Bruno Arrigoni: Dobbiamo alzare il nostro livello
Le parole di Arrigoni
Bruno Arrigoni, dirigente della Virtus Bologna, ha parlato a Il Corriere di Bologna. La squadra con la sconfitta a Pistoia ha quasi definitivamente perso il treno Final Eight.
Ecco le parole di Arrigoni.
“Nessuno è contento e soddisfatto. Un'andata al 50% di vittorie era in linea con quello che ci aspettavamo, ma è come è maturato questo bilancio, vincendo tanto all'inizio e perdendo nel finale, che ci lascia un po' perplessi. Forse l'avvio scintillante ha illuso tutti che le cose fossero più facili, ma non è così. Nella competizione va avanti chi ha artigli più lunghi e denti più aguzzi, noi ora non abbiamo artigli così lunghi e denti così aguzzi».
Casper Ware. E un giocatore vivo, attivo, ma quello che salta all'occhio è la percentuale da tre su tiri spesso ben presi. Deve capire cosa è meglio fare in quelle situazioni, se prendere un tiro senza fiducia otrovare soluzioni alternative. E noi dobbiamo aiutarlo a proporgli una soluzione.
Viktor Gaddefors. Ha aspettative altissime su se stesso e si mette grande pressione da solo. La partenza energica e autoritaria gli ha fatto credere di essere su una strada in discesa, invece c'è la salita e la sta affrontando con un rapporto troppo duro. Come dice Villalta, per carattere fa fatica a chiedere aiuto ma noi siamo lì per dargli una mano perché la sua duttilità è fondamentale.
Mercato. Sono riflessioni che facciamo correntemente, però col recupero di Landi e Fontecchio avremo l'organico di partenza. Prima di tornare sul mercato passerà del tempo perché vogliamo dare a tutti l'opportunità di fare meglio. In estate non abbiamo fatto scelte avventate, questo roster può avere risultati migliori.
Partenze ad handicap in trasferta. La squadra si allena bene, segue l'allenatore ed è ben preparata. Posso ipotizzare che essere così ben preparati porti i giocatori a pensare di sapere già tutto, che in campo basti fare un esercizio di stile specchiandosi su quanto fatto in settimana. Invece bisogna eseguire con energia, ferocia e determinazione, non ci si può svegliare solo al secondo sberlone.
Mancato accesso alle Final Eight. Dispiace per Villalta, per il club, per i tifosi, anche se non saremmo andati per vincere. A prescindere da questo, però, è chiaro che dobbiamo alzare il nostro livello ed è una verifica che abbiamo mancato. Dobbiamo rimboccarci le maniche visto che così non basta.
Risorse per uscire dalla crisi. Secondo me, sì. Abbiamo giocatori di talento, come Hardy. Ha fiammate pazzesche e quando lo inneschiamo lui risponde sempre. Abbiamo delle frecce al nostro arco, sta a noi trovare il modo di sfruttarle, invece a volte ci creiamo da soli dei problemi. Tutti dobbiamo tirare fuori il meglio, sinceramente pensavo che sarebbe stato un percorso più facile”