Massimo Angelico: Complimenti a Torino ma pretendiamo rispetto
Le parole dello sponsor dell'Angelico
Angelico, Gabriele Fioretti e Gianni D’Adamo, presidente, general manager ed
amministratore delegato di Pallacanestro Biella durante la conferenza stampa
convocata alle 11 al Biella Forum. L’argomento ovviamente è il derby tra Biella
e Torino che, spettacolare sul parquet, ha invece avuto un contorno che con la
sportività ha davvero poco a che vedere.
Il primo a parlare è stato Massimo Angelico: “Va bene stare zitti ma alla fine
si rischia di fare la figura del pirla, perciò oggi abbiamo deciso di parlare.
Rispetto alla partita di martedì, complimenti a Torino che ha meritato di
vincere. Per prima cosa è nostra abitudine guardare in casa nostra: “Non
possiamo tollerare insulti e cori nei confronti di tesserati avversari, per
questo anche il nostro tifo deve darsi una ridimensionata e rientrare su binari
che la società vuole seguire. Facciamo le scuse anche agli arbitri, consapevoli
che il loro sia un ruolo difficile. Non tolleriamo lancio di oggetti né
tantomeno sputi, che reputiamo la peggiore delle cose. Queste cose non fanno
bene allo sport e alla storia della nostra società”. Fatta la premessa Angelico
sposta il discorso sulla sfida-derby: “Non voglio parlare degli errori
arbitrali perché fanno parte del gioco, ma ci sono regole che vanno rispettate.
Se un allenatore non può parlare con gli arbitri, questa regola deve essere
rispettata perché altrimenti certi comportamenti possono incidere sulle
partite. Pretendo rispetto dai miei tifosi, ma anche che i nostri avversari
rispettino le regole. Torino è una società di persone eccezionali, per questo
dovrebbe impedire al proprio allenatore di parlare degli arbitri come ha
fatto. Gli arbitri non devono essere condizionati dal fatto che in campo ci
sia una squadra di giovani con budget ridotto e dall'altra una di giocatori con
un grande pedigree e un budget diverso.
Faccio l’esempio di Amoroso: lo stimo e lo vorrei sempre nella mia squadra, ma
non è giusto che lui continui a protestare con gli arbitri. Se l'arbitro è
redarguito tra primo e secondo tempo viene ovviamente condizionato”. Il
presidente cita l’episodio dell’infortunio subito da Gergati: “Sul fallo a
Gergati ho sentito persone di Torino dire che sia stato fatto apposta per
fargli male. Non posso credere che un nostro giocatore pensi a una cosa simile.
Mi spiace per il giocatore ma è assurdo che qualcuno pensi sia stato fatto
apposta”.
Il discorso poi scivola sul tecnico dato a Corbani per eccessive proteste: “È
ingiusto il fatto che sia stato sanzionato un tecnico a Corbani per aver
esultato dopo un gesto tecnico tra i più belli che ho visto qui al Forum”.
Infine la chiusura con una precisazione: “A Torino più volte i nostri tifosi
sono stati provocati a fine partita, non giustifico l'atteggiamento dei tifosi
ma i professionisti sono quelli sul parquet non quelli sulle tribune. Il
rispetto che io ho per la squadra che mi ospita quando vado in trasferta lo
pretendo anche dagli altri quando vengono qui. Non è corretto che persone
vicino alla proprietà di Torino parlino con i nostri giocatori e li minaccino
prima della partita. Con questo non voglio dire che la Manital sia una società
di banditi, sono stati bravi a fare ciò che hanno fatto, ma l'etica e il
rispetto ci devono sempre essere. Tutti dobbiamo lavorare per aiutare il
movimento a crescere e noi vogliamo vincere o perdere sul campo”.
La parola è passata poi a Gabriele Fioretti, che parla subito della pressione
di Torino sugli arbitri: “Già nell'intervallo di gara 1 alcuni loro giocatori
e l'allenatore hanno parlato con i commissari presenti. Se gli arbitri vedono
queste cose si fanno certamente delle domande. In gara 2 si è iniziato a
parlare dal secondo possesso, con atteggiamenti e un linguaggio di un certo
tipo. Torino avrebbe vinto in ogni caso la partita ma tutto il contorno, a
partire dai colloqui chiesti agli arbitri li trovo inutili”.
Fioretti rivela un particolare sul tecnico dato a Corbani: “La motivazione
data dall'arbitro è stata questa: "Sei andato ad abbracciare un tifoso", questo
significa che non sanno nemmeno chi sia Marco Laganà”. Il discorso va poi sugli
episodi sottolineati da Angelico: “Ritengo gli episodi sottolineati dal
presidente inaccettabili. Alla fine della serie a bocce ferme parleremo e
vedremo se e come agire. Il derby potrebbe essere una festa per la
pallacanestro piemontese e Nazionale e ci auguriamo che lo sia senza nessun
contorno oltre a quello sportivo. Mi permetto di aggiungere una cosa: Nessuno
di noi in questa stagione ha mai parlato degli arbitri durante questa stagione.
Ho visto poi la conferenza stampa di Pillastrini quando il coach parla degli
arbitri dicendo che loro hanno fatto pressione sulla terna fin dall’inizio.
Credo che questa sia stata una sorta di ammissione da parte di Pillastrini. È
normale che tutti gli allenatori cerchino di parlare con gli arbitri, ma un
conto è dire qualche parola, un conto è un dialogo continuo”.
Alla vigilia di gara 3, che si giocherà domani alle 20.30 al PalaRuffini il
clima non è certo dei più distesi. La speranza è che dalla palla a due in poi a
parlare si solo il campo ed a prevalere siano correttezza e fair play.
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