DNA Gold 2014-15: il valzer delle panchine e la situazione ripescaggi
La situazione panchine in DNA Gold per la prossima stagione
Situazione ancora molto fluida per quanto riguarda le panchine del secondo campionato dell’ordinamento Fip. La nuova A2 Gold (denominazione ufficiale 2014/2015 statuita nelle DOA emesse dalla Fip) deve ancora assegnare la promozione in serie A nella finale tra Trento e Capo d’Orlando, pur con entrambe in lizza per il salto di categoria (la vincente sul campo, la perdente a tavolino per rimpiazzare Siena). La mappa delle panchine è invece ancora da definire per molte delle protagoniste di un campionato che comunque deve ancora mettere a fuoco l’elenco delle 16 partecipanti nell’ultima versione in formato Gold e Silver (dal 2015/2016 i due livelli si uniranno formando due gironi “paralleli” e non più “verticali” da 16 squadre ciascuna, criterio di composizione sulla base delle teste di serie della classifica dell’annata precedente).
LE CONFERME - Le ufficialità ancora non ci sono, ma sembra pressochè certo che Verona ripartirà da Alessandro Ramagli, verificando le possibilità di ripescaggio in serie A (la Tezenis sarebbe terza nella lista delle riserve dietro Montegranaro e la perdente della finale in corso). Nel segno della continuità anche le scelte di Biella, dove Fabio Corbani sta discutendo il prolungamento del contratto già in essere anche per il 2014/2015, e Ferentino, dove sembra scontata la permanenza di Franco Gramenzi. Certa anche la permanenza di Lino Lardo a Trapani, dove dietro la scrivania arriverà Julio Trovato in uscita da Torino, mentre a Barcellona si va verso il prolungamento del rapporto con Marco Calvani. A Trieste ufficializzato infine il rinnovo biennale con Eugenio Dalmasson.
LE NOVITA' - Sicuro il cambio di rotta a Jesi e Casale Monferrato: il team marchigiano ha annunciato da tempo la separazione da Piero Coen, dopo aver sondato svariate piste ora la soluzione del ritorno di Alberto “Lupo” Rossini (per anni bandiera in qualità di giocatore) sembra ormai la più probabile. Ufficiale anche il divorzio tra la Junior e Giulio Griccioli, che non siederà il prossimo anno sulla panchina di Casale Monferrato. La prima
scelta del GM Marco Martelli sarebbe Marco Ramondino, coach della Veroli rivelazione del 2013/2014. Il tecnico avellinese avrebbe chances anche a Jesi ed era stato considerato anche da Brescia, ma al momento attuale sembra destinato in Piemonte. La Leonessa sembra invece aver optato per non confermare Alberto Martelossi; al club lombardo sono state proposte numerosissime soluzioni tra giovani ed esperti, si era parlato di un possibile ritorno di Sandro Dell’Agnello ma non pare una pista calda. Novità attese anche a Napoli dove da qualche settimana l’attenzione dell’Azzurro Basket si è concentrata su Luca Bechi. Anche se il tecnico livornese potrebbe avere qualche chance a Torino, sicuramente la panchina più ambita della Gold versione 2014/2015. Prima di scegliere il coach la PMS dovrà individuare il nuovo GM: la pista Faraoni sembra tramontata, ora si parla di un manager proveniente dalla serie A. Stefano Pillastrini avrebbe ancora due anni di contratto ma la società avrà la facoltà di esercitare l’escape per uscire dall’accordo; una volta scelto il nuovo direttore generale, si valuterà la situazione dell’area tecnica anche se Torino è una piazza che fa gola a tanti. Compresi tutti quei “nomi eccellenti” che potrebbero rimanere esclusi dal valzer delle panchine in serie A. Infine la matricola Agrigento ripartirebbe sicuramente da Franco Ciani, ma il coach del doppio salto B2-DNA Gold sarebbe “concupito” da Treviso qualora la De’Longhi riuscisse a muoversi sul mercato dei titoli per scalare dall’attuale serie B.
SITUAZIONI INCERTE - Nel quadro generale ci sono anche club che stanno ancora valutando le prospettive future e non sono al momento in grado d muoversi sul fronte allenatori. E’ il caso di Veroli, dove proprio nelle prossime ore sarebbe in programma una riunione dei vertici della società che dovrà trovare una soluzione per risolvere la crisi: Marco Ramondino avrebbe il contratto anche per la prossima stagione ma è uno dei tecnici più richiesti sul mercato e sarà lasciato libero, al momento l’obiettivo è garantire la prosecuzione dell’attività anche con programmi ridotti. La
neoretrocessa Montegranaro, che dovrà partire da meno 3, dovrà trovare la quadra tra Triade e Consorzio prima di programmare un 2014/2015 che non potrà prescindere dalla necessità di ripianare i debiti pregressi: qualsiasi scenario tecnico al momento è impossibile da delineare prima che si sblocchi l’impasse societario. L’unica certezza è che la Sutor non chiuderà i battenti; se poi riuscirà ad iscriversi in DNA Gold, con un programma di minima o un nuovo assetto societario, oppure opterà per un ulteriore passo indietro in un campionato più sostenibile, lo si scoprirà entro il 18 luglio, data in cui il Consiglio Federale stabilirà le ammissioni alla serie A ed ai campionati nazionali.
I RIPESCAGGI - Dando per certa la radiazione di Siena ed il ripescaggio in A di una delle aventi diritto sul campo alla Gold 2014/2015, c’è almeno una “vacanza” da coprire: la prima riserva sarebbe Forlì, che però è a pieno titolo nella lista delle situazioni critiche per quanto riguarda il futuro. Poi toccherebbe alla perdente della finale di Silver tra Mantova e Casalpusterlengo: soluzione stuzzicante per entrambe, con l’unico problema legato alla situazione logistica dell’Assigeco (per la Gold serve un impianto da 2000 posti e il sondaggio con la Fip per una deroga che consentisse di giocare a Codogno è stato negativo; le soluzioni in zona sarebbero Lodi - già esplorata senza esito nei due anni di LegAdue - oppure Pavia e Piacenza). Scendendo nella lista delle riserve ci sarebbe la seconda retrocessa Imola e le altre non promosse dalla Silver a partire dalle semifinaliste Ferrara e Matera (nessuna delle due però interessata).