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Serie A 06/06/2010, 00.54

Gara 3 Semifinale Play off NGC Medical Bennet-Montepaschi Siena: le conferenze

Tirnchieri: "E' stata una stagione straordinaria"; Pianigiani: "Grande prova di maturità"

Serie A

E' un Andrea Trinchieri esausto quello che si presenta in sala stampa dopo gara 3 di semifinale: "Molte volte le persone non si soffermano sulle cose positive che succedono nell'arco di una vita. Io parto dal dire che abbiamo assistito ad una stagione pressochè irripetibile dal punto di vista umano, tecnico e delle emozioni. La prima cosa da fare è impacchetarla, farci una cornice, metterla sul muro e guardarla ogni giorno che piove, però non bisogna mai commettere l'errore di provare a rifare una cosa del genere".
 
"Siamo stati testimoni – ha continuato il coach della Pallacanestro Cantù - di un manipolo di persone arrivate nella terza decade di agosto senza ben sapere dove erano o cosa potevano fare. Il pubblico che veniva a vedere gli allenamenti era forse convinto che questi fossero i giocatori più scarsi degli ultimi 10 anni. Io queste percezioni le ho messe subito da parte e abbiamo cercato di fare tutto quello che potevamo per diventare una squadra migliore. Credo che tutti i miei giocatori siano cresciuti ed il migliore esempio è Urbutis che tiene il campo 23 minuti con Siena. Questo è merito di un gruppo di lavoro irripetibile e di persone molto generose che hanno cercato di impegnarsi tutto l'anno per migliorare".
 
"Stasera – ha puntualizzato l'allenatore della NGC - potevamo perdere di cinquanta. Invece abbiamo disputato una grande partita. Se Siena non avesse fatto 4 canestri capolavoro forse parleremmo di un'altra storia. Loro sono stati più bravi e hanno meritato di passare in finale. Gli scarti sono stati ampi, ma noi non ci sentiamo e non dobbiamo sentirci umiliati. Abbiamo affrontato i migliori e abbiamo tenuto testa a loro per sistema e cuore. Forse ci è mancato un pizzico di talento per riuscire ad avvicinarci ad una formazione di un'altro pianeta".
 
"E' stato bellissimo – ha concluso il coach biancoblù - quello che il nostro popolo ci ha tributato alla fine, un'altra cosa da incorniciare. Voglio ringraziare prima di tutto chi mi ha dato un'occasione. Io posso pensare di essere capace di fare il mio lavoro e avere una sana dote di autostima, ma se non c'è qualcuno che mi dà un'opportunità non posso dimostrarlo. Ringrazio veramente la famiglia Cremascoli e Bruno Arrigoni che è stato un artefice di tutti questi anni di Cantù e anche di questa stagione. C'è stato un lavoro pazzesco da parte del mio staff tecnico che ha fatto le notti in ufficio. Ringrazio Flavio Fioretti, Nicola Brienza e Giorgio Gerosa per essere stati con me sempre. Un ringraziamento speciale a Sam Bianchi che ha messo i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. Lui è un genio, lo sa, e come tutti i geni è un po' particolare. Prima in spogliatoio i ragazzi hanno voluto ringraziare tutte le persone che stanno dietro le quinte. Sono gli abitanti dello spogliatoio "b", professionisti che veramente prendono a cuore i giocatori. Voglio poi ricordare tutti quelli che lavorano nella società: Vincenzo Casamassima, la signora Lorena... Cantù è un posto speciale perchè ci sono queste persone. Non posso non citare gli Eagles perchè hanno fatto delle cose straordinarie e quest'anno molti meriti vanno condivisi con loro".

Simone Pianigiani commenta così la vittoria della sua Montepaschi in gara 3 di semifinale playoff contro la NGC: "Sono contento perchè la mia squadra ha disputato una gara di grande maturità e controllo. Siamo subito partiti bene in un'atmosfera che poteva portare tanto entusiasmo alla ancora squadra di casa e poteva mandarci fuori giri. Invece abbiamo iniziato sin dai primi possessi in maniera eccellente, in difesa abbiamo fatto scelte diverse in questa gara 3, molto più contenitive, e con regolarità abbiamo tenuto Cantù a percentuali e punteggi bassi. In attacco abbiamo sempre costruito insieme, lavorando bene nel secondo tempo sui cambi sistematici".
 
"La mia squadra – ha continuato il coach senese - ha fatto un'ottima prestazione, in controllo. Questo aldilà del 3 a 0 contro un avversario che meritatamente giocava una semifinale e che ha disputato una stagione importante. Credo che un allenatore in questi casi debba essere ancora più soddisfatto di come la propria formazione è stata regolare e attenta per 40 minuti".
 
"Ora un'altra finale scudetto – ha concluso Pianigiani - ed è una grande risultato. Per avere questo tipo di continuità bisogna che i giocatori dimostrino grande sacrificio, difensivo, di aiuto reciproco, di tentativo di costruire insieme in attacco. Quindi sono molto molto contento".

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E. Carchia

E. Carchia

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