Sidigas, scoppia il caso settore giovanile. I genitori: Soluzione da trovare entro martedì
Una tegola potrebbe abbattersi sulla Scandone Avellino nei prossimi giorni. I genitori minacciano di ritirare i ragazzi
Come scrive Orticalab, una tegola potrebbe abbattersi sulla Scandone Avellino nei prossimi giorni.
La questione riguarda il settore giovanile della squadra irpina che potrebbe essere costretto ad interrompere l’attività.
Alla base ci sarebbe una situazione di incertezza che si trascina da due anni, una gestione cattiva delle risorse economiche e poca chiarezza.
Sempre secondo Orticalab, Lo scorso giovedì i responsabili del settore giovanile hanno convocato i genitori degli atleti per fare il punto della situazione e presentare un eventuale scenario futuro. «Ci sono problemi ogni qual volta bisogna affrontare una trasferta - ci dice un genitore - dal reperimento dei pulmini al pagamento della benzina o della tassa gara, per non parlare dei rimborsi agli allenatori».
Fino ad ora si è fatto di necessità virtù ma è abbastanza evidente, visto che una situazione simile si è verificata anche lo scorso anno, che non si può andare avanti così. A questo punto la palla è passata ai genitori che hanno avuto un contatto con una persona vicina a Gianandrea De Cesare ed hanno annunciato che se alla ripresa degli allenamenti, previsti per martedì, non ci saranno garanzie effettive della società, non manderanno più i propri ragazzi ad allenarsi. Stop dunque agli allenamenti e alle gare di campionato che si stanno disputando. In questo modo, accumulate due assenze di fila, la Federazione provverà automaticamente ad escludere la squadra dal campionato di competenza. Il settore giovanile della Scandone partecipa a cinque campionati. Si tratta dell’Under 19 Divisione Nazionale Giovanile allenata da Giuseppe Freda, l’Under 17 Eccellenza allenata da Alessandro Marzullo, l’Under 15 Eccellenza allenata da Salvatore Formato, l’Under 14 regionale e l’Under 13 Elite allenata da Rodolfo Robustelli con la supervisione di Gianluca Tucci (questi ultimi due campionati disputati dallo stesso gruppo 2001). Un patrimonio di circa 70 giovani che, chiaramente, rappresentano un costo a cui la società deve necessariamente far fronte visto che ad inizio stagione ha deciso di partecipare ai campionati giovanili (avrebbe anche potuto decidere il contrario pagando una penale).
Se non esiste un problema economico, così come ci pare di poter dire, esiste un problema enorme di tipo gestionale che trova genesi nella distanza tra ambiente e società, nell’assenza di riferimenti solidi, di una guida presente in grado di tenere il polso della situazione e di non lasciare nulla al caso.
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