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Serie A2 Est 15/10/2010, 10.28

Speciale derby FulgorLibertas-Crabs: Corbelli, ma te la ricordì Forlì?

Dalle pagine del quotidiano "Il Resto del Carlino", "Mr.Telemarket" afferma: "Rimpianti ed errori di gioventù"

Serie A2 Est

Tra l'iimerevole schiera di doppi ex, in questo derby ritrovato che divide in due il cuore della Romagna che va a canestro, non si può certo dimenticare Giorgio Corbelli, il 55enne imprenditore riminese — ma trapiantato da tempo a Brescia per ragioni di lavoro — che da qualche mese ha riabbracciato i Crabs, anche se l’investitura ufficiale a presidente non ha ancora avuto luogo («Siamo comunque stati dal notaio l’altro giorno, una buona parte delle operazioni è fatta», precisa il ‘signor Telemarket’). Un Corbelli che ha tirato una grossa ciambella di salvataggio al Basket Rimini coinvolgendo l’amico Antonello Morina in qualità di sponsor, con il marchio Immobiliare Spiga che campeggerà sulle casacche dei granchi fino al 2013.

Un uomo che già nella remota stagione 88/89 ricoprì la carica di presidente nella società adriatica, così come per due anni, dal ‘92 al ‘94, fu al timone della pallacanestro forlivese. «Ho un buon ricordo di quel periodo — attacca Giorgio —, anche se avevo investito tanto e non sono poi riuscito a raccogliere quello che speravo. Erano con noi giocatori importanti: Lock, Rogers, Dawkins... Io stesso, comunque, non avevo grossa esperienza e ho commesso qualche errore di gioventù, pagandone lo scotto». Due anni a Forlì, quindi Corbelli vola verso nuove, stimolanti avventure. «Alla fine del campionato mi venne a trovare Angelo Rovati — racconta —, proponendomi uno scambio di franchigie. Ci mettemmo d’accordo, così io finii a Roma e lui sbarcò a Forlì».

E in quel preciso istante istante, si chiuse la parentesi con la storica piazza forlivese. Ha lasciato amicizie vere, coltiva ancora qualche rapporto all’ombra di San Mercuriale? «Sono passati tanti anni da allora, addirittura 16, e da allora praticamente non ho più frequentato Forlì. L’amico più importante è stato Maurizio Gherardini, che ora lavora nella Nba per i Toronto Raptors. E con Maurizio ho mantenuto un ottimo rapporto».
Chiudiamo l’album dei ricordi e passiamo alla stretta attualità. L’ha vista giocare, quest’anno, la Fulgorlibertas? «Francamente no — risponde il patron riminese —, però avverto l’interesse per questa sfida, il campanile». E i suoi Crabs, invece? Dopo il brutto stop di Pistoia è arrivata una larga vittoria interna con Ferrara... «Credo che nel corso del terzo periodo la squadra abbia fatto vedere quale sia il suo potenziale. Bisogna capire se possa ripetersi più spesso a quei livelli. In ogni caso possiamo ripartire dalla difesa, quella è una nostra caratteristica. E un marchio di fabbrica di Caja». Una ‘corazza’ che aveva fatto sbilanciare Corbelli al microfono di Franco Lauro, nell’intervallo della tv tra Spiga e Naturhouse Ferrara.

«Ho detto semplicemente che non ero per nulla preoccupato nonostante i 25 punti messi a segno nei primi 20’. Eravamo lì a giocarcela, nonostante Scarone e Vukcevic non avessero realizzato neppure un canestro su azione. E nella ripresa, al loro ‘risveglio’, siamo schizzati via». Con il suo tecnico Corbelli è legato a doppia mandata, d’altronde Caja è un allenatore che lavorò al suo fianco già nelle esperienze di Roma e Milano. «Ho un contatto quasi quotidiano con lui, Attilio è il mio filo diretto con la squadra, è come uno della ‘famiglia’», ammette Giorgio, che ancora non sa se domenica potrà vedersi la partita al PalaCredito di Romagna. «Ma farò di tutto per esserci, non vorrei proprio perdermelo questo derby».

 

 

 

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E. Carchia

E. Carchia

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