Quintetto ideale Serie A: giornata 17
Ecco il primo quintetto e sesto uomo, con annesso MVP, della diciassettesima giornata del campionato di Serie A
Ecco il quintetto della settimana, 4 new entries: Banks, Spralja, Gordon e Todic
Quintetto:
Joe Ragland, PM, Acqua Vitasnella Cantù: è rimasto in sordina per diverse gare, ma lo ritroviamo qui proprio in una delle giornate più importanti. Cantù è chiamata al riscatto dopo l’inaspettata sconfitta di Pistoia contro la temibile Dinamo Sassari. Ragland non si fa pegare e sfodera la prestazione super per dare una grossa mano a Sacripanti nel tenere la vetta della clssifica ancora una giornata. Chiude con 24 punti, 3 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi; vero e proprio incubo per la difesa dei playmaker avversari, che non riescono ad arginarlo in nessuna maniera. Prova a spaccare la gara nel terzo periodo, quando si erge a prima opzione offensiva e segna la metà dei suoi punti complessivi. Alla fine sono 18 per lui i punti segnati nel secondo tempo della gara, ad aiuto della tesi che quando la palla scotta lui la sa trattare piuttosto bene. Cantù conquista ancora una vittoria casalinga e si mantiene in vetta insieme a Milano e Brindisi ancora una settimana.
Adrian Banks, G, Cimberio Varese: vede Milano e si scatena. Adrian Banks fa la sua comparsa nel quintetto Sportando di quest’anno grazie ad una prova maiuscola una volta di più contro l’Olimpia. Tutti a Milano lo ricordano come il giocatore che lo scorso anno mise a ferro e fuoco il forum contro l’inerme EA7 di Scariolo e dopo la gara di lunedì probabile che abbia voluto lasciare ancora “un buon ricordo”. A distanza di un anno non è più la stessa Varese, né soprattutto ha più di fronte la stessa Milano, ma che le differenze a lui non facciano differenza è noto fin da subito: chiude con 20 punti, 3 rimbalzi, 2 assist, 27 di valutazione e 9 di plus minus (il migliore dei suoi). Non forza le conclusioni, ma si concentra sul trovarne ad alta percentuale riuscendoci nella maggior parte dei casi. Da quando è tornato in Italia sta viaggiando a 16 punti a gara con il 53% dall’arco, quasi il doppio del 29,2% con cui chiuse la passata stagione. Inoltre mostra una notevole capacità nell’adattarsi ad un sistema di gioco completamente differente rispetto a quello della scorsa stagione. Giocatore che potrebbe valere una grande squadra se continua a migliorare.
Matt Walsh, AP, Granarolo Bologna: Bologna perde ancora e Bechi paga con la panchina, ma non si può dire che Walsh non abbia provato in tutte le maniere a salvargliela. L’ala della Granarolo, ex sesto uomo di lusso ora in quintetto gioca una gara monumentale, il cui unico problema son i monumenti dei suoi compagni, statue che lo guardano giocare e gli scaricano tutte le responsabilità. Matt non si tira indietro come sempre e dopo i 34 di valutazione di Sassari ricarica il piatto con un’ulteriore dimostrazione di forza purtroppo per lui e la Virtus inutile. Chiude con 33 punti, 10 rimbalzi, 9 falli subiti, 2 recuperi e 2 assist, per 40 di valutazione, una delle migliori di tutto il campionato. Chiude anche con plus-minus positivo e cerca in ogni maniera di tenere a galla la barca. Il resto della squadra combina 32 di valutazione e Fontecchio si macchia di un -21 di plus-minus in 5 minuti di impiego, decisamente troppo poco per vincere una gara anche con un Walsh formato NBA. Bechi paga con l’esonero e lui chiude la settimana esprimendo il suo disappunto senza giri di parole su twitter.
Sime Spralja, AG, Vanoli Cremona: più di una volta a Cremona lo hanno additato come uno molle e poco aggressivo, ma questa volta Sime Spralja è assolutamente perfetto, tanto da guadagnarsi l’(MVP) di giornata Sportando. Spralja si pesenta sull’Unipol Arena con l’aria di chi studierà la partita per darle il colpo di grazia al momento giusto. Sonnecchia e fa il compitino per tre quarti, fino all’ultimo periodo, quando con 13 punti, 5 rimbalzi, 4 falli subiti e 17 di valutazione trascina la squadra alla quarta vittoria consecutiva in campionato. Il croato chiude con 24 punti, 8 rimbalzi e 29 di valutazione, la sua miglior prestazione in maglia Vanoli, mostrando come oltre a Ben Woodside anche lui abbia beneficiato largamente della cura Pancotto. La mancanza di Rich poteva sembrare una sorta di sentenza per la Vanoli, che però nel momento di difficoltà ha sempre trovato la grande prestazione in uno dei suoi uomini (Woodside, Jackson e ora lui). Giocatore sicuramente non vistoso, ma che gara dopo gara diventa sempre più sostanzioso.
Drew Gordon, C, Banco di Sardegna Sassari: Se Ragland fa quello che vuole nell’area sassarese e non solo, nell’altra zona delimitata emerge prepotentemente Drew Gordon. Mai rientro fu tanto apprezzato dalle parti di Sassari. Gordon la scorsa stagione fece una grande impressione nella sua mezza stagione in Sardegna, salvo perdersi proprio ai playoff nella gara decisiva proprio contro Cantù. Ora nel fortino del Pianella va a sistemare i conti personali nonostante la sua squadra ceda allo sprint finale. Chiude con 26 punti, 10 rimbalzi, 12/15 al tiro e una valutazione complessiva di 31. Se in attacco domina incontrastato purtroppo per Sassari il suo quinto fallo è un peso eccessivo e in difesa dimostra di aver ancora qualche lacuna. Ad ogni modo ha tutto il tempo per migliorare in questo fondamentale, ma si tratta di un lungo ideale per il sistema Sacchetti, in quanto atletico, abbastanza tecnico, veloce e con mano dai 6,75. Non è un caso che sia tornato in Sardegna. Peccato solo che i due falli tecnici che si becca nel finale costino la gara a Sassari. Errore pesante, che comunque non cancella quanto di buono fatto fin lì
SESTO UOMO:
Miroslav Todic, AG, Enel Brindisi: difficile pescare bene in Legadue. Spesso vengono i dubbi sulla reale competitività di un giocatore nel salto di categoria, ma per quanto concerne Brindisi questo problema non c’è; la squadra pugliese fa doppio bingo estivo prima con Delroy James e ora con Miroslav Todic, perché il bosniaco, uscendo dalla panca in un tempo abbastanza limitato, riesce a combinare qualcosa di abbastanza buono da farsi eleggere sesto uomo della settimana. Nella brutta gara tra Brindisi e Roma lui si dimostra il giocatore più freddo nel momento in cui nessuna delle due squadre trova il fondo della retina manco a pagare un canestro in diamanti. Todic in 23 minuti di impiego chiude con 13 punti, 9 rimbalzi e 18 di valutazione. Quello che Chiotti non mette in attacco, concentradosi maggiormente sulla difesa, lo manda a referto lui mostrando un campionario offensivo piuttosto vario, chiudendo di fatto la gara con la bomba del +11, che taglia gambe e residue energie di una Virtus appannata. Grazie al suo mattone sulla gara Brindisi si conferma ancora capolista e prosegue nel suo eccellente campionato.