la prodezza di un avversario, altre volte l'errore di un gialloblù a mettere il sigillo al risultato. La Scaligera ha pagato più volte, nella sua storia, negli ultimi istanti delle gare. 
Ecco quelle rimaste nei ricordi, con l'augurio di poter citare presto i precedenti delle vittorie all'ultimo tiro.
LA PRIMA IN A. La prima volta risale alla stagione 1983-84, guarda caso proprio contro Udine, ma al «Carnera» non al PalaOlimpia. È la terza giornata e la Vicenzi di Bruno Arrigoni ha a portata di mano la prima vittoria. A meno 42" è avanti 96-97. 
Ha anche la palla in mano, ma Byrnes sbaglia, la Gedeco serve prontamente Dalipagic, marcatissimo, e lui scarica su Hardy che infila all'ultimo secondo per il 98-97.
Clamoroso è, poi, l'episodio a Reggio Calabria con la Vicenzi che, solo nello spogliatoio, viene a sapere che il suo canestro della vittoria è stato annullato dagli ineffabili arbitri Teofili e Vassallo (74-73).
Nel 1986-87, la Citrosil conquista il supplementare con una bomba di Arrigoni all'ultimo secondo, ma poi perde. 
Nel 1988-89, a Gorizia (quinta di andata), Moretti sbaglia il tiro vittoria, Dalipagic cattura il rimbalzo, ma manda la palla sul ferro. 
All'overtime decide un gioco da tre punti di Bullara, che poi sarà gialloblù (101-98).
DECIDE DAWKINS. Nella stagione 1989-90, alla 29esima giornata, la capolista Ipifim Torino vince 88-89 al palaOlimpia con un canestro di Darryl Dawkins a 28" dalla fine (e Brusamarello sbaglia il passaggio per il possibile ultimo tiro). A Napoli, sull'84-82, è Russ Schoene a fallire, a meno 34", il canestro del possibile supplementare (e della possibile promozione in A1 con un anno di anticipo).
Nel campionato 1990-91, c'è una delle più clamorose sconfitte della Glaxo di Bucci. Si gioca a Pavia (16esima giornata), Oscar esce a 5" dalla fine per quinto fallo e Kempton fa i due liberi del 116 pari. Pavia ha in campo solo quattro giocatori contro cinque, per i gialloblù sarebbe facile vittoria all'overtime. Invece, Pavia segna con Zatti all'ultimo secondo (118-116). Alla 18esima, a Bologna contro l'Aprimatic (Fortitudo), Dalla Mora firma ad una manciata di secondi dalla conclusione il canestro del supplementare dove Bologna vince 101-97.
IL SORPASSO DI GENTILE. Nel 1991-'92 Caserta vince al PalaOlimpia 74-77 con Nando Gentile che, a meno 11", sorpassa con fallo e «uno più uno» dalla lunetta. Nel 1992-93, a Cantù, Montecchi con otto secondi a disposizione rende vana la tripla del sorpasso di Henry Williams (81-80). 
Al PalaOlimpia contro la Scavolini Pesaro, con 19" a disposizione, Williams sbaglia la bomba del supplementare e la gara si piega sull'83-86. 
A Trieste, ancora Nando Gentile «gela» i gialloblù con una tripla all'ultimo secondo che evita l'overtime (71-68). La Glaxo cede al PalaOlimpia dopo due tempi supplementari contro Pistoia (105-107): Williams dopo il sorpasso di Forti, cade palla in mano a meno 6" e commette fallo su Della Valle.
Nel 1994-'95, sull'81-80 a Trieste, non entra il tentativo da tre di Williams a 17" dalla sirena. Nel 1995-96, è Petruska, a Varese, ad annichilire la Mash a sei secondi dalla fine (91-90). In Mash-Buckler, sul 108-109 all'overtime, Iuzzolino cade in «passi» a meno 11". 
SPRECATI OTTO PUNTI. Il finale di Mash-Benetton, alla prima di Melillo (1996-97), è da ricordare: i gialloblù hanno 8 punti di vantaggio a meno 15", ancora tre punti a meno 6"15 con palla a Verona che non la sfrutta, la Benetton va in rimessa a meno 1"13 e Niccolai scarica la tripla del supplementare dove la Benetton vince 89-91 con due tiri liberi dell'ex Henry Williams a meno 2"49. 
Al PalaOlimpia, contro la Kinder (88-90 dopo un supplementare), Abbio infila i liberi a meno 10"06, Gaines sbaglia l'ultimo tiro a meno 5"51. 
A Pistoia, decide Taylor a 4" dalla sirena (75-73).
Nel 1997-'98 Sigalas fa felice Marcelletti, passato a Milano, con la bomba (dopo 0-7 da tre) all'ultimo secondo che punisce la Mash di Mazzon. Danilovic sorpassa a meno 3"85 in Kinder-Mash 74-73. 
La Muller 1998-99 perde in casa con Rimini per due tiri liberi di Tusek a meno 4"57 e poi, in trasferta, ancora con Rimini per rimbalzo offensivo e due liberi di Granger a meno 3" (sarà 83-82). 
Nel 1999-2000 Milosserdov esce da una partita grigia con il canestro vincente negli ultimi nove secondi in Reggio Emilia-Muller 90-88 e Santiago, a Varese, infila il 66-64 a 1'30" dalla sirena. Ancora Rimini è deleteria per Verona: al PalaOlimpia, Sekunda cattura il rimbalzo offensivo e infila a meno 5" (72-73). 
Infine, nel 2000-2001, una bomba dell'ex Iuzzolino a sei secondi dalla fine, dà la vittoria all'Adecco Milano, al PalaOlimpia, contro la Muller di Pippo Faina (92-95).

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E. Carchia

E. Carchia

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