Sportando Ranking Stagionale di Serie A2 GOLD 5-8
Terza puntata del ranking di GOLD: le squadre da playoff con ambizioni di sorpresa
Ecco la terza puntata del ranking di A2 GOLD. Le squadre che occuperanno le posizioni 5-6-7-8, ossia che entreranno ai playoff dalla porta secondaria, cercando di sorprendere:
8) SIGMA BARCELLONA
Un'estate complessa: prima la rinuncia di Bonina, poi la fatica nel far decollare la campagna abbonamenti e un mercato partito in grande ritardo; il risultato però è apprezzabile e la squadra della prossima stagione si mostra molto più equilibrata di quella costruita l'anno precedente. Intanto c'è un netto cambiamento di tendenza: via lunghi sottomisurati e finte ali grandi, si va invece con una coppia di centri vera (Garri e Borra) e un'ala grande di spessore (Da Ros). Il gioco passa per le mani dell'ex fortitudino Tre Kelley e dall'ottimo Gianluca Marchetti, che lo scorso anno con Cremona impressionò per prontezza. Nel settore “far punti” il capitano Maresca farà come sempre il suo lavoro, mentre Gabriele Spizzichini in arrivo da Ferrara offrirà buoni minuti da cambio. La stella della squadra potrebbe ricadere come scelta sul canadese Jevohn Shepherd. Il giocatore in arrivo da Omegna ha qualità fisiche e tecniche necessarie per essere l'ago della bilancia; può decisamente colpire con pericolosità da ogni zona del campo, sfruttare il suo fisico per finire al ferro e anche difensivamente offrire un valido contributo su almeno 3 ruoli. Ad una semplice occhiata di roster si può dire che Barcellona sia una squadra molto equilibrata e con gerarchie definite; in precampionato inoltre la squadra ha mostrato di possedere già una buona chimica. I playoff non sono esclusi, non dalla porta principale, ma questa squadra potrebbe essere una sorpresa.
7) CENTRALE DEL LATTE BRESCIA
Ferencz Bartocci lo scorso anno ha trovato l'oro: Marco Ramondino e una serie di giocatori capaci di andare oltre i propri limiti. Nel suo passaggio da Veroli a Brescia però non è riuscito a portarsi dietro l'allenatore, dovendo ripiegare soltanto sull'affidabile Cittadini e sulla promessa Joshua Giammò. Ora questa posizione di ranking può anche apparire un pochino eccessiva, ma se si guarda la solidità e la versatilità della squadra allestita allora qualche riflessione può spuntare. Intanto Juan Fernandez di ritorno è un grande upgrade rispetto alla coppia Fultz-Di Bella dello scorso anno; il giocatore ha sfiorato proprio al PalaSanFilippo la promozione quando in panchina ancora sedeva Alberto Martelossi, ma dopo due anni e qualche esperienza non propriamente fruttuosa è pronto a riprendersi le chiavi della squadra. Per affiancarlo si è scelto di optare per uno che di punti ne sa fare tanti e in tanti modi, pertanto la scelta è ricaduta su Roberto Nelson di Oregon State. Giocatore abbastanza solista ma da oltre 20 punti di media al college, capace di portarsi via un paio di uomini, l'ideale per armare le triple di Federico Loschi. Sotto canestro invece ancora una coppia complementare: come detto Cittadini si è confermato affidabile e ha giocato una grande stagione a Veroli, ma per farlo rendere ancora meglio è stato scelto di affiancargli Justin Brownlee. Giocatore interessante: intelligente, dotato di abilità nel contropiede e capace di costruirsi anche un tiro dal palleggio pur essendo di stazza grossa. La panchina è puntellata con un giocatore in arrivo dalla SILVER di certificata affidabilità come Marco Passera e dai giovani Speronello e Tomasello. Inoltre per puntellare il settore lunghi è arrivato l'ottimo Andrea Benevelli da Capo d'Orlando. Squadra che non farà quasi certamente un basket spettacolare, ma che sembra molto ben disegnata. Un posto ai playoff ci sembra plausibile.
6) ANGELICO BIELLA
Ci vuole un bel coraggio a presentarsi in Eurochallenge (competizione che l'Italia detiene) partendo dalla seconda serie, ma la mossa che l'Angelico Biella ha perpetrato potrebbe rivelarsi più utile del previsto. Innanzitutto occorre dire che questa squadra è probabilmente meno forte di quella dello scorso anno, ringiovanitasi ulteriormente e, pur con ben 7 giocatori confermati, andrà quasi certamente alla ricerca di certezze su alcuni degli uomini chiamati a fare il salto di qualità; tuttavia l'idea di misurarsi con l'europa ha una doppia valenza: 1) permette ai giocatori di adattarsi ad un livello di gioco superiore a quello della GOLD, 2) permette in caso di buona affluenza del pubblico di aggiungere a budget una somma necessaria per allungare il roster. E' proprio la questione roster quella che lascia più perplessi, non certamente quella organizzativa: la squadra si è ulteriormente accorciata in centimetri, ha meno lunghi dello scorso anno e si fonda su scommesse ancora più marcate. Laquintana come playmaker ha grandissimo talento, ma deve esplodere in modo fragoroso per garantire un alto rendimento, Chillo è l'uomo su cui ruota tutto l'equilibrio della squadra, dovendo garantire il prossimo anno almeno 25 minuti di qualità e quantità. Le certezze si chiamano Alan Voskuil e i suoi 19/20 punti di media già garantiti, Luca Infante e il suo lavoro sporco, Simone Berti come cambio play di sostanza. Per passare ad un livello successivo occorre che l'americano B.J. Raymond sfrutti alla grande la sua prima vera occasione ad un livello di competizione più alto di quello a cui era stato abituato (Cipro, Georgia, Finlandia), adattandosi in alcune situazioni ad uscire dal suo naturale ruolo di ala piccola per spostarsi più sotto canestro a far legna per la squadra, creando anche gioco per i compagni da situazioni di palla morta grazie alle sue qualità di passatore abbastanza sorprendenti. Sulla carta si tratta di un roster dinamico e assolutamente pericoloso, che conserva punti nelle mani in grande quantità grazie ad un sistema dal ritmo offensivo spinto all'estremo. C'è abbastanza talento per poter raggiungere i playoff, ma urge assolutamente l'inserimento di un lungo per allungare le rotazioni. E' impensabile pensare di poter giocare ogni 3 giorni con solo Infante, Chillo e Raymond adattato. L'eventuale surplus monetario fatturato con l'Eurochallenge potrebbe essere adoperato per questo fine.
5) FMC FERENTINO
Parlare di Ferentino ogni anno è come fare un cubo di Rubik. La squadra sembra forte, poi naufraga in un cocktail di carenze tecniche-fisiche-mentali. Questa volta però il roster allestito sembra oggettivamente troppo forte per non poter raggiungere la post season giocarsi qualcosa di importante. Coach Gramenzi ha a disposizione una squadra che almeno nel quintetto se la gioca alla pari con tutti: Guarino è la solita garanzia, Starks di fianco deve essere disciplinato, ma ha un grande talento mostrato al college Georgetown, dove oltre al rilascio rapido del pallone ha mostrato un ottimo ball handling, capacità di spezzare i pick n'roll e buone qualità di passatore su cui lavorare, oltre a una difesa perimetrale non disprezzabile. Il colpo grosso del mercato è stato Omar Thomas da Sassari. Non è più il giocatore di qualche anno fa ma con il livello fisico della A2 GOLD non si può che immaginargli fare una stagione ampiamente sopra le righe, alle soglie del premio MVP. I lunghi sono forse la parte su cui si potrebbe addensare qualche dubbio: Simone Pierich è un giocatore affidabile, ma Paul Biligha deve invece ancora essere testato e deve mantenere le promesse che ci sono dopo due stagioni ad Avellino in cui ha fatto intravedere buone cose. In mezzo a questi calibri sono rimasti l'ottimo Bucci, Parrillo ed è arrivato Ghersetti a garantire un po' di esperienza anche al “reparto verniciato”. Per qualità tecnica e profondità questa squadra è assolutamente competitiva, ma per far sì arrivi in fondo occorre che Biligha mantenga le promesse che gli girano intorno dal giorno della firma.