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Serie A2 Est 12/11/2010, 21.20

Marco Polo, l'amico ritrovato Bertolazzi

Dalle colonne del quotidiano " il Corriere di Romagna, l'ex biancorosso afferma: "Di Lorenzo mi ha insegnato tanti trucchi"

Serie A2 Est

 Non tutti gli ex sono uguali. Questo nella storia recente della pallacanestro forlivese è tantopiù vero se il pensiero corre a domenica prossima e al ritorno da avversario di un ragazzo di 31 anni che in città e dentro la Fulgor ha lasciato una traccia importante. Non è la prima volta che Matteo Bertolazzi gioca contro quella Forlì in cui ha militato  sino al 2003-2004: lo ha fatto vestendo la maglia di Pistoia e poi quella di Vigevano, ma ora torna in casacca Casalpusteriengo in una cornice nuova, in un PalaCredito e in una Legadue che lui stesso ambiva a raggiungere da play della
Fulgor Libertas. Casomai assieme al compagno di reparto e amico fraterno Giampaolo Di Lorenzo. «Eh sì, quando arrivai ancora "bambino" alla Fulgor, per noi dell'oratorioSan Luigi, per noi dei bassifondi della B2, calcare quel parquet come facevanoi ragazzi della Montana era un sogno - ammette Matteo - oggi sono ultra,
ultra, ultra felice che la società vi reciti da protagonista. Lo meritava da anni e l'ha meritato ancor piùdopo la stagione scorsa quando, sul campo, aveva ben più diritto di accedervi rispetto alla Fortitudo». Il pensiero del play parmense vola rapido agli amicidi ieri e di oggi. «L'entusiasmo della piazzaè tornato quello che mi aspettavo e mi fa piacereperché resto legatissimo a tante persone di questo club e in particolare a DiLorenzo. Lui sognava di riportare Forlì in serie A, finalmente c'è riuscito». Il presumibile abbracciotra i due sarà la vera fotografia di domenica. «E' il compagno di squadrada cui, in assoluto, ho imparato di più e ancora oggi utilizzo molti dei trucchetti che mi insegnò durante le tre stagioni vissute assieme. Affrontarlo domenica sarà specialeanche se so che cercheremo entrambi di fare scattare trappole in cui l'altro possa cadere». D'altronde se la Marco polo shop ha bisogno di
punti per una salvezza cheBertolazzi ritiene «ampiamente alla portata», anche
l'Assigeco vuole riscattarele due ultime sconfitte patite contro Pistoia ed Udine. «Stavamo andando benone - racconta il regista dei lodigiani - poi abbiamo patito tanti infortuniche hanno minato la nostra continuità di rendimento. Non la fiducia nel
nostro sistema, però: siamo un gruppo molto unito che sa correre e difende alla
grande e queste carte cercheremo di farle fruttare anche se Forlì è in crescita
esponenziale e saràdura sconfiggerla sul proprio campo». All'Assigeco mancheranno
ancora l'infortunatodi lungo corso Simoncelli, l'altro ex biancorosso Chiumenti (problemaal polpaccio) e forse Castelli. Per questo la società ha tesserato in prestito daReggio Emilia, per farla esordire a Forlì, la guardia 22enne Patrizio Verri. Un'addizione in più, anche se coach Calvani non può prescindere dal miglior Bertolazzi. Quello che ancora non si è realmente visto a Lodi. «E' vero- ammette - e questo perché in estate qualche noia fisica mi ha fatto perdere ritmo. Ora, però, sono in crescita e la società mi attende con pazienza e fiducia. La ripagherò». Da lunedì, please.

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E. Carchia

E. Carchia

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