€4K di multa per Biella. Club: Stia fuori chi non rispetta le regole
Mazzata per Biella dopo la gara contro Barcellona
“Stavolta abbiamo davvero superato il limite: d’ora in poi la società non sarà
più disposta a tollerare certi comportamenti, che la danneggiano sia dal punto
di vista dell’immagine che da quello economico”. A spendere parole pesanti
quanto inequivocabili sono Massimo Angelico, presidente e main sponsor di
Pallacanestro Biella e l’amministratore delegato Gianni D’Adamo. Motivo? L’
ennesima multa comminata dal giudice sportivo della F.I.P., Andrea Tavazza,
dopo il match di domenica al Forum contro la Sigma Barcellona. Ecco il
provvedimento emesso nei confronti di Pallacanestro Biella: ammenda di euro
1.466 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri e per lancio di
sputi isolato e sporadico, colpendo; ammenda di euro 2.000 perché
nell'intervallo, nel tunnel di accesso agli spogliatoi, una persona trattenendo
un arbitro per un braccio, gli rivolgeva una frase offensiva; ammenda di euro
500 per comportamento non regolamentare da parte di persone presenti
all'interno del campo di gioco con specifiche mansioni (tre membri del servizio
d'ordine offendevano ripetutamente gli arbitri).
Purtroppo Biella, in questa stagione come in quelle passate, non è nuova a
queste situazioni. Ecco perché stavolta, vista anche l’entità della multa, la
società ha deciso di prendere provvedimenti, come confermano Angelico e D’
Adamo: “Quello che ci interessa è giocare a pallacanestro, divertirci e
divertire il nostro pubblico. Abbiamo lavorato tanto per costruirci un’immagine
positiva e per questo non vogliamo essere certo rappresentati da persone che
ledono questa immagine. Per colpa di poche persone metà dell’incasso di
domenica è andato in fumo, in una partita nella quale onestamente non ci sono
state situazioni tali da generare proteste simili. Parleremo con i capi della
curva in modo che chi non sta alle regole venga messo in riga e allo stesso
modo prenderemo provvedimenti severi sia nei confronti degli addetti alla
sicurezza che, fatto ancor più grave, dei nostri tesserati che si rendono
protagonisti di situazioni imbarazzanti. Di certo non vogliamo essere
rappresentati da queste persone. Se non sono in grado di fare il tifo in modo
corretto per la propria squadra, che vadano a fare altro la domenica”.
Tra una multa e l’altra Biella è vicina ai 10.000 euro dall’inizio di questa
stagione, “L’equivalente di una piccola sponsorizzazione”, sottolinea D’Adamo.
Una situazione assurda e inaccettabile, in un momento nel quale ogni euro speso
in più può fare la differenza.