Ultras Milano: 'Proli si sta negando. Vorremmo incontrare Armani'
Parla il portavoce della curva Ivan Luraschi
Ivan Luraschi, portavoce della curva dell’Olimpia Milano, ha parlato a Sportal.it dei DASPO ricevuti e della situazione che stanno vivendo i ragazzi, rei di aver interrotto l’allenamento della squadra martedì scorso e di aver avuto un confronto con i giocatori.
Dirigenza Olimpia Milano. Flavio Portaluppi ci ha detto che le denunce gli paiono giuste, fatto salvo non specificare se siano arrivate dopo un esposto da parte della società. Il presidente, Livio Proli, si sta negando. Vorremmo incontrare il patron Giorgio Armani, che fino ad adesso non abbiamo voluto disturbare, per spiegargli il senso della nostra iniziativa dell’11 febbraio: siamo certi che lui, a differenza di molti altri, riuscirà a comprenderne le motivazioni. Noi c’eravamo prima di lui e ci saremo anche dopo. Non temiamo che se ne vada, ci auguriamo anzi che succeda il più tardi possibile, vista la passione e il denaro che ci ha messo.
Società nel mirino. Ci aspettavamo maggiore rigidità dopo alcune sconfitte evitabili, come quelle con Roma, Bologna e a Istanbul e invece nulla. E con Sassari è andata come hanno visto tutti. Con gli atleti siamo stati espliciti: un trofeo come la Coppa Italia per noi è molto importante, vista la lunghissima astinenza. Il roster è il migliore di tutto il lotto, è sotto agli occhi di tutti, e lo abbiamo fatto presente. Pensavamo che lo strappo causato dall’inopinato ko con i sardi si potesse ricucire subito, con un’assunzione di responsabilità da parte dei cestisti, che pure dopo il match pubblicavano fotografie, per noi molto fastidiose, su Twitter e Facebook. Le risposte, in generale, non sono state incoraggianti: per gli americani, tra l’altro, sembravamo dei marziani. Come sono lontani i tempi in cui McAdoo si lanciava in tuffo per recuperare un pallone”.
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