Post partita di scintille tra Angelico Biella e Manital Torino
Corbani: 'Il mio tecnico? Mai vista una cosa così'. Fioretti: Pillastrini si è lamentato con gli arbitri tenendoli a rapporto nella pausa tra primo e secondo tempo e anche a fine partita
Dopo partita di scintille quello tra Angelico Biella e Manital Torino, con
coach Pillastrini che chiede colloquio agli arbitri, che a loro volta invitano
anche Corbani.
Il primo a parlare in sala stampa è proprio l’allenatore della Manital: “Ero
convinto che la serie non si sarebbe chiusa oggi, nemmeno in caso di una nostra
sconfitta, a maggior ragione è aperta ora che siamo riusciti a portare la
contesa sull’1-1. Non mi illudo e ho negli occhi la grande Biella del primo
tempo, quando nonostante la nostra difesa su Voskuil e Hollis i nostri
avversari sono riusciti a restare in partita”. Il coach con alle spalle già 6
promozioni in carriera rifiuta l’etichetta di squadra esperta per la sua
Manital: “Stasera abbiamo vinto con più energia, ma Biella mi è sembrata una
squadra con esperienza”. Le buone notizie per Torino, oltre che dal campo,
potrebbero arrivare anche dall’infermeria: “Zanotti si sta allenando e ci potrà
darci una mano anche se non ha esperienza a questo livello, Wojciekowski e
Gergati faranno di tutto per poterci essere. La tenuta fisica? È tutto l’anno
che ci alleniamo per essere pronti a questo”. Infine una battuta sugli arbitri,
dopo i dubbi espressi sul loro metro al termine di gara 1: “Onestamente dovrei
rivedere la partita per valutare, è stato senza dubbio un match difficile da
arbitrare”.
Dopo Pillastrini è il turno di coach Fabio Corbani, che alla domanda sul
tecnico preso per esultanza risponde così: “Erik Lombardi, che è un giocatore
di interesse Nazionale, ha fatto un’azione bellissima e io sono corso a dare un
5 ad un altro nostro giocatore di interesse Nazionale, Marco Laganà, che non
può giocare ma avrebbe tanto voluto farlo. Spero che tutto sia documentato in
video, perché quello che è successo è stato assolutamente fuori luogo”.
Il discorso poi va sul match perso 70-85 dalla sua squadra: “Torino ha
espresso la qualità dei suoi giocatori, da Steele e Bowers ad Amoroso e
Mancinelli: sono ragazzi con grande esperienza in campionati importanti ed a
livello Internazionale e ancora nel pieno della loro carriera.
Abbiamo combattuto e siamo rimasti in partita. Alla squadra ho detto che
dobbiamo avere la capacità di tenere la testa alta anche quando facciamo tutto
alla perfezione ma non riusciamo a fare canestro o ad impedire agli avversari
di farlo per la loro bravura”.
Il pensiero inevitabilmente è già a gara 3 di venerdì al PalaRuffini: “Ora
andiamo a Torino e giocheremo per provare a vincere e provare a riportare in
vantaggio la serie”. Sarà dura per l’Angelico, ma anche per la Manital non sarà
facile ripetere la prestazione di gara 2.
Gabriele Fioretti, General Manager di Pallacanestro Biella, prende la parola per ultimo in sala stampa per un commento che ritiene doveroso.
“Volevo fare i complimenti a Torino che ha fatto una grande partita, dimostrando il valore dei suoi giocatori che negli ultimi anni hanno giocato in larga parte in serie A. Noi siamo orgogliosi della nostra squadra, abbiamo disputato una eccellente gara ma condizionata dai falli sin da subito, e nonostante questo abbiamo lottato sino in fondo con l’apporto del pubblico che non ha mai smesso di sostenerci e che voglio ringraziare a nome della società, dell’allenatore e della squadra”.
“Abbiamo avuto rotazioni condizionate dai falli, noi siamo avvezzi agli alti ritmi, loro forse meno, ora abbiamo due gare difficilissime a Torino, campo quasi proibitivo ma nel quale credo potremo essere comunque competitivi”.
“Come coach Pillastrini ha detto dopo gara-1, credo che ci sia stato un metro arbitrale di un certo tipo sui giocatori con la palla e su quelli senza palla non sempre identico. Noi non siamo stati in grado di adeguarci, mentre Torino lo ha fatto certamente meglio di noi.
Non ho solo compreso la necessità durante l’intervallo di intrattenere un colloquio con gli arbitri da parte dell’allenatore di Torino, a cui è corso a sentire anche il nostro allenatore come obbligatorio da regolamento, in cui si è parlato del perché venissero fischiati falli in favore di Voskuil, domandando loro quale fosse il motivo tecnico per fischiargli diversi falli a suo favore, così come richiedere diverse interpretazioni sulle situazioni di blocchi e di gioco senza palla…”
“Tengo a ribadire i complimenti a Torino, che come detto sempre da coach Pillastrini non avrà forse esperienza, essendo neopromossa, ma sicuramente sta rapidamente imparando a vivere in maniera efficace ogni tipo di situazione: dalla partita di playoff, alla gestione delle partite importanti fino alla comunicazione con ogni elemento che si muove sul campo. Noi con tutti i nostri anni in serie A cose come questa non le avevamo mai viste, come non avevo mai visto fischiare un tecnico ad un allenatore che dopo un’azione spettacolare corre a dare un “cinque” a Laganà, un giocatore gravemente infortunato che avrebbe meritato di essere in campo, così come lo meriterebbero Woichechowsky e Gergati. Ora abbiamo visto nuovi episodi e ne faremo tesoro, nonostante i 12 anni di serie A dobbiamo ancora fare esperienza perché non si smette mai di crescere ed imparare. Specie da chi ha un curriculum di tutto rispetto con sei campionati vinti…”
Pagina di 2