Le pagelle di Pallacanestro Cantù - Grissin Bon Reggio Emilia
Le valutazioni ai giocatori del terzo quarto di finale
Pallacanestro Cantù 6: Nel complesso non è una prestazione del tutto negativo per i bianco blu, ma contro una Reggio così rimaneggiata ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Paga un pessimo 21/35 ai liberi, che in un match punto a punto ha enorme significato.
Marcel Jones 5: 6 minuti in campo in cui lo si ricorda solo per il fallo che provoca un taglio a Kaukenas, per il resto impalpabile.
Adrian Uter 5,5: Si fa forza con il suo fisico in area, ma tira 1/6 da due e subisce ben 2 stoppate. Si rifà parzialmente con i viaggi in lunetta, ma non bastano a salvare la sua prestazione.
Roberto Rullo 6,5: Nel primo tempo pessimo di Cantù è uno dei pochi a salvarsi, mettendoci molta grinta e voglia. Cala alla distanza ma nel complesso risulta sicuramente uno dei più positivi della debacle canturina.
Maarten Leunen 6,5: L’ala fa il suo solito lavoro, senza esagerare particolarmente, lottando sotto i tabelloni come suo solito, e mettendo 13 punti a referto. Però dietro non è lucidissimo in alcune azioni, e White se lo mangia per tutto il match.
Michael Jenkins 5: 18 minuti di nulla. Continua il suo momento negativo, senza incidere per nulla sul match, e tirando un pessimo 1/6 dal campo.
Joe Ragland 5,5: La sua partita inizia verso la fine del 3° quarto, perché prima è non pervenuto. Difatti appena inizia un attimo a carburare Cantù rimonta e sorpassa Reggio, ma poi un paio di scelte poco precise del play lo riportano nell’alone negativo dei primi 25 minuti.
Pietro Aradori 7: E’ l’ultimo dei baluardi, dato che fino alla fine fa sempre il suo solito gran lavoro. Chiude con 16 punti e 6 rimbalzi, ci prova fino in fondo senza mai mollare, ma oggi da solo questa partita non sarebbe mai stato in grado di portarla a casa.
Marco Cusin 6,5: Sembrerebbe aver vita facile con Cervi e Pini e invece ne escono delle gran belle sfide. A volte riesce a dominare i lunghi reggiani, mentre altre viene limitato enormemente. La sua prestazione è comunque positiva, anche se non trascendentale.
Stefano Gentile 6: Match a fasi alterne, con momenti di gran basket, cancellati da scelte stupide e forzatissime. Non entra realmente mai in partita e Cantù ne risente di ciò.
All. Pino Sacripanti 5,5: Non riesce a cambiare l’andamento del match a favore dei suoi giocatori, nonostante le forze in campo siano molto differenti. Ovvio, se i suoi sbagliano 14 liberi lui colpe non ne ha, ma forse è stato proprio l’atteggiamento della squadra a non convincere dal primo minuto.
Grissin Bon Reggio Emilia 8: Gettare il cuore oltre l’ostacolo, ecco cosa ha fatto oggi questa squadra. Senza l’asse play-pivot titolare, i 10 giocatori scesi in campo han dato tutto e di più. E hanno prodotto un match fantastico, attaccando l’area canturina dal primo minuto, restando freddi durante il recupero dei bianco blu e chiudendo il match. Semifinale insperata, ma quanto mai meritata
James White 9: Una prestazione così non gliela si vedeva fare da tempo, è incontenibile per chiunque, fa canestri a ripetizione, difende, serve 6 assist, raccoglie 6 rimbalzi. Dominante in lungo e in largo, e gran merito di questo successo è suo.
Ariel Filloy 6,5: Qualche solita piccola amnesia su entrambi i lati del campo, ma anche un lavoro più che buono per tutti i 24 minuti in cui sta in campo. Tripla pesantissima del +4 sul finire del 3° quarto.
Michele Antonutti 6: Solo 11 minuti in campo in cui non fa particolari cose, difatti Menetti tende a farlo giocare poco. Ma sinceramente oggi di lui non c’era molto bisogno vista la prestazione dei suoi compagni.
Troy Bell 8: I numeri parlano per lui. 20 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, una minaccia costante per la difesa bianco blu. E il 5/17 dal campo può essere ignorato dopo un match così.
Federico Mussini 6,5: Partire titolare a 17 anni in un quarto di finale di Coppa Italia potrebbe giocare a suo sfavore, e invece si presenta con un gran rimbalzo difensivo. Non fa grandissime cose è vero, ma nemmeno gliele si chiede, ma quella tripla nel 2° quarto la ricorderà a lungo.
Rimantas Kaukenas 7,5: Gallina vecchia fa buon brodo; a 37 anni spiega ancora pallacanestro a molti, e i canestri decisivi (tripla del +6 nell’ultimo periodo) portano la sua firma. Più forte di un taglio in testa, più forte di tutto, fa capire perché è ancora una delle migliori guardie in circolazione.
Riccardo Cervi 6,5: L’unica sua pecca sono i falli, perché in campo è un mastino incredibile. Lotta su ogni pallone, cattura ben 7 rimbalzi e piazza 3 stoppate sensazionali. Segna solo 2 punti, ma non è un dato negativo del suo match.
Ojars Silins 5: Anche lui fuori per falli come Cervi e Pini, ma a differenza degli altri due non riesce ad avere alcun impatto sul match. Assente in attacco e poco concreto dietro non porta molto alla causa reggiana.
Giovanni Pini 7: Buttato nella mischia a causa degli infortuni di Reggio, gioca senza paura producendo un match di grandissimo carattere e ottimo impatto. 7 punti, 1 stoppata e 1 palla recuperata. Sinceri complimenti.
All. Max Menetti 8: Questo è il suo capolavoro. Si presenta senza due elementi fondamentali come Cinciarini e Brunner, e vede i suoi giocatori lo ripagano con una prestazione stupenda. Lui gestisce saggiamente le rotazioni molto limitate, perdendo addirittura 3 elementi per 5 falli, senza mai però perdere il controllo della nave. Ed ottiene un successo storico.