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Serie A 10/02/2014, 15.16

Dinamo Sassari, quando perseguire uno stile è la chiave per il trionfo

Ripercorriamo le emozioni di Sassari-Siena e analizziamo cosa ha trasformato la Dinamo in una squadra vincente

Serie A

C’è chi vince con le proprie idee e chi perde con quelle altrui. Non c’è cosa più grande e di cui andare orgogliosi dell’essere riusciti a conquistare un trofeo, il primo della storia, predicando un tipo di basket universalmente considerato come tanto perdente quanto divertente.
La forza di una squadra, lo dice il termine, sta nel collettivo, nel credere in ciò che si fa e nel remare tutti nella stessa direzione. Per vincere però potrebbe non essere sufficiente; la vittoria passa attraverso quel qualcosa in più che serve dare nel momento decisivo, perché quando la storia di offre un appuntamento non presentarsi con l’abito da sera migliore sarebbe un grave affronto. E’ fu proprio così che la Dinamo Sassari scelse di mostrarsi alla gara più importante di tutta la storia della società.
Dagli spalti mi sono mescolato tra i tifosi sassaresi per percepirne l’umore, li ho osservati e controllati, percependo la tensione del momento, mista  all’assoluta convinzione di poter portare a casa l’ambita coppa. L’avversario non è dei più semplici, anzi: il Montepaschi Siena, seppur rimaneggiato, incute sempre quell’oscuro timore di squadra che “in qualche modo vince sempre”. Come dar torto a questa credenza? Sono anni che nessuno in Italia li sconfigge in un elimination game e non sempre si sono trovati ad essere favoriti.
Siena è favorita anche questa volta in quanto Siena, mentre su Sassari si ammassano i dubbi sull’effettiva competitività fisica e mentale del roster in una gara così pesante: “la squadra è troppo dipendente dal tiro da tre punti”, “non ha giocatori forti mentalmente per sopportare uno scontro diretta con Siena”, “tecnicamente sono superiori, ma fisicamente non tengono” oppure “per vincere uno dei due Diener dovrà fare la gara dell’anno”.
Meo Sacchetti, uno che la sa lunga, ci mostra per quale motivo anche i suoi più grossi detrattori da oggi si son ricreduti. Travis Diener già una volta a Siena scollinò i 30 punti, e questa è la migliore occasione per dare ai fasti di quella gara un connotato totalmente vincente. Il coach sassarese si presenta carico e la squadra scende in campo dimenticandosi di tutti i complessi di inferiorità patiti contro la Mens Sana fino a quel momento. E’ questa la prima missione da completare, prima ancora di scendere in campo a tentar di fare un canestro in più degli avversari.
Pronti via, palla a due e si capisce subito che l’antifona questa volta potrebbe essere diversa.
Il piano gara non cambia: Sassari gioca il suo basket e prende subito fiducia e punti di margine, ma oltre a giocare la sua partita per una volta mostra una inattesa capacità di non far giocare a Siena la propria. Dagli spalti i tifosi di Siena tambureggiano e martellano cori in favore della propria squadra, senza smettere un solo secondo; quelli sassaresi invece sono numerosi, ma si scatenano più a strappi. Non c’è bisogno di urlare troppo in effetti, perché la squadra gioca i migliori 20 minuti di sempre e all’intervallo il punteggio è 45-28 per il Banco. Siena barcolla, coach Crespi chiama due timeout, ma non sembra giornata; la Dinamo contesta ogni tiro possibile alla squadra avversaria e i biancoverdi si innervosiscono iniziando a sbagliare tanto, troppo e pagando con un pesante scarto la difesa molle e l’incapacità di iscriversi alla partita. Drake Diener estromette MarQuez Haynes dalla gara costringendo Crespi a panchinarlo, Green è l’unico che grazie al talento riesce a dare linfa offensiva, ma resta troppo a lungo seduto e proprio in quel momento Sassari scava il solco decisivo. Sotto canestro non ce n’è: gli isolani arrivano prima di tutti su ogni pallone vagante, Devecchi raddoppia i lunghi sotto canestro e Gordon intimidisce con stoppate e scivolamenti duri. Sacchetti in panchina è soddisfatto, invece un Crespi meno tarantolato del solito cerca mosse per trovare il bandolo della matassa.
Mentre l’illusionista del forum fa apparire belle ragazze da una scatola magica gli addetti ai lavori osservano ed annotano che qualcosa di strano sta accadendo: Sassari ha preso il controllo mentale della gara e sta dominando difensivamente la Mens Sana. Il teorema dell’assurdo ha una soluzione: si chiama Finale di Coppa Italia.
Inizia la ripresa e Caleb Green sembra scrivere i titoli di coda: +20 con tripla dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo sulla testa dei martoriati lunghi mensanini. Gara finita? Persino i senesi pensano di sì, mentre sprofondano increduli nelle poltroncine del forum, ma si sa che Siena è sempre Siena e che nessuna gara è mai finita quando mancano ben 19 minuti al termine. In soli 7 minuti la Mens Sana è a contatto e tutti, tutti si aspettano il più scontato degli epiloghi: Siena vince ancora, Sassari la solita squadra bella, discontinua e perdente.
E’ proprio in questo momento che esce Meo Sacchetti. Il coach ordina un timeout e rivolta la squadra. Marques Green si erge a deus ex machina e trascina con tre canestri i propri compagni attraverso il momento più difficile. Siena ha speso moltissimo, è provata e inizia ad avere appannamento nei tiri; Sassari è altrettanto stanca e inizia a concedere spazi sotto i tabelloni ai lunghi senesi, che rintuzzano qualche statistica e continuano a  tenere la gara a contatto. È tutto apertissimo, nessuno finale è precluso.
Il momento palpitante arriva poco dopo: Siena sta cedendo, ma un fallo tecnico (giusto) per fallo a palla ferma sembra potergli dare la spallata decisiva per prendere la testa della gara. Il pubblico non ci sta, la gara è troppo importante e l’atmosfera si fa rovente. Carter segna i liberi, ma la Mens Sana perde palla. Mancano 5 minuti alla fine, solo 5 per la prima coppa della storia. Qualcuno deve trascinare la squadra con gli ultimi canestri per conquistare la storia. E’ il momento di Travis Diener.
Travis non ha giocato bene il quarto contro Milano, lì ci aveva pensato suo cugino con oltre 20 punti a far sprofondare l’Olimpia nei suoi cronici ed amletici problemi, ma ha disputato in compenso una grande gara contro Reggio Emilia, segnando canestri pesantissimi e chiudendo con 26 punti e 29 di valutazione; in sostanza è l’uomo migliore per essere go-to-guy in questo frangente. E’ il momento per consacrarsi a grande giocatore vincente: prima bomba, canestro! Boato... tiro di Siena sbagliato, rimbalzo! Altro boato!... chiude il quarto periodo con 8 punti, senza errori al tiro e con 3 rimbalzi. Il finale è scritto; Green con 13 punti nel quarto periodo dà gli ultimissimi barlumi di speranza a Siena, ma la benzina è finita. Scocca la sirena e parte la festa. Il presidente Sardara sembra il capo degli ultrà, Meo è dimagrito per la tensione e Travis Diener urla al cielo tutta la sua soddisfazione per essere rimasto a Sassari quando quest’estate fu vicinissimo (anzi molto di più) a lasciare la Sardegna per cercare lidi più remunerativi nonché prestigiosi.
Lo spettacolo continua anche dopo; i tifosi della Mens Sana applaudono e urlano “Grazie ragazzi”, quelli di Sassari sono incontenibili. Il palco è pronto, il forum è blu, la coppa è in cielo e l’impresa è compiuta.
La Dinamo esce dal limbo delle squadre belle e perdenti, diventa una squadra solida, consapevole e che si candida di diritto a contender per il titolo.
Ci piace ricordare due frasi del DS Pasquini molto significative:
1) alla presentazione di Sani Becirovic lo scorso anno: “con Sani apriamo il cassetto dei sogni”
2) all’inizio del mercato di quest’anno: “non faccio una squadra più lunga, ma una più atletica”
Le dichiarazioni dicono tutto del motto del team: sogno di vincere, ma alla mia maniera!
Ed è così che Sassari ha vinto e si è iscritta all’almanacco del basket italiano grazie alle sue idee, quelle che fino a ieri non erano considerate altro che inadeguate per competere ad alti livelli.
Travis Diener (anzi Dainer) viene eletto MVP e l’inatteso capolavoro difensivo ha dato il quid per bilanciare l’attacco. E’ l’evoluzione del Banco di Sardegna Sassari.
Voci di corridoio ci dicono che la Storia sia rimasta soddisfatta del primo appuntamento con la Dinamo; chissà che non le chieda nuovamente di uscire assieme, perché da quanto ho visto dagli spalti del forum sembra esserci un certo feeling.

© Riproduzione riservata
E. Trapani

E. Trapani

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 18 Commenti
  • Shardana 11/02/2014, 19.24

    Ragazzi la Dinamo è fatta da un grande uomo Meo e da tanti campioni se girano tutti non devono temere mai nessuno!

  • aledocSS 10/02/2014, 20.04 Mobile

    Grande partita della dinamo. Condivido in pieno il commento. La grandezza della dinamo e' stata quella vincere giocando da dinamo...senza snaturare il gioco che vuole Meo. Una bella ventata di novita' che speriamo contribuisca alla crescita di un movimento in difficolta'

  • click061 10/02/2014, 19.25

    Giusto celebrare Sassari, diventano una realtà che sa vincere. Apprezzo molto la menzione della sportività dei tifosi senesi. Il basket è bello anche per questo.

  • PROFETA 10/02/2014, 17.46
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Complimenti.

  • Dinamoeboh 10/02/2014, 17.22
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Lo avevi promesso e ce lo hai fatto l'articolo....bellissimo!!! Grazie.

  • Baker 10/02/2014, 17.22
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Ahhh....ok la fede è la stessa...ma i tuoi "gusti" stanno cambiando.......eri "in mezzo" a loro..........spero tanto ke ti sia "divertito" !!

  • SirUlrich 10/02/2014, 17.10

    Di tutti gli articoli che ho letto e continuo a leggere (oggi è doveroso fare un'overdose) questo è sicuramente quello che meglio sintetizza la partita ed il clima che si respirava al forum ieri. Chi come me era nello spicchio bianco/blu, o comunque tra gli spalti, avrà sicuramente rivissuto tutto nella propria testa. Cazzutissimo Enea

  • Baker 10/02/2014, 16.51

    Grandissimo Enea !! Altro ke infiltrato...ormai anche tu ...ammetti la tua fede Sassarese !!

  • Volpe6000 10/02/2014, 16.46

    Complimenti veramente per questo articolo!!!

  • MarcoVa 10/02/2014, 16.21

    Bravo Enea! Bell'articolo!

  • AndyK 10/02/2014, 15.51 Mobile

    Bellissimo articolo, grazie :)

  • Xander 10/02/2014, 15.39

    Ottima disamina

  • LucaMilano 10/02/2014, 15.34

    *** Commento moderato da Sportando ***

  • SimoneSS 10/02/2014, 15.32

    Bel 3D Enea, grazie per il lavoro fatto

  • alfad 10/02/2014, 15.19

    ho sbagliato posto, potete cancellare questi 2 commenti inutili

  • alfad 10/02/2014, 15.17

    Sacchetti aveva i 2 play migliori ed esperti di questa finale, noi forse ne abbiamo addirittura solo mezzo di play.
    Ecco dove gli ha mangiato la pappa in capo