Caso Fortitudo-FIBA, Muratori: 'Ci ridiano i Nas o ci paghino debiti'
Il presidente della controllante Bologna 1932 suggerisce le possibili soluzioni al caso creato dalla sentenza FIBA che blocca il mercato straniero della Fortitudo Bologna
Il mondo della Serie A2 è stato scosso ieri dalla notizia del blocco del mercato straniero per l'attuale Fortitudo Bologna, in seguito alla sentenza FIBA sulla vertenza da 350 mila € aperta dal coach israeliano Sharon Drucker nei confronti della vecchia Fortitudo di Sacrati. Una sentenza che impedisce alla neopromossa di coach Boniciolli di tesserare atleti provenienti da federazioni estere, bloccando così l'ingaggio di Jonte Flowers (ma non dell'altro americano Ed Daniel, che già l'anno scorso ha giocato in Italia).
Il portale bolognabasket.it riporta stamattina l'intervista, pubblicata oggi da "Il Resto del Carlino", a Gianluca Muratori, presidente della controllante Bologna 1932: "O ci ridanno il milione di euro di premi Nas trattenuti dalla Fip oppure con quei soldi ci pagano coloro che non sono soddisfatti dal fallimento della vecchia Fortitudo", il succo del discorso di Muratori per uscire dall'impasse, dopo aver riaffermato la mancanza di continuità con la vecchia società.
"La FIBA parla di continuità sportiva? E’ la stessa federbasket a smentire questa comunità: i premi di addestramento della Fortitudo di Sacrati, prima radiata dalla FIP e poi fallita in tribunale, non sono in alcun modo riconducibili alla 103 e in nessun modo estensibili ad una compagine societaria completamente divera. Vorrei anche ricordare che i trofei di quel club non sono di nostra proprietà. Sa che fine hanno fatto i soldi dei NAS della Fortitudo di Sacrati? Dal 2010 li trattiene la federazione. Ma c’è anche un’altra questione. Perchè a distanza di 5 anni, col fallimento chiuso, ci creano questo problema pur sapendo che noi abbiamo codice di affiliazione diverso, partita IVA diversa e anche nella composizione societaria siamo una cosa completamente diversa, pur sapendo che i trofei non sono nostri? Questa vicenda sfavorisce economicamente e sportivamente la Fortitudo 103 che già deve giocare due gare fuori Bologna per la squalifica del campo.
Come se ne esce? Delle due l’una: o ci ridanno i soldi dei premi NAS della Fortitudo trattenuti dalla FIP, e parliamo di oltre un milione di euro, o con quei soldi ci pagano tutti coloro che non sono stati soddisfatti dal fallimento della vecchia Fortitudo, lasciandoci iscrivere immediatamente gli americani, senza causarci altri danni".
Questo il link per l'articolo completo.
Il portale bolognabasket.it riporta stamattina l'intervista, pubblicata oggi da "Il Resto del Carlino", a Gianluca Muratori, presidente della controllante Bologna 1932: "O ci ridanno il milione di euro di premi Nas trattenuti dalla Fip oppure con quei soldi ci pagano coloro che non sono soddisfatti dal fallimento della vecchia Fortitudo", il succo del discorso di Muratori per uscire dall'impasse, dopo aver riaffermato la mancanza di continuità con la vecchia società.
"La FIBA parla di continuità sportiva? E’ la stessa federbasket a smentire questa comunità: i premi di addestramento della Fortitudo di Sacrati, prima radiata dalla FIP e poi fallita in tribunale, non sono in alcun modo riconducibili alla 103 e in nessun modo estensibili ad una compagine societaria completamente divera. Vorrei anche ricordare che i trofei di quel club non sono di nostra proprietà. Sa che fine hanno fatto i soldi dei NAS della Fortitudo di Sacrati? Dal 2010 li trattiene la federazione. Ma c’è anche un’altra questione. Perchè a distanza di 5 anni, col fallimento chiuso, ci creano questo problema pur sapendo che noi abbiamo codice di affiliazione diverso, partita IVA diversa e anche nella composizione societaria siamo una cosa completamente diversa, pur sapendo che i trofei non sono nostri? Questa vicenda sfavorisce economicamente e sportivamente la Fortitudo 103 che già deve giocare due gare fuori Bologna per la squalifica del campo.
Come se ne esce? Delle due l’una: o ci ridanno i soldi dei premi NAS della Fortitudo trattenuti dalla FIP, e parliamo di oltre un milione di euro, o con quei soldi ci pagano tutti coloro che non sono stati soddisfatti dal fallimento della vecchia Fortitudo, lasciandoci iscrivere immediatamente gli americani, senza causarci altri danni".
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P. De Persis
@paolodepersis
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